Ti sei espresso benissimo, invece.

Negli affari, più che il formalismo giuridico di norme cogenti, decisivo è il motore del reciproco interesse che le parti attivano per la conclusione dell'affare. Le parti in questo caso hanno interesse a chiudere l'affare, o più precisamente non hanno interesse ad un ulteriore rinvio. Come sappiamo, tra gli impegni assunti con il preliminare del 5 agosto scorso vi è quello di SES ad assumere il saldo di gestione corrente dal 1 luglio scorso, impegno che diverrà immediato a breve, con l'approvazione del bilancio, che esporrà prevedibilmente una perdita, ed imporrà a chi ne è onerato al suo ripiano. Per allora, la questione di chi debba pagare dovrà essere risolta, e SES non ha interesse a pagare integralmente saldi di gestione di un soggetto di cui non è socio. È per questo motivo che, con ogni probabilità, a differenza degli accordi di agosto, nelle intese decembrine le parti abbiano inteso condizionare la formalità assembleare alla previa verifica della esistenza dei fondi necessari al closing che ne è il presupposto. Una scelta quasi obbligata in relazione a quanto detto sopra sul disinteresse delle parti a passaggi societari al buio e, voglio pensare, alla inaccettabilita' di ulteriori rinvii con la enorme pressione della pubblica opinione su questa vicenda, e le esigenze primarie del club. Vediamo di risparmiarci allora l'orrore di queste epiche guerre legali.