A Shanghai sono scese in strada folle che urlano contro il partito comunista cinese e chiedono le dimissioni di Xi Jinping, qualcosa di inedito.
Anche Wuhan, famoso epicentro covid, e Pechino hanno aderito scendendo in piazza
Si protesta anche per la cronaca nera, visto che 10 persone sono morte bruciate vive essendo in un grattacielo nella città di Urumqi in lockdown
Almeno ufficialmente, c'è chi dice siano 40 addirittura
Oggi nuovamente decine di milioni di persone sottoposte a restrizioni covid nelle città più grandi
La politica del covid zero è arrivata persino a censurare le immagini della coppa del mondo, dove i cittadini cinesi hanno appreso stizziti che si possa stare attaccati senza aver fatto tamponi o indossare mascherine.
Ora ci sono dei secondi di ritardo così la regia della CCTV (televisione centrale cinese) può stoppare e far passare solo le inquadrature da lontano quando non si distinguono i volti senza mascherina dei tifosi.
Il problema è che sul social Douyin, ch fa concorrenza a tik tok, gli iscritti hanno visto dal vivo senza censure
Su Wechat è apparsa una lettera aperta per modificare le posizioni politiche del partito comunista, in cui si chiedeva anche se la Cina fosse nello stesso universo del Qatar, come sempre poi censurata.
Il gesto simbolico di queste proteste è mostrare un cartello bianco vuoto, anche così si viene prelevati o dispersi dalla polizia
Ansa
Io vi ho sempre detto che la vera partita è Cina-Taiwan, e le pedine stanno iniziando a muoversi.
Iran, Ucraina, Kazakistan sono solo azioni di disturbo minori.
Detto ciò, nonostante io sia sempre in prima fila per sostituire regime illiberali e abbattere dittatori, sulla cina farei particolare attenzione a sostenere una destabilizzazione perchè a differenza di Russia e vari stati falliti retti da dittatorelli inutili, la Repubblica Popolare per quanto sia molto peggio di tutti gli altri a livello di "diritti umani", è uno dei due capisaldi economici del mondo.
Nonostante lo shift della "fabbrica del mondo" stia andando verso l'India (che nel giro di qualche decennio si prenderà quasi tutte le commesse di produzione che oggi ha la cina, tech compreso), avere oggi una rivoluzione e instabilità nella cina continentale significa scatenare una crisi economica globale che quella odierna e quella appena trascorsa del covid, o ancora quella del 2008, sarebbero NULLA in confronto.
Insomma, ben venga la libertà sempre e se il regime comunista collasserà sarò il primo a festeggiare, ma questa la pagheremmo tutti a caro prezzo (soprattutto i paesi piu poveri a libro paga del BRI)
Io ovviamente sono piu che pronto ad accettare l'eventuale crisi, ma capisco in questo caso che moltissimi non lo siano.
Non si tratta di aumenti delle bollette... si tratta proprio di ridimensionare moltissimi settori in cui non avremo piu prezzi accessibili, uno su tutti il tech.