Secondo me in questo momento sono a rischio le grandi città italiane (Roma, Napoli, Milano). Anche perché lì veramente i contatti sono sfuggiti sotto controllo.
Per il resto, non teniamo mai conto di un altro fattore: oggi il virus è sparso in tutta Italia, a marzo era concentrato al nord.
C'erano regioni che avevano gli stessi contagi della mia provincia, qualcuna anche meno.
L'allerta c'è, ma tanto i dati saranno sempre in aumento, nei prossimi 15 giorni. Bisogna però vedere se c'è turnover tra ricoverati e dimessi, come procedono le guarigioni, a che punto è la pressione sul personale medico.
Secondo me già diverse persone, progressivamente, stanno riducendo i propri contatti sociali per precauzione.