Comolli presidente del Tolosa a L'Equipe:"Analizziamo 70 campionati, ma con la promozione avremo più margine di investimento. Anche se non potremo comprare giocatori di Premier o Bundesliga, disponiamo per esempio di informazioni dettagliate su giocatori fino alla quarta divisione inglese e alla terza tedesca. Abbiamo più di 40mila giocatori in archivio per cui siamo in grado di sapere tutto. Compriamo dei dati, ma li elaboriamo con i nostri algoritmi per farne delle statistiche esclusive. RedBird? Mi sono associato con loro perché volevamo tutti lavorare con questo metodo. Redbird così ha comprato una società di analisi di data molto conosciuta negli Stati Uniti: Zelus. E da loro ci sono nove analisti che lavorano esclusivamente per il Tolosa. Redbird non ha una volontà speculativa. Vogliamo sganciarci dal modello del trading dei giocatori. Poi però c’è anche la realtà. Se un giocatore diventa performante cercheremo di trattenerlo ma fino a un certo punto. Il primo criterio è naturalmente la qualità. Ma di rado prendiamo giocatori con più di 25 anni e poi spingiamo lo studio molto in profondità. Di recente abbiamo incontrato un attaccante e gli abbiamo mostrato esattamente le sue zone di gioco per percentuali di minuti, tutti i suoi tiri sulle ultime due stagioni. E non con dei video, ma con analisi. Tutto in tre minuti. Ai giocatori piace, è un argomento in più per convincerli. Penso che chiuderemo molti acquisti già prima del 30 giugno".
Io resto sempre molto scettico su ste cose.
In America son troppo fanatici delle statistiche e poi perdono di vista l'insieme. Lo sport non è matematica, non sempre 2+2 fa 4 ma spesso può dare 1, come magari anche 5. Quando i Lakers costruirono un super team subirono un'umiliante sweep in finale, i Brooklin Nets da anni hanno affastellato campioni su campioni per poi venire sconfitti regolarmente, idem i Clippers.
Vogliamo parlare del PSG? La realtà è molto complessa per ridurla in termini numerici. Pensare di risolvere tutto con formule matematiche è chimerico.
Per esempio se a quei tempi ci fossero stati questi algoritmi il Milan, tra i tanti, non avrebbe mai preso Ancelotti, Virdis, Colombo o Seedorf e Pirlo, tutti giocatori che venivano da annate disastrose.
Alla fine serve avere competenza e scegliere profili che si incastrano altrimenti c'è il rischio di buttare via soldi per nulla.
