Conferenza presentazione Maldini, LIVE.

Mika

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Questi 45 minuti sono la più grande energia per rilanciare la passione per questi colori a prescindere da acquisti, cessioni, bilanci, prestazioni.

Che non vuol dire che non si dovrà essere critici nelle varie operazioni o nelle varie scelte, o che non ci saranno errori, ma vuol dire che sarà sempre garantita la buonafede, la forma, la professionalità e la passione.

Si può dire tutto, ma da oggi sappiamo che lo scopo di tutti è lavorare per il Milan e riportarlo dove deve stare, ed a farlo sono figure del genere.

Il percorso diventa secondario, perché è una conseguenza naturale.

Esatto. Come dice un vecchio detto "Solo chi non lavora non commette errori".
 

Aron

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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò. Per me quello che è successo è dimenticato. Non mi aspetto striscioni. Non me li aspettavo nemmeno da giocatore. Ho avuto una carriera molto lunga. Quando ho deciso di chiudere ho cambiato capitolo. Sono sempre stato appassionato di calcio. Ho seguito il Milan. Ora voglio concentrarmi su questo nuovo progetto. Caldara e Romagnoli sono tra i giovani più promettenti. Una coppia da nazionale del futuro. Poi mi ha fatto impressione la parabola di Cutrone. L'ho sempre seguito. Ha una voglia fuori dal comune. Cosa dirò a Gattuso, che non sembrava molto sereno? Gattuso non è mai sereno. Non lo avete ancora capito? Ci siamo noi per renderlo sereno. La sua conferma non è stata mai messa in discussione. Ha fatto benissimo l'anno scorso. Trasmette sempre grandi valori soprattutto ai giovani. Poi, ciò che ci diremo dipenderà anche dalle sue richieste".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale. Milinkovic Savic? (grandi risate) Chi? E' un sogno non solo per noi. Per tante squadre. Oggi non ci è concesso sognare. Tempo fa dissi che avrei preso lui se fosse stato un dirigente. Oggi non è fattibile. Kalinic all'Atletico Madrid? Ci siamo quasi. Nella parte sportiva ci saremo io Paolo e Gattuso. Tutti e tre abbiamo condiviso tante cose. Questo triangolo può essere una cosa bella da vivere. Speriamo porti risultati. L'obiettivo è quello di tornare a far alzare a Paolo un pò di Champions. Ma ci vuole pazienza. Dopo tanti cicli vincenti, un momento di pausa è normale. Il Real Madrid è stato molti più anni senza vincere. Ci vuole un pò di pazienza. ".

In aggiornamento live. Refreshare la pagina e quotare.

Il carisma che trasmettono mette i brividi
 

Ragnet_7

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Mamma mia che conferenza. I brividi. Leonardo li porta tutti a spasso è assolutamente incredibile. Maldini senza urlare è di un carisma abbagliante.

Per me con Savic non trolla. Veramente è impossibile e lo pensavo già prima di questa conferenza. Ha detto anche che per Rabiot non c'è stato nulla.

In pratica hanno inventato sti giorni.
 

mark

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Io già con Gonzalo non mi lamento...ne servirebbe pure uno a centrocampo, qualcosa faranno, ma già il pipita è tantissima roba

Higuain è un top...

Higuain é un top assolutamente si, ma é arrivato in condizioni molto particolari e va benissimo così.. a centrocampo sicuramente faranno qualcosa, ma io resterei con i piedi per terra..
 
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Dopo questa conferenza, sono tranquillo. Sono stati in grado di togliermi ogni dubbio su chiunque, Gattuso compreso.
Ragazzi, possiamo stare tranquilli, verrà fatto il bene del milan da milanisti veri, che hanno il rosso ed il nero nel DNA.

La sola loro presenza , farà cambiare completamente l'appeal del milan in fase di calciomercato.
 

luigi61

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Questi 45 minuti sono la più grande energia per rilanciare la passione per questi colori a prescindere da acquisti, cessioni, bilanci, prestazioni.

Che non vuol dire che non si dovrà essere critici nelle varie operazioni o nelle varie scelte, o che non ci saranno errori, ma vuol dire che sarà sempre garantita la buonafede, la forma, la professionalità e la passione.

Si può dire tutto, ma da oggi sappiamo che lo scopo di tutti è lavorare per il Milan e riportarlo dove deve stare, ed a farlo sono figure del genere.

Il percorso diventa secondario, perché è una conseguenza naturale.
Concordo, ci saranno errori come è umano che sia, si potrà dissentire ma sempre nella CERTEZZA che qualsiasi decisione sarà prese SOLO e soltanto nell'interesse PRIMARIO del Milan
EMOZIONANTE
:bandiera::bandiera:
 

Chrissonero

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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò. Per me quello che è successo è dimenticato. Non mi aspetto striscioni. Non me li aspettavo nemmeno da giocatore. Ho avuto una carriera molto lunga. Quando ho deciso di chiudere ho cambiato capitolo. Sono sempre stato appassionato di calcio. Ho seguito il Milan. Ora voglio concentrarmi su questo nuovo progetto. Caldara e Romagnoli sono tra i giovani più promettenti. Una coppia da nazionale del futuro. Poi mi ha fatto impressione la parabola di Cutrone. L'ho sempre seguito. Ha una voglia fuori dal comune. Cosa dirò a Gattuso, che non sembrava molto sereno? Gattuso non è mai sereno. Non lo avete ancora capito? Ci siamo noi per renderlo sereno. La sua conferma non è stata mai messa in discussione. Ha fatto benissimo l'anno scorso. Trasmette sempre grandi valori soprattutto ai giovani. Poi, ciò che ci diremo dipenderà anche dalle sue richieste".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale. Milinkovic Savic? (grandi risate) Chi? E' un sogno non solo per noi. Per tante squadre. Oggi non ci è concesso sognare. Tempo fa dissi che avrei preso lui se fosse stato un dirigente. Oggi non è fattibile. Kalinic all'Atletico Madrid? Ci siamo quasi. Nella parte sportiva ci saremo io Paolo e Gattuso. Tutti e tre abbiamo condiviso tante cose. Questo triangolo può essere una cosa bella da vivere. Speriamo porti risultati. L'obiettivo è quello di tornare a far alzare a Paolo un pò di Champions. Ma ci vuole pazienza. Dopo tanti cicli vincenti, un momento di pausa è normale. Il Real Madrid è stato molti più anni senza vincere. Ci vuole un pò di pazienza. ".

In aggiornamento live. Refreshare la pagina e quotare.

Paolo e Leonardo sono due uomini di un'intelligenza davero fuori dal comune, sono molto contento e allo stesso tempo molto tranquillo per quello che verrà, e poi si non ho nessun dubbio che Leonardo parla di Sergej con quel "stiamo provando a fare un mezzo miracolo" vabbe vedremo, se son rose fioriranno...
 
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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò. Per me quello che è successo è dimenticato. Non mi aspetto striscioni. Non me li aspettavo nemmeno da giocatore. Ho avuto una carriera molto lunga. Quando ho deciso di chiudere ho cambiato capitolo. Sono sempre stato appassionato di calcio. Ho seguito il Milan. Ora voglio concentrarmi su questo nuovo progetto. Caldara e Romagnoli sono tra i giovani più promettenti. Una coppia da nazionale del futuro. Poi mi ha fatto impressione la parabola di Cutrone. L'ho sempre seguito. Ha una voglia fuori dal comune. Cosa dirò a Gattuso, che non sembrava molto sereno? Gattuso non è mai sereno. Non lo avete ancora capito? Ci siamo noi per renderlo sereno. La sua conferma non è stata mai messa in discussione. Ha fatto benissimo l'anno scorso. Trasmette sempre grandi valori soprattutto ai giovani. Poi, ciò che ci diremo dipenderà anche dalle sue richieste".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale. Milinkovic Savic? (grandi risate) Chi? E' un sogno non solo per noi. Per tante squadre. Oggi non ci è concesso sognare. Tempo fa dissi che avrei preso lui se fosse stato un dirigente. Oggi non è fattibile. Kalinic all'Atletico Madrid? Ci siamo quasi. Nella parte sportiva ci saremo io Paolo e Gattuso. Tutti e tre abbiamo condiviso tante cose. Questo triangolo può essere una cosa bella da vivere. Speriamo porti risultati. L'obiettivo è quello di tornare a far alzare a Paolo un pò di Champions. Ma ci vuole pazienza. Dopo tanti cicli vincenti, un momento di pausa è normale. Il Real Madrid è stato molti più anni senza vincere. Ci vuole un pò di pazienza. ".

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Siamo passati da quei due esseri informi e traffichini, i peggiori dirigenti della storia, a Leonardo e Maldini. È forse un sogno? Conferenza da paura.
 
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Secondo me Leo diceva la verità quando ha detto che il top player non arriverà, dobbiamo stare più con i piedi per terra.. detto questo grande Paolo e forza Milan
Premesso che le dichiarazioni dei dirigenti in conferenza stampa vanno prese con beneficio di inventario, quando dice che bisogna far ripartire la macchina per poi poter investire auspico fosse sincero: non esistono scorciatoie, non esistono top player che con la nostra rosa possano fare miracoli. A noi serve prima rinforzare l'impianto complessivo e, verificato che funziona, piazzare il colpo. Se piazzi il colpo e lo metti insieme a Locatelli, Biglia, Montolivo, Bertolacci e José Mauri butti i soldi.

PS: Paolo, tra un impegno e l'altro, cerca di fare un salto a Milanello per insegnare due o tre cose ai nostri difensori.
 

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