Ragazzi vi state giudicando, ma non ha senso.
Ognuno trova il modo di vivere nella maniera che vuole,
c'è chi è appagato da passioni che si possono svolgere tranquillamente in casa,
e chi invece ha necessita di socializzare face to face.
Questo non vuole dire che è vuoto uno piuttosto che l'altro... sono modi di vivere diversi, ma legittimi.
Io nel mio, ho passioni che coltivo sia in casa,
mi piace cucinare, mi seguo netflix quando posso, mi piace anche farmi anche qualche partitina alla PS...
ma ho anche voglia di vivere la mia vita fuori da casa.
Mi manca andare al ristorante, la serata saltuaria al locale a ridere con gli amici, mi manca...
l'andare a San Siro, mi manca...lo shopping fisico, e non virtuale...
Su alcuni punti sono come te.
Sono avido consumatore di bar, ristoranti, viaggi.
Ho amici, faccio sport all' aperto, vado in montagna, ero abbonato a San Siro.
Ma al tempo stesso a me pesa zero dovermene stare a casa, ovviamente solo perchè riesco ad accettare
il fine per cui lo faccio.
Mi spiace solo che non posso vedere la mia ragazza, questo mi pesa parecchio davvero. Anzi, è solo questo.
Mi son sempre vantato di avere uno spirto di adattamento davvero forte, e anche stavolta me ne sto rendendo conto.
Non posso uscire? Amen: leggo, mangio, guardo la TV.
Faccio un giro nel paese con la scusa del giornale, scambio quattro chiacchiere con chi incontro.
A me basta non mi rompa nessuno i c....i, stare bene io e i miei affetti, poi sto davvero bene con me stesso in quasi qualunque situazione.
Certo, ho un lavoro dove mi auto gestisco anche se mi faccio un **** quadro, vedo e comunico con tante persone ogni giorno tra colleghi e non, e quindi per me il week end in casa è quasi relax perchè è finito lo stress settimanale.
O forse non abito in città, quindi a me la tranquillità non da fastidio: ho la natura, ho il lago, ho le montagne.
O forse sono segnato da quanto accaduto a Marzo intorno a me. Non lo so.
O forse perchè a me passeggiare nelle vie di un centro storico o cittadino non suscita alcuna emozione, anzi mi annoio a morte, cosi come andare per negozi o simili, ma sono cose soggettive.
Inizio a sentire la fatica eh, non è che non la sento. Però sopporto bene.
Al tempo stesso, pero' posso immaginare gente chiusa in casa, che non puo' lavorare eccetera: nella solitudine e nella noia le preoccupazioni per il futuro devono rimbombare nella testa come dei tuoni durante un temporale.