Li non cederà mai il 100% delle sue partecipazioni. La sua scalata al Milan a colpi di prestiti, scatole cinesi, grossi guai a Chinatown e chi più ne ha più ne metta è basata sull'obiettivo, pure dichiarato ai tempi, di portare il Milan ad essere quotato in borsa, quindi per lui non avrebbe senso mollare il colpo ora, nonostante le scadenze pressanti.
Probabilmente lo stallo è sulla valutazione, reale o in prospettiva, dell'asset Milan, non sulla percentuale da cedere. Io credo che alla fine farà un po' come fece Thohir con Suning, arrivando poi a cedere la totalità delle quote solamente dopo la quotazione in borsa (e dopo averci fatto un bel gruzzolo, ovviamente).
Su chi sia meglio per noi è difficile dirlo. Come qualcuno ha fatto presente, il 99,99% del forum una settimana fa non aveva mai sentito nominare nessuno dei possibili acquirenti, per cui mi sembra inutile "tifare" per l'uno o per l'altro.
Semmai rendiamoci conto che ormai le squadre di calcio sono considerate un business e come tali verranno trattate, ci saranno sempre più proprietari (investitori) stranieri e bisognerà abbandonare presto l'idea romantica del presidente che lega il proprio nome a una squadra durante decadi, coprendone le spese con l'azienda di famiglia (i vari Moratti, Berlusconi, ma anche i vari Corioni o Campedelli, per citare realtà più "provinciali").