Conte: Milan tiepido. Motta con Zirkzee in pole.

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Tuttosport in edicola: ancora Antonio Conte. Il fantasma del tecnico salentino, dopo i rumors delle scorse settimane, è tornato nelle ultime ore ad aleggiare su Milano, sulla panchina di Stefano Pioli e idealmente su Thiago Motta, da tempo il candidato principale a raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano, se, come molti aspetti lasciano pensare, a giugno terminerà la sua storia in rossonero. Pioli, va sottolineato, non è ancora tagliato fuori. Nonostante un sentimento tendente al malumore nella tifoseria, la fiducia nei suoi confronti da parte del club rimane immutata. Certo, i risultati degli ultimi 18 mesi non sono stati soddisfacenti - lo stesso Gerry Cardinale a Natale lo aveva sottolineato - e senza un finale di stagione esaltante, come la vittoria dell’Europa League (lo scudetto rimane complicato, soprattutto dopo aver perso due punti la scorsa sera contro il Bologna), sembra difficile che il club scelga di proseguire ancora con lui. In questo limbo, si stanno vagliando vari profili. E sono due le linee di pensiero all’interno di Casa Milan e negli uffici statunitensi di RedBird: andare su un big in grado di vincere subito, scegliendo così un progetto però differente da quello finora perseguito, oppure puntare su un allenatore emergente che sposi a pieno la filosofia del club. In questo senso, da tempo si fanno i nomi di Conte e Thiago Motta (seguito da altri tecnici giovani come Farioli del Nizza). L’ex allenatore di Juventus e Inter, chiaramente, sarebbe una garanzia: dove è andato ha vinto - Tottenham escluso -, i giocatori con lui vengono valorizzati al massimo. Conte ha voglia di rimettersi in gioco e l’impressione è che il Milan sia il club che più gli stuzzichi la fantasia in Italia. Se avesse voluto andare a Napoli, infatti, ci sarebbe probabilmente già andato, mentre la Roma non sembra essere nelle sua mente. Escludendo le altre due storiche big del nostro calcio, in Serie A non rimane che il Milan come opzione di spessore. Sempre che, il più che probabile valzer di panchine top in Europa, non apra nuove opzioni. Ma il Milan pensa concretamente a Conte? Sicuramente una parte del club sì - fra questi non si fa peccato a pensare a Ibrahimovic (comunque legatissimo a Pioli) -, ma ci sono anche diversi ragionamenti in senso contrario. Conte, infatti, rimane un tecnico di grande personalità, prenderlo significherebbe accettare tutto il pacchetto, dunque un ingaggio alto, richieste di un certo tipo, sul mercato e non solo. Dubbi, dunque, rimangono, tant'è che nel borsino sull'allenatore del futuro, escludendo ovviamente Pioli, rimane in pole Thiago Motta. L'italobrasilano piace per proposta di gioco, duttilità, capacità nel valorizzare i giovani e portarlo a Milano potrebbe rivelarsi un assist nella trattativa per Zirkzee, il grande obiettivo in estate per l'attacco. Però, nel caso, bisogna sbrigarsi, di Thiago Motta si sono infatti accorti in tanti, come per esempio il Barcellona, squadra in cui ha militato a lungo da giocatore.

Le news di ieri di Dagospia sulla rivoluzione societaria

Dagospia conferma le indiscrezioni di ieri di TL e aggiunge: il prossimo allenatore del Milan sarà Antonio Conte. Lo ha scelto Ibra. Furlani e Scaroni andranno via. Cardinale ha provato a richiamare Gazidis, ma ha ricevuto un no. L'identikit del nuovo AD è uno alla Marotta, che abbia peso in Lega e in Uefa.

Gerry Cardinale è alla ricerca di investitori per estinguere il debito da 600 milioni con Elliot. I soggetti interessati sono Investcorp e Pif, il primo è avvantaggiato perchè Pif vorrebbe inserire una clausola per acquisire il Milan interamente, cosa che Cardinale non vuole. L’obiettivo del patron di RedBird è quello di vendere tra qualche anno ad una cifra di circa 3 miliardi e mezzo.

Ancora Dagospia: Furlani pagherà la decisione della conferma di Pioli.
E la sua corsa da tifoso a Genova ha indispettito Cardinale. La scena troppo evidente e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Furlani tornerà ad avere un posto in Elliott, ma fuori dal Milan.

—) Milan: tutte le news del 31 gennaio 2024.

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vicky3464

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Personalmente non amo Conte, fatto salvo con la Juve - la sua casa madre - dove ha allenato per 3 anni, nelle altre societa' e' durato 2. Poco. Personalmente poi non ho mai visto le sue squadre giocare un bel calcio. Infine mi sembra si lamenti troppo, quando le cose non vanno. Preferisco una maggiore sobrieta'.
 
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Tuttosport in edicola: ancora Antonio Conte. Il fantasma del tecnico salentino, dopo i rumors delle scorse settimane, è tornato nelle ultime ore ad aleggiare su Milano, sulla panchina di Stefano Pioli e idealmente su Thiago Motta, da tempo il candidato principale a raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano, se, come molti aspetti lasciano pensare, a giugno terminerà la sua storia in rossonero. Pioli, va sottolineato, non è ancora tagliato fuori. Nonostante un sentimento tendente al malumore nella tifoseria, la fiducia nei suoi confronti da parte del club rimane immutata. Certo, i risultati degli ultimi 18 mesi non sono stati soddisfacenti - lo stesso Gerry Cardinale a Natale lo aveva sottolineato - e senza un finale di stagione esaltante, come la vittoria dell’Europa League (lo scudetto rimane complicato, soprattutto dopo aver perso due punti la scorsa sera contro il Bologna), sembra difficile che il club scelga di proseguire ancora con lui. In questo limbo, si stanno vagliando vari profili. E sono due le linee di pensiero all’interno di Casa Milan e negli uffici statunitensi di RedBird: andare su un big in grado di vincere subito, scegliendo così un progetto però differente da quello finora perseguito, oppure puntare su un allenatore emergente che sposi a pieno la filosofia del club. In questo senso, da tempo si fanno i nomi di Conte e Thiago Motta (seguito da altri tecnici giovani come Farioli del Nizza). L’ex allenatore di Juventus e Inter, chiaramente, sarebbe una garanzia: dove è andato ha vinto - Tottenham escluso -, i giocatori con lui vengono valorizzati al massimo. Conte ha voglia di rimettersi in gioco e l’impressione è che il Milan sia il club che più gli stuzzichi la fantasia in Italia. Se avesse voluto andare a Napoli, infatti, ci sarebbe probabilmente già andato, mentre la Roma non sembra essere nelle sua mente. Escludendo le altre due storiche big del nostro calcio, in Serie A non rimane che il Milan come opzione di spessore. Sempre che, il più che probabile valzer di panchine top in Europa, non apra nuove opzioni. Ma il Milan pensa concretamente a Conte? Sicuramente una parte del club sì - fra questi non si fa peccato a pensare a Ibrahimovic (comunque legatissimo a Pioli) -, ma ci sono anche diversi ragionamenti in senso contrario. Conte, infatti, rimane un tecnico di grande personalità, prenderlo significherebbe accettare tutto il pacchetto, dunque un ingaggio alto, richieste di un certo tipo, sul mercato e non solo. Dubbi, dunque, rimangono, tant'è che nel borsino sull'allenatore del futuro, escludendo ovviamente Pioli, rimane in pole Thiago Motta. L'italobrasilano piace per proposta di gioco, duttilità, capacità nel valorizzare i giovani e portarlo a Milano potrebbe rivelarsi un assist nella trattativa per Zirkzee, il grande obiettivo in estate per l'attacco. Però, nel caso, bisogna sbrigarsi, di Thiago Motta si sono infatti accorti in tanti, come per esempio il Barcellona, squadra in cui ha militato a lungo da giocatore.

Le news di ieri di Dagospia sulla rivoluzione societaria

Dagospia conferma le indiscrezioni di ieri di TL e aggiunge: il prossimo allenatore del Milan sarà Antonio Conte. Lo ha scelto Ibra. Furlani e Scaroni andranno via. Cardinale ha provato a richiamare Gazidis, ma ha ricevuto un no. L'identikit del nuovo AD è uno alla Marotta, che abbia peso in Lega e in Uefa.

Gerry Cardinale è alla ricerca di investitori per estinguere il debito da 600 milioni con Elliot. I soggetti interessati sono Investcorp e Pif, il primo è avvantaggiato perchè Pif vorrebbe inserire una clausola per acquisire il Milan interamente, cosa che Cardinale non vuole. L’obiettivo del patron di RedBird è quello di vendere tra qualche anno ad una cifra di circa 3 miliardi e mezzo.

Ancora Dagospia: Furlani pagherà la decisione della conferma di Pioli.
E la sua corsa da tifoso a Genova ha indispettito Cardinale. La scena troppo evidente e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Furlani tornerà ad avere un posto in Elliott, ma fuori dal Milan.

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Piuttosto di Conte mi sta bene anche Serse Cosmi con Evacuo Felice come bomber.
 

Lineker10

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Tuttosport in edicola: ancora Antonio Conte. Il fantasma del tecnico salentino, dopo i rumors delle scorse settimane, è tornato nelle ultime ore ad aleggiare su Milano, sulla panchina di Stefano Pioli e idealmente su Thiago Motta, da tempo il candidato principale a raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano, se, come molti aspetti lasciano pensare, a giugno terminerà la sua storia in rossonero. Pioli, va sottolineato, non è ancora tagliato fuori. Nonostante un sentimento tendente al malumore nella tifoseria, la fiducia nei suoi confronti da parte del club rimane immutata. Certo, i risultati degli ultimi 18 mesi non sono stati soddisfacenti - lo stesso Gerry Cardinale a Natale lo aveva sottolineato - e senza un finale di stagione esaltante, come la vittoria dell’Europa League (lo scudetto rimane complicato, soprattutto dopo aver perso due punti la scorsa sera contro il Bologna), sembra difficile che il club scelga di proseguire ancora con lui. In questo limbo, si stanno vagliando vari profili. E sono due le linee di pensiero all’interno di Casa Milan e negli uffici statunitensi di RedBird: andare su un big in grado di vincere subito, scegliendo così un progetto però differente da quello finora perseguito, oppure puntare su un allenatore emergente che sposi a pieno la filosofia del club. In questo senso, da tempo si fanno i nomi di Conte e Thiago Motta (seguito da altri tecnici giovani come Farioli del Nizza). L’ex allenatore di Juventus e Inter, chiaramente, sarebbe una garanzia: dove è andato ha vinto - Tottenham escluso -, i giocatori con lui vengono valorizzati al massimo. Conte ha voglia di rimettersi in gioco e l’impressione è che il Milan sia il club che più gli stuzzichi la fantasia in Italia. Se avesse voluto andare a Napoli, infatti, ci sarebbe probabilmente già andato, mentre la Roma non sembra essere nelle sua mente. Escludendo le altre due storiche big del nostro calcio, in Serie A non rimane che il Milan come opzione di spessore. Sempre che, il più che probabile valzer di panchine top in Europa, non apra nuove opzioni. Ma il Milan pensa concretamente a Conte? Sicuramente una parte del club sì - fra questi non si fa peccato a pensare a Ibrahimovic (comunque legatissimo a Pioli) -, ma ci sono anche diversi ragionamenti in senso contrario. Conte, infatti, rimane un tecnico di grande personalità, prenderlo significherebbe accettare tutto il pacchetto, dunque un ingaggio alto, richieste di un certo tipo, sul mercato e non solo. Dubbi, dunque, rimangono, tant'è che nel borsino sull'allenatore del futuro, escludendo ovviamente Pioli, rimane in pole Thiago Motta. L'italobrasilano piace per proposta di gioco, duttilità, capacità nel valorizzare i giovani e portarlo a Milano potrebbe rivelarsi un assist nella trattativa per Zirkzee, il grande obiettivo in estate per l'attacco. Però, nel caso, bisogna sbrigarsi, di Thiago Motta si sono infatti accorti in tanti, come per esempio il Barcellona, squadra in cui ha militato a lungo da giocatore.

Le news di ieri di Dagospia sulla rivoluzione societaria

Dagospia conferma le indiscrezioni di ieri di TL e aggiunge: il prossimo allenatore del Milan sarà Antonio Conte. Lo ha scelto Ibra. Furlani e Scaroni andranno via. Cardinale ha provato a richiamare Gazidis, ma ha ricevuto un no. L'identikit del nuovo AD è uno alla Marotta, che abbia peso in Lega e in Uefa.

Gerry Cardinale è alla ricerca di investitori per estinguere il debito da 600 milioni con Elliot. I soggetti interessati sono Investcorp e Pif, il primo è avvantaggiato perchè Pif vorrebbe inserire una clausola per acquisire il Milan interamente, cosa che Cardinale non vuole. L’obiettivo del patron di RedBird è quello di vendere tra qualche anno ad una cifra di circa 3 miliardi e mezzo.

Ancora Dagospia: Furlani pagherà la decisione della conferma di Pioli.
E la sua corsa da tifoso a Genova ha indispettito Cardinale. La scena troppo evidente e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Furlani tornerà ad avere un posto in Elliott, ma fuori dal Milan.

—) Milan: tutte le news del 31 gennaio 2024.
Come detto tante volte Conte è troppo vincente e ambizioso per la nostra proprietà.

Per prendere lui prima deve avvenire una rivoluzione.
 
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È stata una pura e semplice operazione di marketing. A Ibra non è stato dato alcun ruolo operativo all’interno dell’AC Milan.
Per me sono cose totalmente slegate. Mica serve Ibra per individuare Conte come possibile allenatore.
Ah, e ricordiamoci sempre che noi ce l’avevamo un dirigente con ambizione e voglia di puntare sempre al massimo ed è stato silurato.

Ragazzi però non è che possiamo infilare Maldini di prepotenza in ogni discorso.
Il perché è stato silurato non possiamo saperlo al 100% dato che le motivazioni possono essere tante. Va oggettivamente detto che Maldini ha cannato più di mercato, vi piaccia o non vi piaccia, compreso l'ultimo, osceno.

Io penso che stiate sottovalutando tutti quanti (perché ormai per ogni figura dirigenziale inserita nello staff va sempre fatto il confronto con Paolo) l'ego e la personalità di Ibrahimovic.
Non penso che lui accetti di venire senza avere altro ruolo se non fare quello della statuina. Avrebbero potuto annunciarlo come team manager peraltro.
Lo fate passare per un ******* qualsiasi, quando invece sappiamo essere uno che oltre a parlare fa anche i fatti.

Detto ciò, magari Ibrahimovic può non essere determinante nella scelta di Conte, ma mi metto nei panni di Conte.
Magari potrei accettare più di buon grado l'idea di allenare il Milan se collaboro con Ibrahimovic, piuttosto che con Furlani e Moncada.

Purtroppo secondo me certe situazioni tendiamo ad analizzarle in maniera monodimensionale e acritica, da tifosi sfegatati che si fanno la loro idea e amen.


P.s. non è assolutamente Maldini, che amo e che ringrazio sempre per averci tirato fuori dalla m***a, il target di questo post.
Altrimenti tiriamo fuori tutto quello che è successo negli ultimi 4 anni a partire dal mancato rinnovo di Kessie e cominciamo a divagare.
 
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