Apprezzo spesso i tuoi interventi. Non voglio passare per buonista, parlo di cani perché ho mangiato la carne di cane, ero in Cambogia a lavorare in un piccolo idp rurale e una sera quello c'era e ti assicuro ci fosse stato un unicorno avrei mangiato anche quello.
Il cane si mangia in più di 36 paesi, il gatto fino a poco tempo fa anche in Europa, ho mangiato il canguro ed è buonissimo, topi/roditori e insetti in quasi tutta l'Africa e centro America, non solo Asia. I cavalli quelli quasi da nessuna parte, solo Francia e Italia. Il punto non è cosa si mangia, se lo si fa con equilibrio, additare uno zambiano che si mangia un roditore mentre tu ti addenti una rana capirai che fa ridere, visto da fuori.
Il punto è come si trattano gli animali prima di mangiarli, e in occidente siamo una sciagura, come/se si cuociono, e li son d'accordo servirebbero regole più ferree (anche l HIV è passata all'uomo tramite il consumo di carne di scimmia cruda da cacciatori camerunensi), e come si interagisce con gli animali selvatici.
In occidente siamo il top per cottura e igiene, lo schifo per trattamento animali, e la nostra cultura della carne industriale e degli antibiotici ci si ritorcerá contro molto presto, ne sono sicuro.
Gli interventi che dicono "popolazione x" fanno schifo, sterminiamoli, fogne umane secondo me indicano il QI di un cercopiteco, e il non aver mai messo il naso fuori di casa per davvero
Grazie, ricambio.
Guarda, io capisco che è difficile sradicare le convinzioni e le tradizioni di un popolo. E non sarebbe nemmeno giusto. Non mi metto a discutere se hai mangiato la carne di cane, dipende dalla situazione in cui ti trovavi.
Due sole cose.
La prima è che ovviamente l'uso del termine "sterminio" lo trovi scritto come iperbole a segno di una disapprovazione. E' chiaro che sarebbe meglio riconvertire ed educare piuttosto che sopprimere. Non confondiamo il vocabolario da bar, che usiamo qui in modo spicciolo, per autentico pensiero, non è un forum di pazzi omicidi.
La seconda è che, come ripeto e a mio parere, paragonare quanto succede, ad esempio, in Cina, con quanto succede da noi è abbastanza di manica larga. Qui da noi alcune pratiche culinare "esotiche" esistono, ma come dicevo sono limitate nel tempo e nello spazio, e diventano sempre più rare. Per la Cina, stiamo parlando di segmenti di popolazione, centinaia di milioni di persone, che ci campa costantemente su queste cose, non hanno nessun tipo di limitazione. E' proprio un far west alimentare. E purtroppo come abbiamo visto con effetti devastanti.
Sono d'accordo con il cessare ad esempio di mangiare carne di cavallo. Per quanto riguarda l'altra carne, derivata da bovini, suini, polli, io sono convinto che l'organismo umano ne benefici per una dieta bilanciata. Spiace per gli animali, ma è anche vero che questi animali esistono perché ci servono. Se smettiamo di mangiare il pollo, io credo che in breve tempo andrebbe incontro all'estinzione. L'importante, diciamo così, è assicurargli una "vita degna" prima della loro fine. I cinesi di converso mangiano qualsiasi cosa, senza discriminazione. Non è che mangiano il pipistrello perché assicura un corretto apporto di arginina o leucina. Lo mangiano e stop. Noi almeno mangiamo carne "nobile", che è scientificamente provato dia un sostanzioso carburante per lo sviluppo degli organi, almeno abbiamo uno scopo ben preciso. E poi il mondo occidentale non è fatto interamente da popolazione che mangia bistecche dalla mattina alla sera.
Un'ultima cosa OT. Sembra che il cibo del futuro sia basato su insetti e derivati, che assicurano un apporto energetico e proteico sufficiente a far fronte alla richiesta mondiale di cibo che scarseggerà sempre di più.
Se proprio dobbiamo guardare a qualsiasi animale, allora perché non dare la dignità anche alla singola larva che verrà triturata per diventare un succulento hamburger sintetico? Perché solo il cavallo dovrebbe esigere attenzioni? E' solo una questione di dimensione? Un insetto non ha diritto a essere reputato? Io credo che siano argomenti che se discussi a 360^ ci porterebbero molto lontano.