Cina - Bancarotte e spettro nuovo crollo mercato immobiliare

mandraghe

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Evergrande, un tempo la seconda del settore in Cina per fatturato, ha dichiarato bancarotta presso una corte di New York dovendo affrontare un debito di 300 milioni di dollari. La segue a ruota anche Country Garden che ha perso addirittura il 18% del suo valore
Il rischio di un effetto a catena in America e in Europa è inevitabile con alcuni titoli che sono già stati sospesi alla borsa cinese e Wall Street.
La caduta di queste società rappresentano un campanello d’allarme per la stabilità dell’economia cinese dato che il mercato immobiliare è uno dei pilastri del sistema economico nazionale.
Pechino sempre più lontana dal raggiungimento di un obiettivo di crescita del 5% indicato dal presidente Xi, il rallentamento della crescita economica conseguentemente all'aumento della disoccupazione giovanile e ora ai problemi sui mercati finanziari hanno dato uno stop definitivo al trend degli ultimi anni.


La crisi immobiliare prima o poi doveva scoppiare. Hanno costruito per oltre 20 anni e pur di speculare le società immobiliari si sono indebitate oltre misura. Ma alla fine la domanda non ha soddisfatto l’offerta, ergo alle società immobiliari son rimasti i palazzi Invenduti o venduti a prezzi più bassi, ed i debiti mostruosi che ora non riescono a rimborsare.

Nella loro débâcle trascineranno con loro anche varie società finanziarie che volevano speculare ma che probabilmente rimarranno con pezzi di carta.

Vedremo come evolverà la situazione. Certo che se dovesse scoppiare la bolla immobiliare è difficile prevedere cosa succederà.

Di sicuro c’è il rallentamento della crescita cinese: i tassi di crescita a due cifre sono ormai un miraggio, se dovesse scatenarsi una bufera economica violenta e duratura è complesso prevedere come questa verrebbe affrontata dalle autorità-autoritarie cinesi.
 

JDT

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La crisi immobiliare prima o poi doveva scoppiare. Hanno costruito per oltre 20 anni e pur di speculare le società immobiliari si sono indebitate oltre misura. Ma alla fine la domanda non ha soddisfatto l’offerta, ergo alle società immobiliari son rimasti i palazzi Invenduti o venduti a prezzi più bassi, ed i debiti mostruosi che ora non riescono a rimborsare.

Nella loro débâcle trascineranno con loro anche varie società finanziarie che volevano speculare ma che probabilmente rimarranno con pezzi di carta.

Vedremo come evolverà la situazione. Certo che se dovesse scoppiare la bolla immobiliare è difficile prevedere cosa succederà.

Di sicuro c’è il rallentamento della crescita cinese: i tassi di crescita a due cifre sono ormai un miraggio, se dovesse scatenarsi una bufera economica violenta e duratura è complesso prevedere come questa verrebbe affrontata dalle autorità-autoritarie cinesi.

Il rallentamento era "scontato", solo il partito centrale si era prefissato questo obiettivo, e ora ne paga le conseguenze (le città fantasma cinesi ne sono un esempio, e sulla carta producono pil). Devono iniziare a ragionare da grandi, con i problemi da grandi: mercato interno e consumi, dipendenza dalle esportazioni, allineamento stipendi e pensioni. Hanno tutte le carte in regola per stabilizzarsi, ma sembrano infischiarsene, anche per la regola mal comune mezzo gaudio, per come è messa la finanza occidentale questa situazione fa tanto male alla Cina quanto all'Occidente..
 

mandraghe

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Il rallentamento era "scontato", solo il partito centrale si era prefissato questo obiettivo, e ora ne paga le conseguenze (le città fantasma cinesi ne sono un esempio, e sulla carta producono pil). Devono iniziare a ragionare da grandi, con i problemi da grandi: mercato interno e consumi, dipendenza dalle esportazioni, allineamento stipendi e pensioni. Hanno tutte le carte in regola per stabilizzarsi, ma sembrano infischiarsene, anche per la regola mal comune mezzo gaudio, per come è messa la finanza occidentale questa situazione fa tanto male alla Cina quanto all'Occidente..

Sta succedendo quello che è capitato al Giappone a fine anni ’90. Con delle differenze: il Giappone si è in un certo senso ”rassegnato” accettando di essere una potenza economica ma non LA potenza economica, cioè le classi dirigenti si sono rese conto che il popolo, dopo oltre un secolo di sviluppo economico folle, ma anche guerre e sofferenze, era spremuto e di più non gli si poteva chiedere.

La Cina tuttavia è quasi 30 volte più grande del Giappone con una popolazione oltre 10 volte più numerosa. Inoltre ha il seggio al Consiglio di sicurezza Onu e naturalmente la bomba atomica.

E c’è da considerare il fatto che per secoli la Cina è stata considerata terra di conquista da tutte le nazioni europee ma anche asiatiche. (Il cosiddetto discorso degli Unni del Kaiser spiega bene com’erano considerati i cinesi ). Quindi la voglia di rivalsa in loro è molto forte.

Insomma sto pistolotto per dire che per me non si rassegneranno, si vedevano già dominatori del mondo e invece sembra che non ci riescano. In più le classi dirigenti sembrano afflitte da megalomania acuta. Un cocktail che può avere effetti imprevedibili e, speriamo di no, catastrofici.
 
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L'America starà gongolando...sicuramente meglio così, meglio loro che i cinesi, almeno li conosciamo già.
 

IDRIVE

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Altre buone notizie sul futuro dell'Inda, insomma... ottimo.
 

JDT

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Altre buone notizie sul futuro dell'Inda, insomma... ottimo.

Beh, qui è un po' più complessa la cosa, se scoppia l'immobiliare cinese l'inter è l'ultimo dei nostri problemi :asd: , statistiche cinesi parlano del 30% del PIL nazionale e di oltre 40% di immobili Invenduti.
 
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