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Paolo Condò a Repubblica sul KO del Milan:"Il Milan resta avanti nella corsa alla Champions, ma si è giocato un bonus. Stasera può scendere al terzo posto perché l’Atalanta è la squadra più in forma e la Roma, che l’aspetta, potrebbe avere la testa a Manchester. Inoltre, nello spareggio fra Napoli e Lazio adesso ha un risultato preferito, che è il pareggio. Dieci giorni fa si era detto che la serie di tre partite senza scontri diretti (Parma, Genoa, Sassuolo) avrebbe potuto garantire una dote in vista di un finale accidentato (Lazio, Juve e Atalanta tutte fuori): il paradosso è che dopo due pieni lo zero è uscito nella prestazione migliore. Il Milan ha giocato bene, rifiorito atleticamente e consolidato nel morale. Il particolare rivelatore è tattico ma anche psicologico: quando la palla è a mezza strada fra sé e un avversario, il rossonero in forma scatta in avanti per conquistarla, quello esaurito arretra pensando a difendere. Ieri erano tutti coraggiosi, e infatti le situazioni offensive promettenti (palle-gol o quasi) si sono accumulate: ma senza Ibra l’istinto del killer non ce l’ha nessuno specie Leao che come prima opzione ha sempre in testa il passaggio, e si decidesse a farsi un po’ egoista. Lo sanno tutti che se non gli pianti un paletto nel cuore, il Sassuolo torna sempre. Portato al 75’ con un solo gol di scarto, De Zerbi l’ha vinta con i cambi: e la doppietta di pregevole fattura conferma Raspadori come attor giovane giustamente ambizioso".