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La conferenza di presentazione di Zlatan Ibrahimovic. Tutte le dichiarazioni dello svedese, e dei dirigenti rossoneri.
Ibra:"Voglio giocare subito? Ho un bel rapporto con i tifosi. L'ultima volta i rapporti erano molto positivi. Anche ieri. L'importante è avere i tifosi con la squadra. Se riusciamo a fare bene e ad avere il supporto dei tifosi, è più facile fare le cose. Sono pronto, spero di giocare anche oggi. Quando ho deciso di tornare? A 38 anni ho avuto più richieste di quando avevo 20 anni. Cercavo l'adrenalina per far uscire tutto il massimale. Ho parlato tanto con Boban. E' passato un mese. Dopo l'Atalanta ho ricevuto tante chiamate... Non era una decisione difficile. Io non avrei mai voluto lasciare il Milan. Ma non potevo fare niente. Ora l'importante è essere tornato. Faccio tutto per migliorare le cose. Il Milan è come casa mia. Quando sono venuto da Barcellona, il Milan mi ha ridato la felicità di giocare a calcio. Spero di poter dare qualcosa indietro. Rispetto tanto il Milan e gli voglio bene. Vengo qui per aiutare e migliorare le cose. Ho visto un pò la squadra da distanza. Secondo me la squadra ha qualità per fare di più. Gli ultimi risultati non sono stati da wow. Non è uno sprint, è una maratona. Bisogna lavorare tanto e credere. Bisogna credere sempre nel massimale. Bisogna migliorare in campo, e per quello sono qui. Perchè con me dovrebbe andare diversamente, rispetto agli altri ritorni? Perchè io non ho perso la passione. Perchè sono tornato, dopo quanto detto? Perchè il Milan è il Milan. La squadra forse non è come prima. Sono successe tante cose dopo la cessione societarie. Ma non è zona mia. Io mi preoccupo di quello che succede in campo. Sono sempre positivo. Se non credevo non ero qui seduto. Era meglio avere in campo queste leggende di fianco a me. Ho tanta fiducia e credo in quello che faccio. L'esperienza cambia. Se sei intelligente, sai quello che puoi e quello che non puoi fare. Io so quello che devo fare per portare il mio massimale e per fare meglio nel collettivo. Quello arriva con l'esperienza. Cosa non ha funzionato nel Milan fino ad oggi? E' difficile rispondere se non sei dentro. Da fuori puoi avere una tua opinione, ma non sai come stanno le cose. Da fuori ho visto i risultati. La squadra è cambiata tanto. Non ho tutte le risposte per quello che è successo. Da fuori il Milan è sempre il Milan. Quando parli di Milan è sempre il Milan. Sarò buono o cattivo con i compagni? Molto più cattivo (ride). Sarò me stesso. Sanno come mi alleno. Bisogna lavorare duro, forte e saper soffrire. Chi non sa soffrire, non porta il suo massimale. Mi piace soffrire. Lavoro duro e mi aspetto tanto dai compagni. Tante volte mi aspetto più di quello che possono dare, l'importante è che facciano il loro meglio. Raiola ha detto che per me è come l'ultima tournèe dei Queen? Dopo l'infortunio ho detto che sono molto contento di giocare. Avevano detto che sarebbe stato impossibile giocare. Fino a quando posso giocare gioco. Poi ci sono diversi livelli in base a quello che puoi fare. Non gioco come quando avevo 28 anni. Impossibile. Ma uno che sa giocare sa cosa deve fare. Invece di correre... puoi tirare da 40 metri. Giocatori che mi hanno impressionato? No. Qui si può fare ancora di più. La pressione è altissima. Ci sono tante pressioni. Tutti il mondo si aspetta risultati. Si può e si deve fare di più. Se giochi nel Milan non è perchè sei stati fortunati. Sei qui per dare risultati e fare il tuo lavoro. In cosa sarei soddisfatto, dopo sei mesi? Migliorare la situazione ed a livello individuale divertirmi in campo. Ogni secondo voglio sentire l'erba. Sono stato un anno fuori ed è stata dura. Preferisco che mi fischino, così mi esce più adrenalina. Poi dopo la partita possono applaudire. Sono pronto per giocare subito? Sto bene. Da dopo l'ultima partita mi sono allenato. Non ho toccato il pallone, ma è la cosa che mi manca meno. Sono pronto. La sfida con Cristiano? E' bello stare in Italia. E' bello per la Serie A. Poi vediamo cosa succede? Kulusevski? Molto positivo. E' uno svedese che rappresenta grandi squadre. Io nel Milan e lui nella Juve. Ma quando vivi in Usa è difficile guardare i campionati europei. Ho sentito cose positive e buone cose. Sono contento per lui. Quando arrivi in un grande club capisce cosa fare per stare al top top. Ho scelto il Milan anche per restare in Italia, dopo? Non si sa mai. Quando hai un bel rapporto con tutti, c'è possibilità. Fino a quando sono attivo cerco le sfide per dare risultati. Non mi piace stare qui solo perchè sono Ibra. Sei mesi, poi possono continuare se posso ancora dare qualcosa. Io inizio da zero. Non sto qui solo perchè sono Ibra. Voglio portare risultati. Se sono qui a 38 anni, significa che ho ancora qualcosa da dare. Non vengo come una mascotte per ballare di fianco al diavolo. E' anche una prova per me. Che quello che faccio ha ancora un valore. Il derby? I derby sono sempre belli. Ho vinto da ambo le parti. E' una partita speciale. Ho giocato tanti derby, quello di Milano è il più bello. Poi vediamo come andrà la partita. Oggi c'è un'amichevole. Lunedì la Samp. Pensiamo partita per partita. Non ho firmato per 5 anni. Obiettivo Coppa Italia, che non ho mai vinto? Quando si inizia un campionato, l'obiettivo è vincere sempre qualcosa. Io voglio vincere qualcosa. Ci proveremo, ma l'obiettivo è far crescere la squadra a livello mentale e in campo. Mi sono trovato bene con Nocerino qui? Lui si è trovato bene con me (ride). Oggi c'è un Nocerino? Non conosco bene i giocatori in squadra. Solo in tv. Prima devo conoscerli bene, poi vediamo. E vediamo le scelte del mister. Ho sempre provato ad aiutare tutti, in campo e fuori. Poi vedremo se qualcuno avrà un boost come Nocerino. Quando giochi con campioni, viene tutto in automatico. Vedremo chi avrà questo effetto. Il calcio è uno sport collettivo. Proveremo a cambiare i numeri dell'attacco, con i gol e gli assist. Bisogna crederci. Quando ci credi, le cose arrivano. In un modo o nell'altro ".
Boban:"Siamo molto orgogliosi di riabbracciare un giocatore e personaggio unico. Siamo super positivi sull'effetto di Zlatan sulla squadra e sull'ambiente. Non vorrei però che si scordasse Bergamo e quell'orrenda sconfitta. Non dobbiamo nasconderci dietro le spalle di Zlatan. Siamo convinti che si possa cambiare la stagione. Felice di ricevere Zlatan e forza Milan".
Ibra:"Voglio giocare subito? Ho un bel rapporto con i tifosi. L'ultima volta i rapporti erano molto positivi. Anche ieri. L'importante è avere i tifosi con la squadra. Se riusciamo a fare bene e ad avere il supporto dei tifosi, è più facile fare le cose. Sono pronto, spero di giocare anche oggi. Quando ho deciso di tornare? A 38 anni ho avuto più richieste di quando avevo 20 anni. Cercavo l'adrenalina per far uscire tutto il massimale. Ho parlato tanto con Boban. E' passato un mese. Dopo l'Atalanta ho ricevuto tante chiamate... Non era una decisione difficile. Io non avrei mai voluto lasciare il Milan. Ma non potevo fare niente. Ora l'importante è essere tornato. Faccio tutto per migliorare le cose. Il Milan è come casa mia. Quando sono venuto da Barcellona, il Milan mi ha ridato la felicità di giocare a calcio. Spero di poter dare qualcosa indietro. Rispetto tanto il Milan e gli voglio bene. Vengo qui per aiutare e migliorare le cose. Ho visto un pò la squadra da distanza. Secondo me la squadra ha qualità per fare di più. Gli ultimi risultati non sono stati da wow. Non è uno sprint, è una maratona. Bisogna lavorare tanto e credere. Bisogna credere sempre nel massimale. Bisogna migliorare in campo, e per quello sono qui. Perchè con me dovrebbe andare diversamente, rispetto agli altri ritorni? Perchè io non ho perso la passione. Perchè sono tornato, dopo quanto detto? Perchè il Milan è il Milan. La squadra forse non è come prima. Sono successe tante cose dopo la cessione societarie. Ma non è zona mia. Io mi preoccupo di quello che succede in campo. Sono sempre positivo. Se non credevo non ero qui seduto. Era meglio avere in campo queste leggende di fianco a me. Ho tanta fiducia e credo in quello che faccio. L'esperienza cambia. Se sei intelligente, sai quello che puoi e quello che non puoi fare. Io so quello che devo fare per portare il mio massimale e per fare meglio nel collettivo. Quello arriva con l'esperienza. Cosa non ha funzionato nel Milan fino ad oggi? E' difficile rispondere se non sei dentro. Da fuori puoi avere una tua opinione, ma non sai come stanno le cose. Da fuori ho visto i risultati. La squadra è cambiata tanto. Non ho tutte le risposte per quello che è successo. Da fuori il Milan è sempre il Milan. Quando parli di Milan è sempre il Milan. Sarò buono o cattivo con i compagni? Molto più cattivo (ride). Sarò me stesso. Sanno come mi alleno. Bisogna lavorare duro, forte e saper soffrire. Chi non sa soffrire, non porta il suo massimale. Mi piace soffrire. Lavoro duro e mi aspetto tanto dai compagni. Tante volte mi aspetto più di quello che possono dare, l'importante è che facciano il loro meglio. Raiola ha detto che per me è come l'ultima tournèe dei Queen? Dopo l'infortunio ho detto che sono molto contento di giocare. Avevano detto che sarebbe stato impossibile giocare. Fino a quando posso giocare gioco. Poi ci sono diversi livelli in base a quello che puoi fare. Non gioco come quando avevo 28 anni. Impossibile. Ma uno che sa giocare sa cosa deve fare. Invece di correre... puoi tirare da 40 metri. Giocatori che mi hanno impressionato? No. Qui si può fare ancora di più. La pressione è altissima. Ci sono tante pressioni. Tutti il mondo si aspetta risultati. Si può e si deve fare di più. Se giochi nel Milan non è perchè sei stati fortunati. Sei qui per dare risultati e fare il tuo lavoro. In cosa sarei soddisfatto, dopo sei mesi? Migliorare la situazione ed a livello individuale divertirmi in campo. Ogni secondo voglio sentire l'erba. Sono stato un anno fuori ed è stata dura. Preferisco che mi fischino, così mi esce più adrenalina. Poi dopo la partita possono applaudire. Sono pronto per giocare subito? Sto bene. Da dopo l'ultima partita mi sono allenato. Non ho toccato il pallone, ma è la cosa che mi manca meno. Sono pronto. La sfida con Cristiano? E' bello stare in Italia. E' bello per la Serie A. Poi vediamo cosa succede? Kulusevski? Molto positivo. E' uno svedese che rappresenta grandi squadre. Io nel Milan e lui nella Juve. Ma quando vivi in Usa è difficile guardare i campionati europei. Ho sentito cose positive e buone cose. Sono contento per lui. Quando arrivi in un grande club capisce cosa fare per stare al top top. Ho scelto il Milan anche per restare in Italia, dopo? Non si sa mai. Quando hai un bel rapporto con tutti, c'è possibilità. Fino a quando sono attivo cerco le sfide per dare risultati. Non mi piace stare qui solo perchè sono Ibra. Sei mesi, poi possono continuare se posso ancora dare qualcosa. Io inizio da zero. Non sto qui solo perchè sono Ibra. Voglio portare risultati. Se sono qui a 38 anni, significa che ho ancora qualcosa da dare. Non vengo come una mascotte per ballare di fianco al diavolo. E' anche una prova per me. Che quello che faccio ha ancora un valore. Il derby? I derby sono sempre belli. Ho vinto da ambo le parti. E' una partita speciale. Ho giocato tanti derby, quello di Milano è il più bello. Poi vediamo come andrà la partita. Oggi c'è un'amichevole. Lunedì la Samp. Pensiamo partita per partita. Non ho firmato per 5 anni. Obiettivo Coppa Italia, che non ho mai vinto? Quando si inizia un campionato, l'obiettivo è vincere sempre qualcosa. Io voglio vincere qualcosa. Ci proveremo, ma l'obiettivo è far crescere la squadra a livello mentale e in campo. Mi sono trovato bene con Nocerino qui? Lui si è trovato bene con me (ride). Oggi c'è un Nocerino? Non conosco bene i giocatori in squadra. Solo in tv. Prima devo conoscerli bene, poi vediamo. E vediamo le scelte del mister. Ho sempre provato ad aiutare tutti, in campo e fuori. Poi vedremo se qualcuno avrà un boost come Nocerino. Quando giochi con campioni, viene tutto in automatico. Vedremo chi avrà questo effetto. Il calcio è uno sport collettivo. Proveremo a cambiare i numeri dell'attacco, con i gol e gli assist. Bisogna crederci. Quando ci credi, le cose arrivano. In un modo o nell'altro ".
Boban:"Siamo molto orgogliosi di riabbracciare un giocatore e personaggio unico. Siamo super positivi sull'effetto di Zlatan sulla squadra e sull'ambiente. Non vorrei però che si scordasse Bergamo e quell'orrenda sconfitta. Non dobbiamo nasconderci dietro le spalle di Zlatan. Siamo convinti che si possa cambiare la stagione. Felice di ricevere Zlatan e forza Milan".