Coronavirus,capimafia tornano a casa

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Ramza Beoulve

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Persone molto più grandi e ben migliori di me hanno detto in passato che la mafia si combatte con la Giustizia e con la forza della Legge e della Legalità...

Si trattava di figure coraggiose, che talvolta hanno persino pagato il loro lodevole impegno anche con la vita, ma - in coscienza - credo che non potessero dire altro, in quanto ricoprenti cariche istituzionali.

Spesso mi chiedo se veramente credevano in quelle parole o se non fossero solo frasi di circostanza o un disperato tentativo di darsi forza da soli tramite una sorta di autoconvincimento...

Quando poi si leggono notizie come queste, quel dubbio diventa una triste certezza.

La Legge da arma è divenuta una pastoia che lega le mani a coloro che vorrebbero veramente combattere il fenomeno. In queste condizioni le possibilità di vittoria contro la criminalità organizzata sono pari a quelle di vincere a carte giocando secondo le regole contro un avversario che bara ogni singola partita, quelle di vincere un duello alla pistola con le mani legate dietro la schiena... Zero!

Mi secca ammetterlo, ma non è un caso che l'unico periodo storico in cui la mafia è stata messa in difficoltà è stato durante il ventennio, dove la si è combattuta andando oltre i limiti convenzionali.
 
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La circolare del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di un mese fa aveva sollevato molti dubbi negli ambienti giudiziari,eppure nessuno ha fatto nulla ed in questi giorni stanno uscendo di galera i boss mafiosi ed altri ne usciranno a breve.

Per limitare contagi e vittime ergastolani al carcere duro o boss mafiosi sotto processo ancora sono equiparati a piccoli furfanti con condanna inferiore a 18 mesi,infatti nella circolare non viene fatta distinzione e si basa tutto sulla decisione del magistrato.

L'ultimo ad uscire è stato Francesco Bonura detenuto a Milano,boss palermitano condannato al Maxi processo di Falcone e Borsellino.
Uno dei più pericolosi e lo stesso pentito Buscetta lo aveva attenzionato come uno dei più attivi militanti.

Il prossimo potrebbe essere Benedetto Santapaola,condannato per vari omicidi tra cui il giornalista Fava.

Prima di lui sono usciti Vincenzo Iannazzo della 'ndrangheta di Lamezia Terme e Rocco Filippone sotto processo con Giuseppe Graviano per stragi sempre di 'ndrangheta.


Ci sono 750 detenuti al 41 bis e migliaia in regime di Alta Sicurezza,potenzialmente potrebbero uscire tutti.

In particolare 74 boss mafiosi che hanno almeno 70 anni e sono considerati a rischio anche per età.

Tra questi figurano elementi quali: Leoluca Bagarella, i Bellocco di Rosarno, Pippo Calò, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello, Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Teresa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli, Nino Rotolo, Benedetto Santapaola e Benedetto Spera.


La misura alternativa decisa dal giudice milanese lascia allibiti:

Bonura dovrà stare ai domiciliari nella casa della moglie a Palermo,ma non potrà incontrare pregiudicati.
Potrà uscire per motivi di salute o per incontri familiari (battesimi,matrimoni,pranzi di famiglia)

Dunque un mafioso palermintano fedelissimo di Provenzano potrebbe avere più libertà personali ganrantite di un incensurato cittadino a cui sono stati proibiti i pranzi di famiglia fuori dalla propria abitazione.


Il magistrato Di Matteo è sconfortato: "Lo Stato sembra cedere al ricatto delle rivolte.
Lo Stato sembra aver dimenticato e archiviato per sempre la stagione delle stragi e della Trattativa"

Il DAP a questo punto respinge le responsabilità dicendo che fosse solo un monitoraggio,non un invito alle scarcerazioni di massa.
Il ministero della giustizia promette accertamenti finalmente.

Espresso


edit:

Repubblica stamane rende nota la scarcerazione del boss mafioso Pino Sansone,vicino di casa di Riina ed uno dei più potenti di Cosa Nostra riorganizzata.

Sarebbe interessante il punto di vista di Saviano
 

Andris

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ieri sera durissimo attacco di Giletti sulla questione con in collegamento skype il magistrato Maresca e via telefono il capo del DAP,in particolare su quest'ultimo ha avuto un diverbio dicendo che sia inaccettabile la loro scarcerazione.
Maresca è colui che ha fatto arrestare Zagaria ed è sotto protezione da 12 anni.
infine ha criticato anche il ministro Bonafede.

ha concluso dicendo che oggi sarebbe stato liberato Raffaele Cutolo,uno dei boss da più tempo reclusi in prigione in Italia (70% della sua vita in galera,fa riflettere come un boss "rispettato" abbia fatto una vita così squallida),anche se non trovo conferma al momento da nessuna fonte sinceramente.
 
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La circolare del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di un mese fa aveva sollevato molti dubbi negli ambienti giudiziari,eppure nessuno ha fatto nulla ed in questi giorni stanno uscendo di galera i boss mafiosi ed altri ne usciranno a breve.

Per limitare contagi e vittime ergastolani al carcere duro o boss mafiosi sotto processo ancora sono equiparati a piccoli furfanti con condanna inferiore a 18 mesi,infatti nella circolare non viene fatta distinzione e si basa tutto sulla decisione del magistrato.

L'ultimo ad uscire è stato Francesco Bonura detenuto a Milano,boss palermitano condannato al Maxi processo di Falcone e Borsellino.
Uno dei più pericolosi e lo stesso pentito Buscetta lo aveva attenzionato come uno dei più attivi militanti.

Il prossimo potrebbe essere Benedetto Santapaola,condannato per vari omicidi tra cui il giornalista Fava.

Prima di lui sono usciti Vincenzo Iannazzo della 'ndrangheta di Lamezia Terme e Rocco Filippone sotto processo con Giuseppe Graviano per stragi sempre di 'ndrangheta.


Ci sono 750 detenuti al 41 bis e migliaia in regime di Alta Sicurezza,potenzialmente potrebbero uscire tutti.

In particolare 74 boss mafiosi che hanno almeno 70 anni e sono considerati a rischio anche per età.

Tra questi figurano elementi quali: Leoluca Bagarella, i Bellocco di Rosarno, Pippo Calò, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello, Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Teresa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli, Nino Rotolo, Benedetto Santapaola e Benedetto Spera.


La misura alternativa decisa dal giudice milanese lascia allibiti:

Bonura dovrà stare ai domiciliari nella casa della moglie a Palermo,ma non potrà incontrare pregiudicati.
Potrà uscire per motivi di salute o per incontri familiari (battesimi,matrimoni,pranzi di famiglia)

Dunque un mafioso palermintano fedelissimo di Provenzano potrebbe avere più libertà personali ganrantite di un incensurato cittadino a cui sono stati proibiti i pranzi di famiglia fuori dalla propria abitazione.


Il magistrato Di Matteo è sconfortato: "Lo Stato sembra cedere al ricatto delle rivolte.
Lo Stato sembra aver dimenticato e archiviato per sempre la stagione delle stragi e della Trattativa"

Il DAP a questo punto respinge le responsabilità dicendo che fosse solo un monitoraggio,non un invito alle scarcerazioni di massa.
Il ministero della giustizia promette accertamenti finalmente.

Espresso


edit:

Repubblica stamane rende nota la scarcerazione del boss mafioso Pino Sansone,vicino di casa di Riina ed uno dei più potenti di Cosa Nostra riorganizzata.

Lo stato cala miliardi a pioggia e libera quelli che se li devono intascare, cosa c'è di strano?
 

Andris

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ha concluso dicendo che oggi sarebbe stato liberato Raffaele Cutolo,uno dei boss da più tempo reclusi in prigione in Italia (70% della sua vita in galera,fa riflettere come un boss "rispettato" abbia fatto una vita così squallida),anche se non trovo conferma al momento da nessuna fonte sinceramente.

aver smosso le acque per un paio di giorni ha prodotto il secondo rifiuto illustre alla scarcerazione dopo Santapaola.
il magistrato ha deciso che resterà in carcere,nonostante sia cieco praticamente e diabetico di 78 anni

il problema è che mentre si parla di questo ne sono stati carcerati altri meno noti al pubblico
 
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