Invito solo a riflettere su una cosa.
Chi appoggia la politica scellerata di Bolsonaro pensa che abbia sventato la crisi economica dovuta alla pandemia?
Ha migliori prospettive economiche chi é partito “negazionista” (passatemi il termine eccessivamente sintetico) e poi ha cambiato idea come la GB. Chi é partito subito con i Lockdown e ora con i vaccini piano piano aprirá e tornerá alla normalitá come l’Europa, o chi ha lasciato correre il Virus quasi in modo scellerato come il Brasile?
Qualcuno pensa che oggi con il sistema sanitario al collasso la perdita economica media per un brasiliano sia adesso ed in prospettiva minore di quella di un Europeo medio?
Lasciamo perdere per un momento la disastrosa situazione sanitaria e sociale. L’economia sta andando bene?
Alla fine, al netto di chi viveva su un’isolotto sperduto e ha chiuso tutto, ho chi aveva un paese grande 2 volte l’Italia abitato da 4 gatti.
La via per affrontare questa epidemia era ed é una sola.
Chiudere i contatti tra le persone in attesa della scoperta e somministrazione di un vaccino e/o di una cura.
Il resto sono favole.
sicuramente l'economia brasiliana andrà meglio della nostra che è stata devastata come nessun'altra in Europa e si è indebitata gravemente per una generazione.
alcuni governatori hanno provato a contrastarlo chiudendo, visto che si tratta di una federazione con più poteri ai territori, e sono arrivati anche alla Corte Suprema.
è una falsità che sia stato sempre aperto, a livello federale era quella l'indicazione ma non in tutti i territori è andata così.
peraltro uno dei luoghi messi peggio è proprio San Paolo con il governatore rigorista.
la sanità era in crisi anche prima per i tagli fatti dai predecessori di Bolsonaro.
esattamente come in Italia
se i paesi che si dilettano a puntare il dito su di lui mandassero ciò che serve agli ospedali in questione magari la situazione sarebbe migliore.
non mi risulta che ciò stia avvenendo, quindi doppiamente immorale l'atteggiamento scorretto straniero.
in Brasile non stanno vivendo con il terrore di finire in ospedale, la gente vive normalmente in tantissime zone del paese.
posto che resta sempre la differenza tra vivere in una favelas rispetto a vivere in città.
proprio ieri sentivo un'amica che è andata tranquillamente venerdì sera in pizzeria a mangiare con gli amici, cosa per noi impossibile da ottobre, senza vedere cadaveri per le strade o chissà quale altro scenario apocalittico.
chi non si è piegato alla moda del lockdown nazionale sono decine e decine di nazioni del pianeta, non è solo il Brasile.
autoconvincersi che non si potesse far altro è solo un modo per accettare supinamente il degrado vigente, ma capisco che sia un artificio mentale necessario a non pensare alla devastazione che si prospetta.
il fatalismo storicamente aiuta l'uomo schiavo.
tipico pensiero cattocomunista:
"stiamo affossati, ma non è colpa di nessuno.
adesso in chiesa a pregare e batterci il petto per i nostri peccati"
limitare i contatti tra le persone non significa nulla detto così.
aperto, chiuso, quali persone, quali contesti etc
infine, come ha chiarito Bolsonaro nelle ultime dichiarazioni, la popolazione non sta chiedendo un lockdown a plebiscito bensì di poter tornare a lavorare in tutto il Brasile.
non parliamo dunque di un dittatore africano che vive nello sfarzo con parenti e amici corrotti alle spalle della popolazione, semmai questo profilo ricorda il partito dei lavoratori che esulta per un delinquente riabilitato, bensì sta facendo ciò che è popolare.
in questo senso è corretto definirlo populista