- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 37,314
- Reaction score
- 12,136
Zhong Nanshan è una delle poche persone in Cina che forse può parlare e agire senza temere ritorsioni.
Nel 2003, dopo che la Sars aveva ucciso circa 800 cinesi e spaventato il mondo arrivando in 30 Paesi, Zhong fu chiamato per la prima volta e messo al comando delle operazioni sanitarie nella provincia del Guangdong, epicentro della crisi.
Osò svelare la realtà: che quel virus era stato sottovalutato, che le autorità locali prima non avevano capito e poi avevano cercato di nascondere la gravità della situazione per due-tre mesi.
Allora a Pechino compresero e alla fine la Sars fu messa sotto controllo.
L'epidemiologo da allora è per tutti i cinesi "l'eroe della sars"
Le sue parole in esclusiva alla CNN:
"Il 18 gennaio andai a Wuhan,dopo che le autorità della metropoli dello Hubei insistevano a sostenere che solo 41 persone avevano sintomi legati all’affezione sconosciuta e che il virus non si trasmetteva tra persone, ma era circoscritto in un focolaio nel mercato di carne selvatica.
Non credevo a quel numero 41 di pazienti che insistevano a dichiarare;
e soprattutto non credevo che l’epidemia a metà gennaio fosse ancora prevenibile e controllabile
Si era perso troppo tempo dai primi casi rilevati a dicembre, in Giappone e in Thailandia erano stati già individuati dei viaggiatori arrivati da Wuhan con i sintomi polmonari evidenti
Quel 18 gennaio chiesi alle autorità locali i veri numeri, ma erano riluttanti
Così tornai a Pechino e feci rapporto, il 20 gennaio avvisai la Cina (e il mondo) che il coronavirus ancora senza nome di Wuhan si stava trasmettendo tra persone, si rischiava la catastrofe.
Su mio consiglio il 23 gennaio Wuhan fu messa in quarantena, per 76 giorni.
I capi del Partito nella città e nella provincia dello Hubei sono stati epurati a febbraio.
I numeri dei contagi e dei morti comunicati da Pechino da allora sono stati trasparenti"
Zhong respinge i sospetti che il coronavirus sia sfuggito dal laboratorio di Wuhan:
"Ho chiesto più volte alla dottoressa Shi Zhengli, che studia i pipistrelli, se il virus sia stato creato in laboratorio e si sia diffuso per errore.
Mi ha assicurato che è assolutamente ridicolo, che non avevano la possibilità scientifica di fare un esperimento del genere
A febbraio le autorità di Pechino hanno indagato e non hanno trovato niente nel laboratorio di Wuhan
La maggioranza della popolazione cinese è ancora a rischio di contagio da Covid-19, per mancanza di immunità, non penso che ci troviamo in una posizione migliore rispetto agli altri Paesi del mondo al momento".
Nel 2003, dopo che la Sars aveva ucciso circa 800 cinesi e spaventato il mondo arrivando in 30 Paesi, Zhong fu chiamato per la prima volta e messo al comando delle operazioni sanitarie nella provincia del Guangdong, epicentro della crisi.
Osò svelare la realtà: che quel virus era stato sottovalutato, che le autorità locali prima non avevano capito e poi avevano cercato di nascondere la gravità della situazione per due-tre mesi.
Allora a Pechino compresero e alla fine la Sars fu messa sotto controllo.
L'epidemiologo da allora è per tutti i cinesi "l'eroe della sars"
Le sue parole in esclusiva alla CNN:
"Il 18 gennaio andai a Wuhan,dopo che le autorità della metropoli dello Hubei insistevano a sostenere che solo 41 persone avevano sintomi legati all’affezione sconosciuta e che il virus non si trasmetteva tra persone, ma era circoscritto in un focolaio nel mercato di carne selvatica.
Non credevo a quel numero 41 di pazienti che insistevano a dichiarare;
e soprattutto non credevo che l’epidemia a metà gennaio fosse ancora prevenibile e controllabile
Si era perso troppo tempo dai primi casi rilevati a dicembre, in Giappone e in Thailandia erano stati già individuati dei viaggiatori arrivati da Wuhan con i sintomi polmonari evidenti
Quel 18 gennaio chiesi alle autorità locali i veri numeri, ma erano riluttanti
Così tornai a Pechino e feci rapporto, il 20 gennaio avvisai la Cina (e il mondo) che il coronavirus ancora senza nome di Wuhan si stava trasmettendo tra persone, si rischiava la catastrofe.
Su mio consiglio il 23 gennaio Wuhan fu messa in quarantena, per 76 giorni.
I capi del Partito nella città e nella provincia dello Hubei sono stati epurati a febbraio.
I numeri dei contagi e dei morti comunicati da Pechino da allora sono stati trasparenti"
Zhong respinge i sospetti che il coronavirus sia sfuggito dal laboratorio di Wuhan:
"Ho chiesto più volte alla dottoressa Shi Zhengli, che studia i pipistrelli, se il virus sia stato creato in laboratorio e si sia diffuso per errore.
Mi ha assicurato che è assolutamente ridicolo, che non avevano la possibilità scientifica di fare un esperimento del genere
A febbraio le autorità di Pechino hanno indagato e non hanno trovato niente nel laboratorio di Wuhan
La maggioranza della popolazione cinese è ancora a rischio di contagio da Covid-19, per mancanza di immunità, non penso che ci troviamo in una posizione migliore rispetto agli altri Paesi del mondo al momento".