Cessione Milan, tutte le news di giornata. 31 marzo 2017.

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Il Re dell'Est

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Bho per chi dice che Fininvest ha inventato di aver ricevuto 300 milioni ma lo sapete cosa significa? Quei soldi vanni messi a bilancio, quale sarebbe il vantaggio di gonfiare i soldi ricevuti se non andare in galera e pagare più tasse?

Mettiamoci pure che la Luna è un ologramma gestito dagli Americani e siamo apposto.

:muhahah: :applauso:
 

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Tutte le news di giornata riguardanti la cessione del Milan dai quotidiani in edicola oggi, 31 Marzo 2017.

Corsera: il fondo Elliott non vuole che venga svalutato il valore della rosa, sono state inserite una serie di clausole a tutela del fondo americano, per fare in modo che le quote ricevute in pegno non perdano valore.

Gazzetta dello Sport: il valore del club, inteso nella sua totalità non potrà subire decrescite. Nel momento in cui il Milan farà investimenti, questi dovranno essere sostenuti dalla liquidità dell'azionista di maggioranza, senza tirare in ballo cessioni illustri.

Repubblica: la carica di Presidente del Milan è destinata a cambiamenti importanti, la modifica dell'articolo 16 permetterà di promuovere a presidente del club una persona diversa dal proprietario. I cambiamenti dello statuto sono stati chiesti dopo l'ingresso di Elliott, a conferma che i rossoneri si devono organizzare in caso di nuove offerte qualora Yong Hong Li non riuscisse a rimborsare il prestito in 18 mesi. Attenzione alla figura di Paolo Scaroni, ex presidente Eni e amico intimo di Berlusconi. Scaroni è vicepresidente di Rotschild (advisor prima di SES e poi di Rossoneri LUX), e due anni fa è stato protagonista della costituzione di una società londinese con il coinvolgimento di Elliott. Scaroni potrebbe essere il nome di Elliott nel CDA del Milan.

Corriere dello Sport: per la prima volta in 41 anni Elliott ha avuto un ruolo nell'acquisizione di una società sportiva. Elliott vigilerà molto attentamente sulla gestione del club e potrà proporre un proprio nome per il nuovo CDA.

Sole 24 Ore: YongHong Li ha posto come garanzie per il prestito di Elliott le sue stesse attività. YongHong Li in Cina ha proprietà per circa 504 milioni di Euro. Elliott si tutelerà anche con azioni del Milan ricevute in pegno.
YongHong Li è nato nel Guangdong nel 1969. In Cina ha diverse attività, sia a nome suo che a nome di sua moglie, Miss Huang. I settori in cui la famiglia Li ha proprietà sono il settore del packaging, miniere di fosfati e asset nel real estate. Quest'ultimo è il settore principale di Yong, che possiede il 28% in via indiretta di un grattacielo di 48 piani a Guangzou, i New China Building. Il valore dell'immobile è di un miliardo di euro, e la quota di Yong vale 280 milioni di Euro.
Mr. Li inoltre ha quote anche in una società quotata, la Zhuhai Zhongfu Enterprise, quotata a Shenzen con capitalizzazione di un miliardo di Euro. Questa società si occupa di packaging e Li ne possiede una quota di poco superiore all'11% per un valore di circa 100 milioni.
La moglie di Yong Hong Li, Miss Huang, possiede la Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling, tramite due società, la Beverage Packaging Company Limited e la Ruxin New Materials Technology. La Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling è valutata 40 milioni di Euro. Miss Huang possiede inoltre una quota pari al 25% della DongGuang Transmission. Le miniere di fosfati hanno un valore di circa 90 milioni di Euro e producono un giro d'affari di 110 milioni di Euro. La quota di Li, pari al 67%, vale dunque 65 milioni.

Festa (Il Sole 24 Ore) spiega su Twitter dopo una domanda di Montanari (Milano Finanza) sul perchè Li si faccia prestare soldi se ne ha: Li non ha soldi ma ha attività per 500 milioni date in garanzia. Il suo patrimonio, e quello della moglie, sono un patrimonio molto piccolo. I veri ricchi in Cina sono altri, per intendersi rimanendo in Italia uno come Cairo ha un patrimonio molto più importante. La mia speranza, è che Li lavori per qualcuno, sennò ci troviamo di fronte a un pazzo megalomane. Ha chiesto prestiti con tassi al 13%, Elliott glieli ha concessi perchè sta facendo solo i suoi interessi. Elliott è un fondo speculativo, se il Milan finisse in mano a questo fondo sarebbe una tragedia.

Peppe Di Stefano:"La cessione del Milan si può dire che sia tecnicamente chiusa. Si stanno sistemando le ultime cose, come ad esempio le spese di gestione della stagione in corso che ammontano a circa 80 milioni di euro".

Topic ripulito.

Come ampiamente detto, se non quotate le news i messaggi verranno eliminati.
 
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Tutte le news di giornata riguardanti la cessione del Milan dai quotidiani in edicola oggi, 31 Marzo 2017.

Corsera: il fondo Elliott non vuole che venga svalutato il valore della rosa, sono state inserite una serie di clausole a tutela del fondo americano, per fare in modo che le quote ricevute in pegno non perdano valore.

Gazzetta dello Sport: il valore del club, inteso nella sua totalità non potrà subire decrescite. Nel momento in cui il Milan farà investimenti, questi dovranno essere sostenuti dalla liquidità dell'azionista di maggioranza, senza tirare in ballo cessioni illustri.

Repubblica: la carica di Presidente del Milan è destinata a cambiamenti importanti, la modifica dell'articolo 16 permetterà di promuovere a presidente del club una persona diversa dal proprietario. I cambiamenti dello statuto sono stati chiesti dopo l'ingresso di Elliott, a conferma che i rossoneri si devono organizzare in caso di nuove offerte qualora Yong Hong Li non riuscisse a rimborsare il prestito in 18 mesi. Attenzione alla figura di Paolo Scaroni, ex presidente Eni e amico intimo di Berlusconi. Scaroni è vicepresidente di Rotschild (advisor prima di SES e poi di Rossoneri LUX), e due anni fa è stato protagonista della costituzione di una società londinese con il coinvolgimento di Elliott. Scaroni potrebbe essere il nome di Elliott nel CDA del Milan.

Corriere dello Sport: per la prima volta in 41 anni Elliott ha avuto un ruolo nell'acquisizione di una società sportiva. Elliott vigilerà molto attentamente sulla gestione del club e potrà proporre un proprio nome per il nuovo CDA.

Sole 24 Ore: YongHong Li ha posto come garanzie per il prestito di Elliott le sue stesse attività. YongHong Li in Cina ha proprietà per circa 504 milioni di Euro. Elliott si tutelerà anche con azioni del Milan ricevute in pegno.
YongHong Li è nato nel Guangdong nel 1969. In Cina ha diverse attività, sia a nome suo che a nome di sua moglie, Miss Huang. I settori in cui la famiglia Li ha proprietà sono il settore del packaging, miniere di fosfati e asset nel real estate. Quest'ultimo è il settore principale di Yong, che possiede il 28% in via indiretta di un grattacielo di 48 piani a Guangzou, i New China Building. Il valore dell'immobile è di un miliardo di euro, e la quota di Yong vale 280 milioni di Euro.
Mr. Li inoltre ha quote anche in una società quotata, la Zhuhai Zhongfu Enterprise, quotata a Shenzen con capitalizzazione di un miliardo di Euro. Questa società si occupa di packaging e Li ne possiede una quota di poco superiore all'11% per un valore di circa 100 milioni.
La moglie di Yong Hong Li, Miss Huang, possiede la Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling, tramite due società, la Beverage Packaging Company Limited e la Ruxin New Materials Technology. La Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling è valutata 40 milioni di Euro. Miss Huang possiede inoltre una quota pari al 25% della DongGuang Transmission. Le miniere di fosfati hanno un valore di circa 90 milioni di Euro e producono un giro d'affari di 110 milioni di Euro. La quota di Li, pari al 67%, vale dunque 65 milioni.

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corvorossonero

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Corsera: il fondo Elliott non vuole che venga svalutato il valore della rosa, sono state inserite una serie di clausole a tutela del fondo americano, per fare in modo che le quote ricevute in pegno non perdano valore.

Gazzetta dello Sport: il valore del club, inteso nella sua totalità non potrà subire decrescite. Nel momento in cui il Milan farà investimenti, questi dovranno essere sostenuti dalla liquidità dell'azionista di maggioranza, senza tirare in ballo cessioni illustri.

Repubblica: la carica di Presidente del Milan è destinata a cambiamenti importanti, la modifica dell'articolo 16 permetterà di promuovere a presidente del club una persona diversa dal proprietario. I cambiamenti dello statuto sono stati chiesti dopo l'ingresso di Elliott, a conferma che i rossoneri si devono organizzare in caso di nuove offerte qualora Yong Hong Li non riuscisse a rimborsare il prestito in 18 mesi. Attenzione alla figura di Paolo Scaroni, ex presidente Eni e amico intimo di Berlusconi. Scaroni è vicepresidente di Rotschild (advisor prima di SES e poi di Rossoneri LUX), e due anni fa è stato protagonista della costituzione di una società londinese con il coinvolgimento di Elliott. Scaroni potrebbe essere il nome di Elliott nel CDA del Milan.

Corriere dello Sport: per la prima volta in 41 anni Elliott ha avuto un ruolo nell'acquisizione di una società sportiva. Elliott vigilerà molto attentamente sulla gestione del club e potrà proporre un proprio nome per il nuovo CDA.

Sole 24 Ore: YongHong Li ha posto come garanzie per il prestito di Elliott le sue stesse attività. YongHong Li in Cina ha proprietà per circa 504 milioni di Euro. Elliott si tutelerà anche con azioni del Milan ricevute in pegno.
YongHong Li è nato nel Guangdong nel 1969. In Cina ha diverse attività, sia a nome suo che a nome di sua moglie, Miss Huang. I settori in cui la famiglia Li ha proprietà sono il settore del packaging, miniere di fosfati e asset nel real estate. Quest'ultimo è il settore principale di Yong, che possiede il 28% in via indiretta di un grattacielo di 48 piani a Guangzou, i New China Building. Il valore dell'immobile è di un miliardo di euro, e la quota di Yong vale 280 milioni di Euro.
Mr. Li inoltre ha quote anche in una società quotata, la Zhuhai Zhongfu Enterprise, quotata a Shenzen con capitalizzazione di un miliardo di Euro. Questa società si occupa di packaging e Li ne possiede una quota di poco superiore all'11% per un valore di circa 100 milioni.
La moglie di Yong Hong Li, Miss Huang, possiede la Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling, tramite due società, la Beverage Packaging Company Limited e la Ruxin New Materials Technology. La Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling è valutata 40 milioni di Euro. Miss Huang possiede inoltre una quota pari al 25% della DongGuang Transmission. Le miniere di fosfati hanno un valore di circa 90 milioni di Euro e producono un giro d'affari di 110 milioni di Euro. La quota di Li, pari al 67%, vale dunque 65 milioni.
Elliott quindi presta 300 milioni ad un tizio che ha solo 300 milioni da mettere a garanzia?

o tra le garanzie mette il Milan? quindi o entro 18 mesi Li salda Elliott o Elliott si pappa il Milan


p.s. l'ho già chiesto prima, l'esposizione bancaria del Milan chi la garantisce?

perché se Li brucia tutto il suo patrimonio per caparre e garanzie ad Elliott, non ha nulla per rinegoziare il debito.

come vedete ci sono 300 milioni di troppo...le caparre non esistono :)

no esistono. Questa cosa è fuori dalla logica e dal buon senso.
 
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L'articolo migliore è quello del Il Sole 24ore perchè è fatto da un giornalista. Ci sono cifre, nomi, cognomi, indirizzi ecc ecc, mentre fino a un mese fa sembrava che addirittura Mr Li non esistesse affatto e fosse un cinese a caso che faceva il cameriere in un ristorante cinese a cui fosse stata messa addosso una giacca ed un orologio per apparire in una foto.

Quindi intanto sappiamo che Li esiste.

Ora io non posso credere che Li decida di perdere TUTTO quello che ha, per acquistare una squadra di calcio altamente indebitata e supervalutata.

Credo invece che abbia provato a mettere su una cordata, cosa che non gli è riuscita, credo che Fininvest abbia bisogno di venderee e credo che le due cose si siano incontrate a metà strada. Li fa da "prestanome", si mette a gestire Rossoneri Lux per un annetto, chiede un prestito ponte ad un fondo avvoltoio, acquista il club, lo rivende e salda i debiti.

Io non credo alle caparre (se non a quella di 15 milioni di agosto e forse ai 20 di due settimane fa), come non credo che il Milan valga 700 milioni (debiti compresi), non credo che Elliott presti 220 milioni ad uno che prima di versare 300 milioni di caparre (secondo i giornali) aveva un patrimonio di 700 milioni (e quindi se lo è trovato dimezzato)...credo più plausibile che Elliott abbia prestato i soldi a Li per comprare il Milan 220 milioni (più debiti) con la promessa che avrebbe ottenuto il rimborso del prestito entro un anno non appena sarebbe stato venduto il club ad un imprenditore che oggi NON poteva acquistare il Milan a 700 milioni da Fininvest ma magari a 450/500 Mlioni da Rossoneri Lux, sì...

poesia :ok:
 

naliM77

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no esistono. Questa cosa è fuori dalla logica e dal buon senso.

Allora questo è pazzo forte e sono pazzi coloro i quali gli presteranno 950 milioni di euro (tra caparre, acquisto e rinegoziazione del debito) per un club di calcio che perde 70 milioni l'anno e ne fattura 200 di milioni.


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Corsera: il fondo Elliott non vuole che venga svalutato il valore della rosa, sono state inserite una serie di clausole a tutela del fondo americano, per fare in modo che le quote ricevute in pegno non perdano valore.

Gazzetta dello Sport: il valore del club, inteso nella sua totalità non potrà subire decrescite. Nel momento in cui il Milan farà investimenti, questi dovranno essere sostenuti dalla liquidità dell'azionista di maggioranza, senza tirare in ballo cessioni illustri.

Repubblica: la carica di Presidente del Milan è destinata a cambiamenti importanti, la modifica dell'articolo 16 permetterà di promuovere a presidente del club una persona diversa dal proprietario. I cambiamenti dello statuto sono stati chiesti dopo l'ingresso di Elliott, a conferma che i rossoneri si devono organizzare in caso di nuove offerte qualora Yong Hong Li non riuscisse a rimborsare il prestito in 18 mesi. Attenzione alla figura di Paolo Scaroni, ex presidente Eni e amico intimo di Berlusconi. Scaroni è vicepresidente di Rotschild (advisor prima di SES e poi di Rossoneri LUX), e due anni fa è stato protagonista della costituzione di una società londinese con il coinvolgimento di Elliott. Scaroni potrebbe essere il nome di Elliott nel CDA del Milan.

Corriere dello Sport: per la prima volta in 41 anni Elliott ha avuto un ruolo nell'acquisizione di una società sportiva. Elliott vigilerà molto attentamente sulla gestione del club e potrà proporre un proprio nome per il nuovo CDA.

Sole 24 Ore: YongHong Li ha posto come garanzie per il prestito di Elliott le sue stesse attività. YongHong Li in Cina ha proprietà per circa 504 milioni di Euro. Elliott si tutelerà anche con azioni del Milan ricevute in pegno.
YongHong Li è nato nel Guangdong nel 1969. In Cina ha diverse attività, sia a nome suo che a nome di sua moglie, Miss Huang. I settori in cui la famiglia Li ha proprietà sono il settore del packaging, miniere di fosfati e asset nel real estate. Quest'ultimo è il settore principale di Yong, che possiede il 28% in via indiretta di un grattacielo di 48 piani a Guangzou, i New China Building. Il valore dell'immobile è di un miliardo di euro, e la quota di Yong vale 280 milioni di Euro.
Mr. Li inoltre ha quote anche in una società quotata, la Zhuhai Zhongfu Enterprise, quotata a Shenzen con capitalizzazione di un miliardo di Euro. Questa società si occupa di packaging e Li ne possiede una quota di poco superiore all'11% per un valore di circa 100 milioni.
La moglie di Yong Hong Li, Miss Huang, possiede la Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling, tramite due società, la Beverage Packaging Company Limited e la Ruxin New Materials Technology. La Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling è valutata 40 milioni di Euro. Miss Huang possiede inoltre una quota pari al 25% della DongGuang Transmission. Le miniere di fosfati hanno un valore di circa 90 milioni di Euro e producono un giro d'affari di 110 milioni di Euro. La quota di Li, pari al 67%, vale dunque 65 milioni.

Rileggendo con più calma tutto, sono sempre più "pessimista" nel senso che qui o si fa 6 al superenalotto americano, oppure entro un anno e mezzo piangeremo lacrime di sangue.
 

corvorossonero

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Allora questo è pazzo forte e sono pazzi coloro i quali gli presteranno 950 milioni di euro (tra caparre, acquisto e rinegoziazione del debito) per un club di calcio che perde 70 milioni l'anno e ne fattura 200 di milioni.




Rileggendo con più calma tutto, sono sempre più "pessimista" nel senso che qui o si fa 6 al superenalotto americano, oppure entro un anno e mezzo piangeremo lacrime di sangue.

Che questo sia pazzo o meno non lo so, ma io ho un'idea personale, con la quale mi spiego come ha fatto a versare 250/300 mln di euro di caparra. Il Milan non può essere venduto a meno di 500 mln, altrimenti sarà minusvalenza. Tramite le caparre adesso si :) può essere venduto a 300 mln. Comunque aspettiamo bilancio e vedremo ;)
 

Willy Wonka

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Tiziana Cairati (La Stampa): si sta vagliando l'ipotesi di anticipare il closing al 13 Aprile.
 
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