Crisanti:"Emergenza Italia fine agosto"

Ruuddil23

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Crisanti,uno dei baluardi dell'emergenza perenne e che ha rotto il rapporto di lavoro con la regione Veneto proprio perchè Zaia non ne poteva più,in un'intervista a Il Messaggero:

“Guardando i numeri dei Paesi vicini a noi, viene da pensare che avremo problemi con il Coronavirus non a ottobre/novembre, come si era ipotizzato, ma già alla fine di agosto

Ma non voglio per forza essere pessimista
, magari siamo i più bravi, più efficaci nell’isolare i focolai"


Mi preoccupa è il fatto che in Catalogna o in Francia abbiano una situazione caratterizzata da circa 800-1.000 casi al giorno.
Sono Paesi che hanno una condizione sociale e climatica molto simile all'Italia.
Mi chiedo perché siamo differenti, ecco.
Mi chiedo se è per via delle misure protettive o perché magari non facciamo test alle persone giuste.
C'è sempre una domanda da porsi"


Inoltre andrebbero potenziati i controlli alle frontiere come agli arrivi nello stivale tramite tracciamento di tamponi molecolari

"Non facciamo test alle persone giuste" è una delle frasi più folli sentite in questi mesi insieme a quella di ricciardi "bisogna dare la caccia agli asintomatici" (manco fossero delinquenti) e quella della grillina "cambiassero lavoro" riferita ai ristoratori. Delle perle che rimarranno nella storia.
 
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Nessuno critica chi chiede di essere prudenti. Si critica chi da mesi ripete che ci saranno nuove ondate, che la situazione è grave, che bisognerà richiudere tutto, ecc. Tutte cose totalmente antiscientifiche: certe previsioni di alcuni cosiddetti scienziati si sono dimostrate meno attendibili di quelle fatte da un astrologo.

Oggi nessuno può dire cosa succederà in autunno. Dire adesso cosa succederà tra qualche mese col covid equivale a fare previsioni del tempo che farà ad ottobre.

Ma chi deve organizzare le attivitá per ottobre: scuole, attivitá lavorative, trasporti, sanitá, dOve giá attrezzarsi per uno scenario “negativo” altrimenti torniamo a febbraio. Per poterlo fare efficacemente é necessario che tutta la catena di comando e controllo, dal ministro in giú, operi su tali premesse.

Poi l’allarmismo in eccesso che male fa? Al massimo sbagliano é meglio per tutti. Ma se fosse il contrario, nessuno tenesse alta la guardia e ci fosse un ritorno dell’epidemia, allora sarebbe la fine.
 
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"Non facciamo test alle persone giuste" è una delle frasi più folli sentite in questi mesi insieme a quella di ricciardi "bisogna dare la caccia agli asintomatici" (manco fossero delinquenti) e quella della grillina "cambiassero lavoro" riferita ai ristoratori. Delle perle che rimarranno nella storia.

La frase andrebbe invece capita.
Perché io la intendo che non si stanno cercando le possibili sorgenti di focolai dove potrebbero crearsi. Faccio un esempio: se adesso facciamo migliaia di test a personale sanitario o pubblico, invece di farlo alla gente che passa le frontiere o che rientra dall’estero, forse i numeri sono bassi, ma forse sbagliamo punto di controllo.
 

mandraghe

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La curva dei decessi si impenna quando astuti la capacitá del Sistema sanitario.
Se un paese puó trattare 30.000 casi, fino a 30.000 malati la curva é controllabile, sopra inizi a scegliere chi curare e chi no e la curva si impenna. Per questo é necessario tenere sotto controllo il contagio su numeri bassi e non permettere ai focolai di diffondersi.

La chiavetta é la prudenza e applicare le precauzioni: distanziamento, mascherina, igienizzazione, evitare luoghi affollati e chiusi.

La capacità di reazione del sistema sanitario è solo un fattore.

La domanda giusta è: perché dopo oltre due mesi dalla fine del lockdown i contagi non sono esplosi, le terapie intensive si sono svuotate ed i morti sono diminuiti drasticamente? Ad oggi nessuno ha dato risposte soddisfacenti: chi dice che il virus si è indebolito, chi elogia il distanziamento, chi parla di immunità di gregge, ecc. Tutto può essere vero o falso. L'unica cosa certa è che, a dispetto dei catastrofisti, finora, non c'è stata nessuna esplosione dei contagi.

Poi, ripeto, cosa succederà da qui ad uno, due o tre mesi nessuno può saperlo. E chi afferma di sapere quello che accadrà a settembre o ottobre dice una fesseria degna di un astrologo.
 

mandraghe

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Ma chi deve organizzare le attivitá per ottobre: scuole, attivitá lavorative, trasporti, sanitá, dOve giá attrezzarsi per uno scenario “negativo” altrimenti torniamo a febbraio. Per poterlo fare efficacemente é necessario che tutta la catena di comando e controllo, dal ministro in giú, operi su tali premesse.

Poi l’allarmismo in eccesso che male fa? Al massimo sbagliano é meglio per tutti. Ma se fosse il contrario, nessuno tenesse alta la guardia e ci fosse un ritorno dell’epidemia, allora sarebbe la fine.


Il problema è che molti esperti e politici seminano allarmismo per restringere le libertà delle persone e non mi pare poco. In realtà nessuno sta facendo qualcosa per l'autunno. Le uniche cose che ho sentito dagli esperti governativi è stato solo becero allarmismo da quattro soldi, fatto appunto per avere più potere.
 

Ruuddil23

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La frase andrebbe invece capita.
Perché io la intendo che non si stanno cercando le possibili sorgenti di focolai dove potrebbero crearsi. Faccio un esempio: se adesso facciamo migliaia di test a personale sanitario o pubblico, invece di farlo alla gente che passa le frontiere o che rientra dall’estero, forse i numeri sono bassi, ma forse sbagliamo punto di controllo.

Magari vuole dire quello o forse no, detta così è una frase campata in aria. Fare i test a chi rientra dall'estero dovrebbe essere scontato, specie a chi rientra da certi paesi. Do per scontato che dovrebbero fare test o almeno mettere in quarantena chi rientra dall'estero, se non si fa nemmeno quello, non capisco con che faccia si punti il dito contro i cittadini che evitano spostamenti rischiosi (in questo caso non parlo di Crisanti ma di altri, guappi alla de luca o ricciardi)
 
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Crisanti,uno dei baluardi dell'emergenza perenne e che ha rotto il rapporto di lavoro con la regione Veneto proprio perchè Zaia non ne poteva più,in un'intervista a Il Messaggero:

“Guardando i numeri dei Paesi vicini a noi, viene da pensare che avremo problemi con il Coronavirus non a ottobre/novembre, come si era ipotizzato, ma già alla fine di agosto

Ma non voglio per forza essere pessimista
, magari siamo i più bravi, più efficaci nell’isolare i focolai"


Mi preoccupa è il fatto che in Catalogna o in Francia abbiano una situazione caratterizzata da circa 800-1.000 casi al giorno.
Sono Paesi che hanno una condizione sociale e climatica molto simile all'Italia.
Mi chiedo perché siamo differenti, ecco.
Mi chiedo se è per via delle misure protettive o perché magari non facciamo test alle persone giuste.
C'è sempre una domanda da porsi"


Inoltre andrebbero potenziati i controlli alle frontiere come agli arrivi nello stivale tramite tracciamento di tamponi molecolari

Ha finito il lavoro di consulente? Bene, ora torni al suo vero lavoro.
 

Darren Marshall

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È evidente che il virus abbia perso potenza, se ciò sia dovuto al caldo o ad altri motivi non lo so. Se devo fare una previsione da profano, la situazione potrebbe peggiorare di nuovo in autunno/inverno.
La situazione contagi attuale probabilmente non riflette la realtà, molti non avranno sintomi per via della scarsa aggressività del virus, probabile che gli infetti reali siano migliaia ma non lo sappiamo.
Quello che dobbiamo sperare è che continui ad essere così debole in modo da scomparire del tutto nel giro di qualche mese.
 
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La capacità di reazione del sistema sanitario è solo un fattore.

La domanda giusta è: perché dopo oltre due mesi dalla fine del lockdown i contagi non sono esplosi, le terapie intensive si sono svuotate ed i morti sono diminuiti drasticamente? Ad oggi nessuno ha dato risposte soddisfacenti: chi dice che il virus si è indebolito, chi elogia il distanziamento, chi parla di immunità di gregge, ecc. Tutto può essere vero o falso. L'unica cosa certa è che, a dispetto dei catastrofisti, finora, non c'è stata nessuna esplosione dei contagi.

Poi, ripeto, cosa succederà da qui ad uno, due o tre mesi nessuno può saperlo. E chi afferma di sapere quello che accadrà a settembre o ottobre dice una fesseria degna di un astrologo.

La risposta é Chiara confrontando l’andamento dell’epidemia in altre parti del mondo in cui sono stati applicati diversi protocolli. I paesi che hanno effettuato i Lockdown più duri e con maggiori rigiditá (cito Nuova Zelanda, diversi paesi asiatici ed europei) ha visto un brusco ridimensionamento della curva epidemica, chi non lo ha fatto o non lo ha potuto fare per il contesto sociale specifico, pur avendo visto in anticipo l’epidemia diffondersi in Asia e Europa, vede il contagio ancora in piena esplosione (usa, sudamerica, Sudafrica...) anche chi ha riaperto troppo ha subito una seconda ondata pesante (Israele, Svezia,Usa su tutti).

Il merito del contenimento é il Lockdown e la diffusione della cultura della prevenzione (mascherine, distanziamento, igiene).

Per questo non capisco chi lavora per distruggere questa cultura che al momento ci tiene fuori dal resto della disperazione mondiale.
 
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Il problema è che molti esperti e politici seminano allarmismo per restringere le libertà delle persone e non mi pare poco. In realtà nessuno sta facendo qualcosa per l'autunno. Le uniche cose che ho sentito dagli esperti governativi è stato solo becero allarmismo da quattro soldi, fatto appunto per avere più potere.

Io oggettivamente la vedo esattamente al contrario,chi é all’opposizione e non vede modo di ribaltare lo scenario a breve, cerca di consolidare la propria leadership interna (qualcuno potrebbe chiedergli conto perché ad esempio Salvini abbia buttato per aria un tavolo al quale,erano seduti comodi al comando in cambio di 4 anni di opposizione e della perdita del 50% dei consensi, ad esempio).

Disegnare un complotto dirigista é un buon modo per fermare le naturali contestazioni interne.
Nessun leader di partito sarebbe sopravvissuto ad una cavolata come quella fatta da Salvini e non é detto che sopravviva.
 
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