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Spieghiamo un concetto a Condò: il Milan non aveva previsto di trovarsi in testa al campionato ad 8 giornate dalla fine perchè l'obiettivo era confermarsi tra le prime 4. Ovviamente siamo ben contenti di essere in questa posizione ma Pioli, dopo 2 anni e mezzo, ha imparato a conoscere l'ambiente rossonero e sa bene che se questo scudetto non dovesse arrivare si respirerà un clima pesantissimo. Non parla della società ovviamente ma dei tifosi e dei media che incominceranno la caccia alle streghe per stabilire il colpevole con i giornalisti che sobilleranno il mood depresso per tutta l'estate (tanto lo sappiamo che con questa gestione il colpo ad effetto scaccia pensieri non arriverà). Pioli vuole evitare di esporsi così da non dover buttare il bambino (il progetto) con l'acqua sporca. L'entusiasmo che ha accompagnato la squadra in questo percorso di crescita va tutelato ad ogni costo.
Spalletti può dire quello che vuole, tanto sa che in ogni caso sta facendo un grande campionato rispetto al predecessore. L'unico inguardabile è Simone Inzaghi che con la squadra che ha avrebbe dovuto aver già chiuso la pratica scudetto da un bel pezzo ed ora non ha neppure il coraggio di ammettere di avere la rosa più funzionale per vincere la serie A.
Tutto vero, vorrei solo spezzare una lancia in favore di Inzaghi, per quanto mi stia sulle balle.
All'Inter gli hanno venduto Hakimi e Lukaku, praticamente come a noi quando il nano dette via Ibra e Thiago Silva.
Il resto della rosa non si avvicina minimamente al livello di quei due, Barella escluso.