Correa: il Milan pronto a riprovarci tra gennaio e giugno

7AlePato7

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Credo di sì, se su alvarez si arriva che c'è già l'asta.
Su queste considerazioni, ti puoi permettere giusto giovani come Reinier o Cuisance, tanto per rimanere in tema di trequartisti/seconde punte come Correa. Io per esempio Reinier non lo schiferei, il BVB ha dimostrato che i giovani che transitano da quelle parti di qualità ne hanno anche se falliscono in quei lidi. Mi riferisco a Isak o Sergio Gomez (scuola Barcellona, è andato a giocare nelle fila dell'Anderlecht e si sta imponendo come terzino)
 

ilPresidente

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Il Milan deve capire cosa vuole essere in futuro.
Questa è la fase più facile. Motivazioni giovani ed entusiasmo.
Ma dopo quando sarà normalità e criticheremo tutto il giorno dopo una vittoria stentata con il Venezia servirà ben altro.
Il Milan oggi non ha un’identità societaria. Questo è grave

Onestamente a me pare la cosa più chiara.
Il modello è la sostenibilità. LE scorciatoie non portano a molto - modello Juventus docet. Senza fatica non si costruisce nulla di duraturo. Tutti gli addetti ai lavori hanno capito il nostro modo di lavorare, introdurre giovani dal grande potenziale con innesti di esperienza, e dal lato sportivo questo non esclude poter superare in una partita secca chiunque.
Comunque il Milan ha valorizzato Bennacer, Leao, Theo Hernandez, Diaz, Saele, rilanciato Calabria, etc. Abbiamo comunque il budget per riscattare Tomori e Tonali, due ottimi elementi. L'esperienza di Maldini nel costruire un gruppo con forza ed esperienza - in alcuni elementi - è fondamentale.
Giochiamo in un modo moderno ed europeo. Non cerchiamo alibi. Tutti sono davvero coinvolti. Non abbiamo debiti con le banche e quindi abbiamo una società a livello economico sano. Non tratteniamo nessuno che non voglia far parte di QUESTO Milan, non partecipiamo ad aste scellerate che fanno solo ingrassare i procurati ingordi, lavoriamo in silenzio e quarda caso, sono due anni che lottiamo per il titolo in Italia, mentre in Europa dimostriamo di saper stare in campo con la testa alta, anche nelle sconfitte. Siamo molto social, lavoriamo su progetti paralleli per legare il brand Milan a iniziative in un mondo che sta cambiando - ci piaccia o meno: inclusione, rispetto, spirito di sana competizione sportiva, parità di diritti, valori, sono tematiche che non ci faranno fare tre punti in più in classifica, ma che ci identificano come una Società attenta al mondo circostante, una mentalità con valori in cui i giovani di oggi e domani si possono identificare per giocare con i nostri colori, tifare, sostenere, stimare oppure lavorare in qualche modo nella galassia Milan (oggi cerca due Sales che lavorino h24 7/7 alle sponsorship).

Il Milan ha una nuova fresca identità imho, con radici profonde nel nostro glorioso passato, di rispetto, ma orientata al futuro e nuovi successi. Sono le prime cose dette da Maldini e Gazidis e sono le stesse idee che portiamo avanti con coerenza.
 
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è probabilmente l'esatto opposto di quanto scritto.
L'identità societaria è sempre stata ben chiara, giocatori giovani fortissimi da crescere e far diventare campioni in casa, no acquisti da 100 milioni ( esempio ).
L'unica cosa che non è mai cambiata da quanto Paolo è seduto li è proprio questa, una chiara identità societaria.
Se non vuoi/puoi dare ingaggi importati Paolo deve imparare a vendere.
E il tifoso non deve frignare ad ogni mancato rinnovo. Si fa quello che ha fatto la Roma qualche anno fa quando ha iniziato a vendere Salah Sceszny Rudiger etc con tutti i rischi che comporta!
 

Super_Lollo

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Se non vuoi/puoi dare ingaggi importati Paolo deve imparare a vendere.
E il tifoso non deve frignare ad ogni mancato rinnovo. Si fa quello che ha fatto la Roma qualche anno fa quando ha iniziato a vendere Salah Sceszny Rudiger etc con tutti i rischi che comporta!
A beh concordo.
 
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