Condò:"Pioli, premio meritato. A Bergamo possibile amichevole".

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Paolo Condò a Repubblica su Juve - Milan:"Il viandante che fosse arrivato a Juve-Milan di ieri sera ignaro di quanto accaduto fin qui si sarebbe sorpreso del piazzamento bianconero - dopo nove scudetti di fila il decimo si può perdere, ma senza dissolversi così - mentre avrebbe giudicato congrua la posizione dei rossoneri, accreditati a settembre di un posto Champions come obiettivo stagionale. Se sul crash della Juve c’era poco da discutere, anche il Milan in realtà era arrivato allo Stadium con l’ansia addosso perché il suo, fino a un certo punto, era stato un campionato eccellente, e l’idea di buttarlo via per un ultimo quarto in frenata faceva male. Con la partita ancora negli occhi, non si può che confermarlo: la stagione del Milan merita il premio finale, e il risultato di ieri lo avvicina di tanto. Dall’altra parte l’annus horribilis della Juventus ha conosciuto una nuova stazione, forse quella definitiva, e i cambiamenti necessari sono vasti e profondi. Giusto per dirne una, una squadra da tempo in difficoltà è letteralmente crollata - la vittoria di Udine è stata casuale - dopo l’esplosione del caos Superlega. I giocatori delle big italiane non aprono mai bocca sulle strategie societarie, ma il loro disagio lo dimostrano sul campo: non dev’essere semplice lottare allo spasimo per la Champions quando hai appena letto che l’Uefa sta pensando di togliertela comunque. Ronaldo, per dire dell’uomo più legato al torneo più importante, ieri sera non è nemmeno sceso in campo. Gli ultimi dieci minuti di Dybala, di gran lunga il più pericoloso, gridano vendetta al cielo.Naturalmente non ci sono colpe o meriti connessi al calendario, ma il confronto tra la facilità di gioco e di gol di Atalanta e Napoli in questo finale di stagione contro le squadre piccole è impressionante se rapportato ai ritmi camminati del primo tempo di Juve-Milan, 45’ esemplari di calcio esausto, fischi arbitrali al minimo sospiro e minuti perduti a rotolarsi per terra. Nella ripresa, dopo un intervallo illuminato dal golazo di Brahim Diaz - la mossa vincente di Stefano Pioli -, il Milan ha cambiato passo e ispirazione denudando senza pietà i punti deboli juventini e portandosi addirittura in vantaggio nel confronto diretto, eventualità sinceramente impensabile dopo l’1-3 dell’andata. Nell’ultima gara dovrà andare a Bergamo, ma se non sbaglierà le prossime due partite contro Torino e Cagliari quella sarà un’amichevole. Celebrativa del ritorno in Champions.La serata di ieri era molto delicata per Donnarumma, e lo si è visto in un paio di gravi uscite a vuoto nel primo tempo, bilanciate poi da una bella parata su Bentancur a inizio ripresa. Gli è andata bene, quindi, e magari è vero quanto si sussurra, e cioè che il piazzamento in Champions possa convincerlo a firmare il nuovo contratto col Milan. Comunque vada, però, portare a scadenza un giocatore di questo valore è stato un errore: Donnarumma è un grande portiere, se il Milan riuscirà a goderselo per l’intera carriera meglio per lui, ma in caso contrario deve poterne ricavare i denari conseguenti. Ci pensi, al momento di definire durata e termini dell’eventuale prosecuzione

Sconcerti su Juve - Milan QUI -) https://www.milanworld.net/sconcerti-milan-qualita-collettiva-migliore-ditalia-vt103050.html
 
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Admin;2332042 ha scritto:
Paolo Condò a Repubblica su Juve - Milan:"Il viandante che fosse arrivato a Juve-Milan di ieri sera ignaro di quanto accaduto fin qui si sarebbe sorpreso del piazzamento bianconero - dopo nove scudetti di fila il decimo si può perdere, ma senza dissolversi così - mentre avrebbe giudicato congrua la posizione dei rossoneri, accreditati a settembre di un posto Champions come obiettivo stagionale. Se sul crash della Juve c’era poco da discutere, anche il Milan in realtà era arrivato allo Stadium con l’ansia addosso perché il suo, fino a un certo punto, era stato un campionato eccellente, e l’idea di buttarlo via per un ultimo quarto in frenata faceva male. Con la partita ancora negli occhi, non si può che confermarlo: la stagione del Milan merita il premio finale, e il risultato di ieri lo avvicina di tanto. Dall’altra parte l’annus horribilis della Juventus ha conosciuto una nuova stazione, forse quella definitiva, e i cambiamenti necessari sono vasti e profondi. Giusto per dirne una, una squadra da tempo in difficoltà è letteralmente crollata - la vittoria di Udine è stata casuale - dopo l’esplosione del caos Superlega. I giocatori delle big italiane non aprono mai bocca sulle strategie societarie, ma il loro disagio lo dimostrano sul campo: non dev’essere semplice lottare allo spasimo per la Champions quando hai appena letto che l’Uefa sta pensando di togliertela comunque. Ronaldo, per dire dell’uomo più legato al torneo più importante, ieri sera non è nemmeno sceso in campo. Gli ultimi dieci minuti di Dybala, di gran lunga il più pericoloso, gridano vendetta al cielo.Naturalmente non ci sono colpe o meriti connessi al calendario, ma il confronto tra la facilità di gioco e di gol di Atalanta e Napoli in questo finale di stagione contro le squadre piccole è impressionante se rapportato ai ritmi camminati del primo tempo di Juve-Milan, 45’ esemplari di calcio esausto, fischi arbitrali al minimo sospiro e minuti perduti a rotolarsi per terra. Nella ripresa, dopo un intervallo illuminato dal golazo di Brahim Diaz - la mossa vincente di Stefano Pioli -, il Milan ha cambiato passo e ispirazione denudando senza pietà i punti deboli juventini e portandosi addirittura in vantaggio nel confronto diretto, eventualità sinceramente impensabile dopo l’1-3 dell’andata. Nell’ultima gara dovrà andare a Bergamo, ma se non sbaglierà le prossime due partite contro Torino e Cagliari quella sarà un’amichevole. Celebrativa del ritorno in Champions.La serata di ieri era molto delicata per Donnarumma, e lo si è visto in un paio di gravi uscite a vuoto nel primo tempo, bilanciate poi da una bella parata su Bentancur a inizio ripresa. Gli è andata bene, quindi, e magari è vero quanto si sussurra, e cioè che il piazzamento in Champions possa convincerlo a firmare il nuovo contratto col Milan. Comunque vada, però, portare a scadenza un giocatore di questo valore è stato un errore: Donnarumma è un grande portiere, se il Milan riuscirà a goderselo per l’intera carriera meglio per lui, ma in caso contrario deve poterne ricavare i denari conseguenti. Ci pensi, al momento di definire durata e termini dell’eventuale prosecuzione

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Non so voi ma io è dal post partita di ieri che ascolto, leggo e mi tocco. Mamma mia che raffica di gufate
 

bmb

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Admin;2332042 ha scritto:
Paolo Condò a Repubblica su Juve - Milan:"Il viandante che fosse arrivato a Juve-Milan di ieri sera ignaro di quanto accaduto fin qui si sarebbe sorpreso del piazzamento bianconero - dopo nove scudetti di fila il decimo si può perdere, ma senza dissolversi così - mentre avrebbe giudicato congrua la posizione dei rossoneri, accreditati a settembre di un posto Champions come obiettivo stagionale. Se sul crash della Juve c’era poco da discutere, anche il Milan in realtà era arrivato allo Stadium con l’ansia addosso perché il suo, fino a un certo punto, era stato un campionato eccellente, e l’idea di buttarlo via per un ultimo quarto in frenata faceva male. Con la partita ancora negli occhi, non si può che confermarlo: la stagione del Milan merita il premio finale, e il risultato di ieri lo avvicina di tanto. Dall’altra parte l’annus horribilis della Juventus ha conosciuto una nuova stazione, forse quella definitiva, e i cambiamenti necessari sono vasti e profondi. Giusto per dirne una, una squadra da tempo in difficoltà è letteralmente crollata - la vittoria di Udine è stata casuale - dopo l’esplosione del caos Superlega. I giocatori delle big italiane non aprono mai bocca sulle strategie societarie, ma il loro disagio lo dimostrano sul campo: non dev’essere semplice lottare allo spasimo per la Champions quando hai appena letto che l’Uefa sta pensando di togliertela comunque. Ronaldo, per dire dell’uomo più legato al torneo più importante, ieri sera non è nemmeno sceso in campo. Gli ultimi dieci minuti di Dybala, di gran lunga il più pericoloso, gridano vendetta al cielo.Naturalmente non ci sono colpe o meriti connessi al calendario, ma il confronto tra la facilità di gioco e di gol di Atalanta e Napoli in questo finale di stagione contro le squadre piccole è impressionante se rapportato ai ritmi camminati del primo tempo di Juve-Milan, 45’ esemplari di calcio esausto, fischi arbitrali al minimo sospiro e minuti perduti a rotolarsi per terra. Nella ripresa, dopo un intervallo illuminato dal golazo di Brahim Diaz - la mossa vincente di Stefano Pioli -, il Milan ha cambiato passo e ispirazione denudando senza pietà i punti deboli juventini e portandosi addirittura in vantaggio nel confronto diretto, eventualità sinceramente impensabile dopo l’1-3 dell’andata. Nell’ultima gara dovrà andare a Bergamo, ma se non sbaglierà le prossime due partite contro Torino e Cagliari quella sarà un’amichevole. Celebrativa del ritorno in Champions.La serata di ieri era molto delicata per Donnarumma, e lo si è visto in un paio di gravi uscite a vuoto nel primo tempo, bilanciate poi da una bella parata su Bentancur a inizio ripresa. Gli è andata bene, quindi, e magari è vero quanto si sussurra, e cioè che il piazzamento in Champions possa convincerlo a firmare il nuovo contratto col Milan. Comunque vada, però, portare a scadenza un giocatore di questo valore è stato un errore: Donnarumma è un grande portiere, se il Milan riuscirà a goderselo per l’intera carriera meglio per lui, ma in caso contrario deve poterne ricavare i denari conseguenti. Ci pensi, al momento di definire durata e termini dell’eventuale prosecuzione

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Mi sto toccando con parti del corpo che non sapevo neanche di avere.
 
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