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Conte:"Il picco deve ancora arrivare. Le settimane più rischiose".
Giuseppe Conte al Corriere della Sera in edicola oggi, 16 marzo:"Se continueremo a rimanere a casa evitando contatti a rischio, saremo più efficaci nel contenere il virus. Gli scienziati ci dicono che non abbiamo ancora raggiunto il picco, queste sono le settimane più rischiose e ci vuole la massima precauzione. Non possiamo abbassare la guardia. È la sfida più importante dal Dopoguerra a oggi
"Le critiche della Lombardia? Alimentare polemiche non è sterile, è folle. L’organizzazione della sanità è in mano alle Regioni. Non potendo, né volendo stravolgere il nostro assetto costituzionale, dobbiamo collaborare tutti insieme per rendere la risposta del sistema sanitario quanto più efficiente possibile. Bertolaso non lo conosco di persona, ma giudico positivo che la Regione sia affiancata da una persona che conosce la macchina organizzativa della Protezione civile. Ne uscirà agevolato il dialogo con la centrale che opera a Roma
"In Italia letalità alta? Dobbiamo attendere qualche settimana per verificare i risultati delle nostre decisioni, ispirate alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Per il resto non servono nuovi divieti, ora è importante rispettare scrupolosamente quelli che ci sono. Le attività motorie sono consentite, ma andare a correre tutti insieme è vietato. Anche gli scienziati più qualificati hanno difficoltà a fare previsioni troppo specifiche. Il nostro obiettivo è contenere o quantomeno rallentare la velocità di diffusione del virus, in modo da avere la possibilità di gestire l’emergenza in un tempo più dilatato. Altri paesi, come Spagna e Francia, stanno seguendo il nostro modello".
Giuseppe Conte al Corriere della Sera in edicola oggi, 16 marzo:"Se continueremo a rimanere a casa evitando contatti a rischio, saremo più efficaci nel contenere il virus. Gli scienziati ci dicono che non abbiamo ancora raggiunto il picco, queste sono le settimane più rischiose e ci vuole la massima precauzione. Non possiamo abbassare la guardia. È la sfida più importante dal Dopoguerra a oggi
"Le critiche della Lombardia? Alimentare polemiche non è sterile, è folle. L’organizzazione della sanità è in mano alle Regioni. Non potendo, né volendo stravolgere il nostro assetto costituzionale, dobbiamo collaborare tutti insieme per rendere la risposta del sistema sanitario quanto più efficiente possibile. Bertolaso non lo conosco di persona, ma giudico positivo che la Regione sia affiancata da una persona che conosce la macchina organizzativa della Protezione civile. Ne uscirà agevolato il dialogo con la centrale che opera a Roma
"In Italia letalità alta? Dobbiamo attendere qualche settimana per verificare i risultati delle nostre decisioni, ispirate alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Per il resto non servono nuovi divieti, ora è importante rispettare scrupolosamente quelli che ci sono. Le attività motorie sono consentite, ma andare a correre tutti insieme è vietato. Anche gli scienziati più qualificati hanno difficoltà a fare previsioni troppo specifiche. Il nostro obiettivo è contenere o quantomeno rallentare la velocità di diffusione del virus, in modo da avere la possibilità di gestire l’emergenza in un tempo più dilatato. Altri paesi, come Spagna e Francia, stanno seguendo il nostro modello".