Tenuto conto di cosa era (è) il Milan, e di cosa potrebbe diventare, per il momento non mi concentrerei troppo su un discorso di moduli, che sono sempre molto aleatori.
Adesso la cosa importante è alzare il livello qualitativo della rosa, e liberarci degli inadeguati. Prendendo gente con qualità e duttilità, si migliora anche la possibilità di schierare giocatori in certe posizioni e quindi sei molto più protetto da rigide disposizioni in campo.
Questo secondo me stanno facendo, e i risultati sembrano confortanti, anche grazie all'effetto Ibrahimovic. Purtroppo c'è stato il passo falso di Giampaolo, quello purtroppo ci è toccato. E il lavoro di ristrutturazione della rosa non può essere fatto in tempo zero, è un lavoro certosino che all'inizio non ha contorni definiti. Ovviamente deve avere un "progetto", una linea maestra da seguire, ma al momento credo che la priorità sia quella di avere giocatori decenti innanzitutto. Poi, se Dio vorrà, potremo crescere anche tatticamente. Adesso andiamo a giro con un solo centrocampista di ruolo, contornato da riadattati o inadeguati.
Da questo punto di vista, ad esempio, Kjaer mi è sembrato un acquisto emblematico, passato molto sottotraccia. Tenuto conto che è ancora presto per giudicare, hanno preso un centrale con atteggiamento e personalità molto diverso da Musacchio, che rappresenta una mina vagante. Un profilo che dà più sicurezza e potrebbe contribuire più di quanto si immagini. Non una è una speranza, è già in là con gli anni, e quindi non ti blocca possibilità di ulteriore miglioramento. Quindi ti serve momentaneamente per alzare l'asticella, di poco, ma di alzarla, come livello. Caldara probabilmente era una scommessa pericolosa, ed hanno preferito evitare l'introduzione di nuove variabili. A volte certi dettagli risultano condizionanti. Secondo me hanno fatto bene.
Poi ragionare troppo sulle disposizioni tattiche potrebbe non pagare eccessivamente, gli allenatori vanno e vengono, meglio prendere un allenatore non integralista che sappia sfruttare a fondo il materiale piuttosto che fare all-in su un top ma che ragiona a senso unico. Poi se se ne va ti ritrovi con una squadra magari da rifondare nuovamente.
Ibrahimovic a questo punto credo che possa rimanere anche per il prossimo anno, dipende anche dal fatto di come si sentirà fisicamente, sta solo a lui. Per l'allenatore, a me Pioli non fa impazzire, anzi non mi sembra molto diverso dai precedenti in quanto a tattica, e anche la personalità non credo sia adeguata. Anche lui ha insistito eccessivamente su Suso e Calhanoglu, probabilmente quello che vediamo adesso è gran parte opera dello svedese.
La strada tecnica per ora non c'è. Dobbiamo aspettare il mercato del prossimo anno, perché questo secondo me è l'ennesimo di transizione. Adesso siamo belli gasati, ma non so quanto durerà, e ci sarà modo di rimediare altre batoste perché siamo contati e siamo troppo scarsi in zone nevralgiche del campo. Forse riusciamo ad avere la meglio su squadre scarse, voglio vedere quando incontreremo le corazzate.