Che sia davvero giunta l'ora di un nuovo Milan?

A.C Milan 1899

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Il Real nel 2014 fatturava 550 milioni. Oggi ne fattura oltre 750 e punta a superare gli 800 milioni nel 2020. Secondo Gazidis dovremo tagliare i costi e sperare nell'esplosione di qualche Campione da rivendere. Follia. Queste sono vuote parole di chi non sa cos'è il Milan e non capisce un tubo di gestione di club sportivi.

Pensare di varare progetti che comportino un ulteriore taglio dei costi, con l'acquisto di giovani speranze è utopistico e va contro la nostra storia.

Il Milan ha vinto quando aveva grandi giocatori dal Gre-No-Li, al Milan di Rocco, di Sacchi, Capello e Ancelotti. Tutte squadre con campionissimi. I giovani, le speranze, i baby fenomeni son roba da Udinese o da Atalanta. Pensare di replicare modelli provinciali nel Milan è una roba talmente stupida che si fa fatica a credere che sia partorita dalla mente di un top manager.

O più semplicemente è solo uno specchietto per illudere i tifosi, mentre è palese che il Milan per i Singer è solo un fastidio. Ma se è così la soluzione è semplice: venderci. E speriamo che sia così, perché implementare i progetti del caprone sudafricano significherebbe perdere ancora anni ed anni.

Amen.
 

Lineker10

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Ma caro Gary, dovresti ben sapere quale è il mio pensiero.

Dovresti sapere che ritengo Elliott poco più di un fantoccio spietato e che c'è qualcosa dietro. L'incompetenza e la sfortuna possono succedere una, due, tre volte, capita. Non per 10 anni di fila. A me sembra evidente che siamo vittime di una distruzione sistematica. Quali sono le ragioni, ognuno se le può immaginare.

Di certo io non credo alla incompetenza totale di Maldini/Boban/etc. Inesperienza ed errori sì, ci stanno. Ma dire che non capiscono niente è semplicemente una fesseria cosmica. Io sono grandicello, così come Zvone e Paolo. Quando sei in un ambiente osteggiato e pressato da fattori ambientali che ovviamente non dovevi vivere prima, e magari ti erano pure stati malamente prospettati, allora può venire fuori di tutto.

Per quanto riguarda la gestione, come ripeto, il "milanismo" non c'entra niente. C'entra avere persone giuste al posto giusto, che concorrano con passione e competenza. Solo con la competenza vai poco lontano. La competenza ce la può avere un consulente esterno, per il quale lavorare per la tua azienda o un'altra non fa differenza. A questi livelli ci vuole di più, altrimenti finisci nella banalità. Ci vuole eccellenza per primeggiare, e questa te la può dare solo una carica di entusiasmo ed appartenenza passionale al club.

Ridisegnare l'identità vuol dire chiudere con l'AC Milan 1899, a mio parere. Io tifo per questa squadra anche in virtù del passato, di uomini che ne hanno segnato la storia. Qui si fa una gran confusione, secondo me, a spiegare bene i concetti. Colpa anche mia, che non mi so spiegare, ma sono sicuro che qualcuno è d'accordo con me.

Non si sta dicendo di avere vecchie caritiadi in dirigenza, né di avere gestioni familiari ed approssimative come venivano operate prima, e il cui successo era decretato solo da una disponibilità finanziaria. Si sta dicendo di conservare uno spirito di corpo nella squadra, tenere ben accesa la luce della fierezza, perché siamo stati fino a poco tempo fa una grande squadra. Chiaramente adesso siamo disastrati causa forza maggiore.

Perché? Forse perché invece di continuare su una certa linea abbiamo dato via i pezzi pregiati ed abbiamo cominciato a prendere i Vangioni, i Constant, i Bonaventura. Ma questo ha a che vedere con persone che hanno perpetrato, indisturbati, la decadenza sistematica del club.

Abbiamo bisogno di cambiare completamente la pelle del club? Boh, forse sì. Adesso vedremo. Abbiamo scritto miliardi di tonnellate di post sulle possibilità finanziarie della proprietà. Basterebbe non tanto per rimettere in moto il club, investimenti su qualche giocatore d'esperienza e un po' di stabilità. Per ora il nostro grande AD (che ha quanto pare sa come far diventare grandi le squadre) non ci ha portati un fico secco, non parla e non transige. Intanto Elliott sembra che investa in altri settori che forse sono più adatti ad una multinazionale socio-globale.

Fatto sta che siamo all'ennesimo episodio nel quale, a dispetto di una squadra che faticosamente riesce a trovare un barlume di speranza, fa da controaltare una decisione agghiacciante che condizionerà il campionato e quelli futuri.

A me tutto questo non mi dà sensazione di incompetenza o sfortuna, o "eccessivo milanismo". Poi ognuno la pensi come vuole.

PS
Riprendendo il titolo dell'amico Forever, il dover cessare di vedere il Milan in un certo modo, il suo, diciamo così, "funerale" forzato a causa dello stato pietoso, non vorrei fosse poi alla fine uno degli scopi di qualche "vecchio rancoroso". Io il Milan lo vedo da una vita in una certa maniera, e non muterò questa visione. Alcune persone, i giocatori, etc, vanno e vengono, l'anima del club no. Non so se mi spiego.

Penso che mi sono spiegato male io, sai...

Il "milanismo", se non ho frainteso cosa intendi, non cambia. Rimane per sempre. Quando noi tifosi o chiunque nel mondo pensa al Milan ha in mente la sua storia, e questo rimane.

Io sto parlando di un'altra dimensione, quella puramente gestionale. Su questo piano siamo indietro di 10 o 15 anni rispetto agli altri club, lo siamo sul piano economico (marketing, comunicazione, sponsor), infrastrutturale (stadio di proprietà) e infine tecnico (scouting, settore giovanile, identità tecnica e tattica). In pratica un disastro totale che ci porta oggi a non riuscire a competere con l'Atalanta nonostante stiamo investendo un budget che è 4 volte (4 volte ragazzi) superiore al loro!!!

Per questo dico che bisogna lasciarsi alle spalle il passato, una volta per tutte, e cercare di ridisegnare il nuovo Milan. Secondo me non si scappa, non abbiamo scelta. E quel nuovo Milan avrà un'identità che discende dal passato, certo (e questa secondo me per esempio deve fondare la mentalità del nostro settore giovanile come avviene al Barca, Ajax, PSG, in altre parole nei settori giovanili seri) ma anche un'organizzazione moderna e all'avanguardia, necessariamente anni luce avanti rispetto allo schifo che vediamo da dieci anni.

Se per ottenere questo sia necessario rivolgersi a figure straniere che sono state in grado di creare storie di successo (mi riferisco a Rangnick), va bene, chi se ne frega se non sono milanisti, abbiamo visto che scegliere le persone in base a questo criterio non ha portato a granchè.

Detto questo, teniamo sempre a mente che dobbiamo passare dalle force caudine del SA, non si scappa, e ciò significa una bella cura dimagrante del nostro bilancio... i dirigenti che sceglieremo dovranno essere bravi a districarsi in una situazione molto complicata, sul mercato e non solo.

PS: riguardo al disegno di distruzione sistematica o cose simili, non lo so, ma la ritengo un'ipotesi disfattista e non costruttiva per come amo vedere le cose io, dunque scelgo semplicemente di non interessarmene. Se vogliono distruggere il Milan di proposito, io non posso farci nulla. Se pensassi fosse vero smetterei di seguire il calcio, non ho dubbi su questo. Nessuno mi obbliga a tifare il Milan.
 

Ruuddil23

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Questo mantra della competenza e del Milan nuovo lo ricordo ai tempi di Mirabelli e Fassone. Brividi.
 

1972

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alla sfinter zanetti fa la bella figurina, nedved i gianduiotti lo mandano a protestare contro l'arbitro dopo presunti torti subiti ( na rarita'), a roma hanno segato tutti i senatori e i formellesi non hanno ex figurine panini come dirigenti . gli unici ad avere ex fenomeni siamo noi e, guarda caso, a novembre eravamo gia' fuori dai giochi. na casualità?
 

gabri65

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Penso che mi sono spiegato male io, sai...

Il "milanismo", se non ho frainteso cosa intendi, non cambia. Rimane per sempre. Quando noi tifosi o chiunque nel mondo pensa al Milan ha in mente la sua storia, e questo rimane.

Io sto parlando di un'altra dimensione, quella puramente gestionale. Su questo piano siamo indietro di 10 o 15 anni rispetto agli altri club, lo siamo sul piano economico (marketing, comunicazione, sponsor), infrastrutturale (stadio di proprietà) e infine tecnico (scouting, settore giovanile, identità tecnica e tattica). In pratica un disastro totale che ci porta oggi a non riuscire a competere con l'Atalanta nonostante stiamo investendo un budget che è 4 volte (4 volte ragazzi) superiore al loro!!!

Per questo dico che bisogna lasciarsi alle spalle il passato, una volta per tutte, e cercare di ridisegnare il nuovo Milan. Secondo me non si scappa, non abbiamo scelta. E quel nuovo Milan avrà un'identità che discende dal passato, certo (e questa secondo me per esempio deve fondare la mentalità del nostro settore giovanile come avviene al Barca, Ajax, PSG, in altre parole nei settori giovanili seri) ma anche un'organizzazione moderna e all'avanguardia, necessariamente anni luce avanti rispetto allo schifo che vediamo da dieci anni.

Se per ottenere questo sia necessario rivolgersi a figure straniere che sono state in grado di creare storie di successo (mi riferisco a Rangnick), va bene, chi se ne frega se non sono milanisti, abbiamo visto che scegliere le persone in base a questo criterio non ha portato a granchè.

Detto questo, teniamo sempre a mente che dobbiamo passare dalle force caudine del SA, non si scappa, e ciò significa una bella cura dimagrante del nostro bilancio... i dirigenti che sceglieremo dovranno essere bravi a districarsi in una situazione molto complicata, sul mercato e non solo.

PS: riguardo al disegno di distruzione sistematica o cose simili, non lo so, ma la ritengo un'ipotesi disfattista e non costruttiva per come amo vedere le cose io, dunque scelgo semplicemente di non interessarmene. Se vogliono distruggere il Milan di proposito, io non posso farci nulla. Se pensassi fosse vero smetterei di seguire il calcio, non ho dubbi su questo. Nessuno mi obbliga a tifare il Milan.

Ho capito.

Ma su codesto sono perfettamente d'accordo. Quello che a me premeva sottolineare è che lo sfacelo al quale siamo andati incontro non dipende intrinsecamente dal club, o da un suo difetto congenito. Siamo stati semplicemente nelle mani di gente incapace/incompetente/idiota con percentuale di malafede prossima alla saturazione.

Proviamo a vederla dall'altro lato. Cosa ci manca realmente a livello gestionale/sportivo/finanziario?

Abbiamo Milanello e una struttura all'avanguardia, l'ideale per far vivere ed allenare i giocatori in un ambiente sano e lontano dai rumori della città. Tutti ce lo invidiano. Abbiamo Casa Milan. Per le squadre giovanili, abbiamo fatto gestione paurosa, ma non credo che ci manchi il materiale. Mancano le persone in gamba. Per la parte di communication, vabbè, che te lo dico a fare, c'è il grande Guadagnino e finché rimane quello che vuoi sperare. Mediaticità, iniziative e interazione con i sostenitori zero. Ma mica ci manca la tecnologia. Ci manca lo stadio, e su quello purtroppo si può fare poco anche cambiando il club. Per la gestione del club, poi, di cosa parliamo. Siamo da più di 10 anni in regime di distruzione programmata. Quando c'è stata la gestione cinese, sai quanti dirigenti/quadri interisti sono stati arruolati per amicizie/intrallazzi dai compagni di merende Fax&Max, e che hanno sostituito persone in gamba che già c'erano? Sai quanti soldi saranno stati spesi?

Bastano solo poche persone al posto giusto per rimettere a posto questo Milan. E le persone giuste le sceglie la proprietà.

Questo mi premeva sottolineare. In particolare, se al posto di Gazidis c'era un'altra persona e non scoppiava il casino, forse Boban (e in precedenza qualcun altro) se ne stava al suo posto, la squadra nonostante i difetti cominciava a carburare e magari velaggiavamo placidi verso una risalita non elettrizzante ma risoluta. Boban è stato incompetente? Boh. Forse sì, forse no. Se ne va dopo 6 mesi. All'anima, allora mi aspetto che tempo 6 mesi vedremo tutto un altro Milan d'ora in avanti.

Io personalmente, a parte gli osceni arbitraggi e qualche passo falso, cominciavo a nutrire qualche piccola speranza di vedere un buon Milan in crescita. Le partite nelle quali abbiamo messo sotto l'avversario me le ero dimenticate da anni. Forse Boban e Maldini stavano cominciando a potersi meritare altro trattamento, se è anche vero che c'era l'intenzione di portare altri due giocatori di spicco nel futuro.

Invece è bastato questo personaggio di Gazidis per incrinare a tutti i livelli la dirigenza del club. Io non credo che Boban e Maldini siano stupidi e spendano a vanvera. Se ci sono problemi di bilancio, sapranno che sono ripianabili con una certa strategia. E la strategia è quella di cominciare a stare in mezzo alle big, non fare regimi di austerity azzeccando giovani campioni e poi rivenderli. In questo modo quando vinci?

Quindi arriviamo alla conclusione del mio discorso: in realtà non è l'intera struttura del Milan a dover essere ripensata, basta solo pochi, veramente pochi elementi al posto giusto. Sono condizionanti. Purtroppo, nel nostro caso, l'elemento condizionante è al massimo livello di decisione.

Vedremo se il futuro gli darà ragione.
 
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Lo scrivo qui a freddo, dopo le notizie di queste ultime 48 ore che vedono Boban licenziato e Maldini ormai accompagnato alla porta.
Dopo anni di tira e molla con un Milan nel limbo di troppe idee confuse credo oggi si possa dire che da Giugno il Milan che fu sparirà del tutto.

Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

Le big devono fare le big, i progetti sono per le piccole.
Ci saranno dei buoni motivi se il lipsia si inventa nuove strade per vincere ma alla fine vince sempre il bayen monaco.
Il milan oggi è una big decaduta ma non è che per risollevarsi deve prima tramutarsi in piccola e iniziare un percorso da piccola.
Questo è l'errore di fondo.
Il milan resta una big e deve uscirne fuori e risalire la china da big.
Ogni altra strada porterà solo al ridimensionamento.
 

Z A Z A'

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Lo scrivo qui a freddo, dopo le notizie di queste ultime 48 ore che vedono Boban licenziato e Maldini ormai accompagnato alla porta.
Dopo anni di tira e molla con un Milan nel limbo di troppe idee confuse credo oggi si possa dire che da Giugno il Milan che fu sparirà del tutto.

Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

Il signore che sta prendendo ogni singola decisione è quello che ha messo in ginocchio, sportivamente, l'Arsenal. Vedi tu che competenza...
 
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alla sfinter zanetti fa la bella figurina, nedved i gianduiotti lo mandano a protestare contro l'arbitro dopo presunti torti subiti ( na rarita'), a roma hanno segato tutti i senatori e i formellesi non hanno ex figurine panini come dirigenti . gli unici ad avere ex fenomeni siamo noi e, guarda caso, a novembre eravamo gia' fuori dai giochi. na casualità?

La voglio pensare anch'io come te, forse il calcio del futuro richiederà più manager e meno bandiere, forse bisogna ripartire da zero una volta per tutte, forse....comunque sempre e solo FORZA MILAN
 

Goro

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Lo scrivo qui a freddo, dopo le notizie di queste ultime 48 ore che vedono Boban licenziato e Maldini ormai accompagnato alla porta.
Dopo anni di tira e molla con un Milan nel limbo di troppe idee confuse credo oggi si possa dire che da Giugno il Milan che fu sparirà del tutto.

Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

Il Milan del malaffare, con un bilancio che non si ripianerà mai per colpa delle operazioni come Mendes Leao, e con tutti i loschi figuri dietro Elliott e in seno alla società che sfruttano il Milan ed i tifosi per speculazioni varie
 
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