Ero incavolato nero anche 4 mesi fa, e non è vero che non volava una mosca, ricordo ancora i vari articoli sulle testate giornalistiche sulla Fedeli che parlavano di come essere stata attiva nel sindacato non corrispondesse ad una laurea (lei aveva avuto il coraggio di dire questo).
Ora abbiamo però fatto un ulteriore passo avanti. Di Maio non solo non ha studiato, ma non ha mai neanche "lavorato davvero" prima, ed è ora ministro del lavoro, vicepremier, e ad un passo dall'essere premier. Decide in materia previdenziale, di lavoro ed economica.
Dico di più, che lo si facesse prima non vuol dire che fosse giusto, anzi, a maggior ragione che è successo prima non dovrebbe risuccedere. I grillini dovrebbero finirla di giustificare ogni errore dei nuovi governanti con un "era meglio prima allora", se si sbaglia si sbaglia. Il governo "del cambiamento" forse dovrebbe iniziare proprio da là, tornando alla meritocrazia vera.
In un paese mio ideale, ministro della salute deve essere un medico con grande esperienza in gestione ospedaliera, ministro del lavoro uno che ha 30 anni di esperienza in ambito lavorativo e sindacale (non conta che sia laureato), ministro dell'economia un laureato e specializzato che abbia dimostrato di conoscere bene ogni aspetto finanziario... e così via. La laurea è solo un aspetto, qui si manca in cultura (laurea) ed esperienza (lavoro), quindi questo o è nato genio che sa far tutto, o si trova davanti a cose che non sa fare e che qualcuno farà per lui, qualche manina...
"In un paese mio ideale..."
Capisco cosa dici, ma appunto parli di paese ideale. Nel mio non esiste criminalità, ognuno guarda all'altro come un fratello, si vive in armonia con il pianeta, ognuno esprime i proprio talenti, etc.
Poi c'è la realtà, la politica italiana è una scia di mostri da decenni e oggi offre questo.
"questo o è nato genio che sa far tutto, o si trova davanti a cose che non sa fare e che qualcuno farà per lui, qualche manina..."
Abbiamo sempre l'idea che debba essere il singolo geniale e fuori dal comune che da solo risolverà ogni cosa. Perchè?? Dal basso delle mie esperienze e per quello che si ascolta dagli altri, a qualsiasi livello, che si tratti di ricerca scientifica o una caserma, si lavora di squadra, di gruppo. Perchè non deve essere così anche in politica? C'è davvero questo bisogno del leader maximo stile Putin, stile Papa? Di Maio ha lavorato sul da farsi insieme al Movimento 5 Stelle, ovvero molte molte persone, da un'idea di partenza, anch'essa pensata in gruppo. Come Ministro non lavora da solo, ma insieme ad una squadra di tecnici. Avete visto la figura da ignoranti che come italiani medi abbiamo fatto nel caso del famoso articolo 9 del decreto? Tutti hanno accusato Di Maio di non leggere neppure il decreto ma la realtà è diversa: come aveva fatto notare MilanForever quindi qualcuno con un minimo d'esperienza nel settore, e lo stesso Di Maio, si è "scoperto" che il singolo Ministro non sta mai a leggere tutte e 50 pagine di un decreto, tutti gli articoli e commi relativi.
Tu dici "ministro del lavoro uno che ha 30 anni di esperienza in ambito lavorativo e sindacale (non conta che sia laureato)".
A questo punto prova qualcosa di simile, ancora più essenziale: non contano lauree ed esperienze, ma solo che il risultato finale sia raggiunto. Semplicemente conta che riesca a fare il suo lavoro, ovvero il bene del paese, tutto il resto non conta.
Capisco le riserve sulle competenze del politico x, ma perchè non imparare qualcosa dal passato, lontano e recente? Ad esempio non dare priorità alle riserve circa lo status del politico x, la sua effettiva integrità. Senza quella, non ci sarà nessun bene, perchè manca in partenza l'intenzione di farlo