Sicuramente bisogna essere grati al Mister per aver riportato all'interno di Milanello una mentalità vincente, competitiva, aver compattato il gruppo intorno ad un obiettivo comune e aver reso tutti i giocatori (anche quelli più indolenti) partecipi e vogliosi di combattere. Ha indubbiamente dato una bella impronta a livello di gioco col suo 4-2-3-1. Tuttavia sono innegabili alcuni limiti dettati dal suo "percorso formativo" fatto perlopiù in provincia oppure in big che vivevano un periodo di rifondazione come eravamo noi quando ci prese o come l'Inter. È come se difettasse nell'imporre ai propri ragazzi la cattiveria che ci vorrebbe in questa fase del campionato. Non puoi steccare la partita di ieri, mi dispiace, ma se fai oltre 30 tiri e inquadri la porta appena 7 volte di cui queste erano tutte ciofeche allora non sei riuscito a trasmettere alla squadra l'importanza di quella di partita e la cattiveria che devi mettere su ogni palla. Vedere Leao che a due passi dalla porta tira quelle mozzarelle significa che il giocatore non ha ben chiaro che quelle sono palle da buttare dentro in qualunque modo, anche il più sporco, e in generale su tutte le mezze palle non ho mai visto quella ferocia che ci si sarebbe aspettati davanti a 70.000 spettatori. In campo non va Pioli, è lecito, ma se ci fosse stato un Conte qualsiasi se li sarebbe mangiati i suoi giocatori, noi invece eravamo lì a continuare ad attaccare nella speranza che alla fine una di quelle mezze palle l'avremmo buttata dentro. E questo discorso vale per tutti gli 1-0 precedenti. Se Kalulu o Bennacer contro Empoli e Cagliari non avessero tirato fuori il coniglio dal cilindro non avremmo vinto neppure quelle partite. Ripeto: Pioli per noi è stato provvidenziale ed è giusto che sia l'allenatore del Milan anche il prossimo anno a prescindere dallo scudetto ma se vuoi creare davvero una squadra vincente ci vuole qualcosa in più