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Secondo quanto riportato da Tuttosport in edicola oggi, 2 marzo, ci sono tensioni interne alla famiglia Berlusconi in merito alla cessione del Milan. Tensioni che mettono in evidenza la lotta intestina, di potere, all'interno della famiglia tra figli di primo e di secondo letto. Marina non vede l'ora di sbarazzarsi del Milan. Vuole chiudere la pratica il prima possibile. Barbara, invece, è preoccupata dalla piega che sta prendendo la situazione. Non si fida molto di questi cinesi. Riguardo la questione Mediaset Vivendi, invece, Marina e Piersilvio vorrebbero mantenere la tv di famiglia mentre Barbara, Eleonora e Luigi hanno altre idee sulla questione.
Ancora Tuttosport: si era arrivati ad un livello talmente avanzato, anche della comunicazione, che per Milan - Chievo era prevista l'intervista pre partita a Marco Fassone, che doveva diventare, da subito, il neo AD. C'è da considerare che con la nuova caparra, cinesi arriverebbero oltre la maggioranza del club. Anche la terza caparra verrà inviata da paradisi fiscali o da Hong Kong. Non dalla Cina, comunque. Fonti vicine alla trattativa raccontano che la quota da cedere (pari al 99,93%) ormai non può essere più modificata. E' tutto nero su bianco.
Milano Finanza in edicola oggi (Montanari): nella giornata odierna SES chiederà formalmente il rinvio del closing di un mese, in cambio del versamento di una terza caparra da 100 milioni di euro da versare entro e non oltre venerdì 10 Marzo. Il totale delle caparre versate (300 milioni) rimarrà a Fininvest anche se l'affare non dovesse concludersi positivamente.
Yonghong Li ha chiesto altro tempo perchè è alla ricerca di altri partner per completare la raccolta dei fondi necessari. Quasi sicuramente per reperire i fondi mancanti opererà come fatto sin qui, chiederà prestiti infra gruppo da saldare al momento del versamento. Come appare sempre più probabile, il Milan verrà acquistato a rate.
Fininvest non ha nessuna intenzione di tenersi il Milan, anzi, non vede l'ora di liberarsi di questo giocattolo con conti in rosso perenni che costringono ogni anno la Holding a iniezioni di liquidità per garantirne la sopravvivenza. L'unica altra opzione, qualora dovesse saltare l'accordo coi cinesi, è l'ipotesi dello scorporamento del Milan da Fininvest, con Berlusconi che assumerebbe il controllo del club in primissima persona.
L'unica certezza è che attorno a questa trattativa c'è una fitta coltre di nebbia, nonostante per entrambe le parti in gioco lavorino advisor e legali di altissimo livello.
La Stampa in edicola oggi (Bandinelli): gli advisor delle due parti sono al lavoro in queste ore, si stanno scambiando le bozze dei nuovi contratti. Quasi certamente sarà concessa la proroga di un mese a fronte del versamento di una terza tranche da 100 milioni di euro, di cui 20 milioni saranno probabilmente versati già nella giornata di domani. La nuova data per il closing sarà venerdì 31 Marzo o in alternativa venerdì 7 Aprile. Difficilmente verrà concesso più tempo. Se per quella data ci saranno ancora intoppi, allora Berlusconi si terrà il Milan e saluterà definitivamente la cordata capeggiata da Yonghong Li. La vera novità è che il Milan, se tutto filasse liscio, non sarà acquistato da un fondo, ma da una società fondata dallo stesso Li con sede a Hong Kong che ha raccolto capitali off-shore attraverso istituti finanziari. Questo cambio di strategia è arrivato perché il governo cinese non ha rilasciato le autorizzazioni necessarie, i finanziatori di Li non si conoscono ufficialmente ma è presumibile desumere che coincidano con la figura degli investitori qualora Pechino avesse rilasciato le autorizzazioni. Li ha già raccolto 260 milioni da sommare ai 200 milioni di caparra già versati, ma all'appello mancano 160 milioni (60 + 100 per la gestione del club). La terza caparra da 100 milioni secondo fonti vicine a SES è già disponibile, ma la certezza si avrà solo a bonifico avvenuto. I tifosi non sono contenti ma va tenuto conto che Li per acquistare il Milan avrebbe raccolto, e pagato, 620 milioni di Euro in meno di un anno, non si può sottovalutare la portata di tale affare.
Qualora dovesse andare tutto a buon fine i nuovi proprietari dovranno, come da contratto, versare nel Milan almeno 100 milioni di euro ogni anno, una piccola cifra, se rapportata a quanto speso per ottenere il controllo del club. La strada sarà in discesa quando Pechino rilascerà le autorizzazioni all'espatrio dei capitali. Tutti concordano nel dire che sarebbe stato meglio avere rapporti con un soggetto unico, in stile Suning, ma la realtà è che la quotazione del Milan è stata ritenuta elevata dalla quasi totalità dei possibili compratori.
Fino al closing rimarrà tutto congelato, il club è in co-gestione tra l'attuale management (B.Berlusconi, Galliani, Maiorino) e i nuovi (Fassone, Mirabelli).
Montanari spiega su Twitter che il garante di tutta l'operazione è YongHong Li. Lui dà le garanzie agli istituti finanziari che gli rilasciano i fondi in prestito. Chi garantisce per SES è LI YongHong in prima persona. Lo ha fatto per i primi 200 milioni e lo farà per la prossima tranche da 100. Li YongHong agisce da solo, dietro a lui non c'è nessuno, almeno per ora.
Festa (Il Sole 24 ore) si lascia andare a qualche opinione personale sul suo profilo Twitter: credo che giunti a questo punto la cosa che i tifosi devono augurarsi è che salti tutto, Fininvest dovrebbe lasciar perdere ma essendo alla frutta accetteranno l'ulteriore rinvio.
Il problema, senza girarci attorno, è Berlusconi. Valuta il club uno sproposito e tutti quelli interessati appena sentono la cifra richiesta scappano a gambe levate. Deve abbassare le pretese, solo allora arriverà gente seria, a comprare il Milan e a investirci pesantemente. Io conosco chi lo rileverebbe anche domani, ma non alle cifre chieste da Berlusconi. Se volesse veramente il bene del club allora dovrebbe cercare gente seria e vendere il Milan a 200 milioni, non a 500. Vedi poi come arrivano top investitori a riportare il club sul tetto del mondo, ma alle cifre chieste da lui chi lo fa? Se Berlusconi non farà così il rischio è riportare il Milan dove lo ha preso, al fallimento in un'aula di tribunale.
La storia del coinvolgimento del governo cinese l'ho sempre pensata come una gigantesca bufala, ma secondo voi il governo cinese invece che investire nei servizi interni del Paese investe nel calcio straniero?
Io ho avuto contatti con Sonny Wu un mese fa, lui era nella prima cordata con Galatioto ed era in concorrenza con Mr. Li. Era gente molto più seria di questa qui e son sicuro che se saltasse il deal Galatioto tornerà all'attacco del Milan perchè è un suo storico pallino. Galatioto è stato fatto fuori da Li perchè chiedeva una quota del Milan per sè stesso.
Ultime news dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 2 marzo 2017, sul closing per la cessione del Milan. Nonostante quanto dichiarato:"O arrivano i soldi o mi tengo il Milan", è molto difficile se non improbabile che Berlusconi alla fine decida di tenersi il giocattolo. Sarà proroga, con versamento di nuova caparra da 100 milioni. Ed in totale, si arriverà a 300 milioni di caparre. La novità di giornata è che entrambe le parti, Sino e Fininvest, sono fiduciose riguardo una chiusura positiva della trattative, del closing. E proprio il closing, anzi il nuovo closing, dovrebbe arrivare tra il 31 marzo ed il 7 aprile. Più probabile la seconda data. Nella giornata di oggi dovrebbe arrivare l'ufficialità dello slittamento. Gli advisor di Sino e FIninvest, ieri, hanno lavorato per tutto il giorno. Altra notizia importante: i cinesi tengono a precisare che non esistono fughe di soci. Fassone però deve fare i conti con le difficoltà a reperire fondi ad Hong Kong. I cinesi, considerata la difficoltà a reperire soldi fuori dalla Cina, si appoggeranno a finanziatori che anticiperanno i soldi per closing.
Il nuovo debutto del Milan cinese potrebbe avvenire il prossimo 9 aprile, contro il Palermo.
Aggiornamento dal Corriere della Sera (Ravelli) in edicola: Anche con i 100 milioni nelle casse Fininvest entro il 10 Marzo (terza caparra), ed in caso di closing, previsto tra il 31/3 e il 7/4, la figuraccia ormai è stata fatta e i dubbi restano molti. Ci si chiede perchè invece di aziende al Milan vengono accostate cordate, Bee prima e Yonghong Li ora, e affermano che il vero problema sia l'ipervalutazione del club, e che per una sola azienda sembra essere troppo rischioso.
Anche qui si riporta il virgolettato di Berlusconi, "o arrivano i soldi o mi tengo il Milan", lanciando però un'altra ipotesi, nel caso non arrivino i 100 mln entro il 10 marzo Fininvest potrebbe cercare nuovi investitori, ma stavolta a prezzo ridotto..
Ancora Tuttosport: si era arrivati ad un livello talmente avanzato, anche della comunicazione, che per Milan - Chievo era prevista l'intervista pre partita a Marco Fassone, che doveva diventare, da subito, il neo AD. C'è da considerare che con la nuova caparra, cinesi arriverebbero oltre la maggioranza del club. Anche la terza caparra verrà inviata da paradisi fiscali o da Hong Kong. Non dalla Cina, comunque. Fonti vicine alla trattativa raccontano che la quota da cedere (pari al 99,93%) ormai non può essere più modificata. E' tutto nero su bianco.
Milano Finanza in edicola oggi (Montanari): nella giornata odierna SES chiederà formalmente il rinvio del closing di un mese, in cambio del versamento di una terza caparra da 100 milioni di euro da versare entro e non oltre venerdì 10 Marzo. Il totale delle caparre versate (300 milioni) rimarrà a Fininvest anche se l'affare non dovesse concludersi positivamente.
Yonghong Li ha chiesto altro tempo perchè è alla ricerca di altri partner per completare la raccolta dei fondi necessari. Quasi sicuramente per reperire i fondi mancanti opererà come fatto sin qui, chiederà prestiti infra gruppo da saldare al momento del versamento. Come appare sempre più probabile, il Milan verrà acquistato a rate.
Fininvest non ha nessuna intenzione di tenersi il Milan, anzi, non vede l'ora di liberarsi di questo giocattolo con conti in rosso perenni che costringono ogni anno la Holding a iniezioni di liquidità per garantirne la sopravvivenza. L'unica altra opzione, qualora dovesse saltare l'accordo coi cinesi, è l'ipotesi dello scorporamento del Milan da Fininvest, con Berlusconi che assumerebbe il controllo del club in primissima persona.
L'unica certezza è che attorno a questa trattativa c'è una fitta coltre di nebbia, nonostante per entrambe le parti in gioco lavorino advisor e legali di altissimo livello.
La Stampa in edicola oggi (Bandinelli): gli advisor delle due parti sono al lavoro in queste ore, si stanno scambiando le bozze dei nuovi contratti. Quasi certamente sarà concessa la proroga di un mese a fronte del versamento di una terza tranche da 100 milioni di euro, di cui 20 milioni saranno probabilmente versati già nella giornata di domani. La nuova data per il closing sarà venerdì 31 Marzo o in alternativa venerdì 7 Aprile. Difficilmente verrà concesso più tempo. Se per quella data ci saranno ancora intoppi, allora Berlusconi si terrà il Milan e saluterà definitivamente la cordata capeggiata da Yonghong Li. La vera novità è che il Milan, se tutto filasse liscio, non sarà acquistato da un fondo, ma da una società fondata dallo stesso Li con sede a Hong Kong che ha raccolto capitali off-shore attraverso istituti finanziari. Questo cambio di strategia è arrivato perché il governo cinese non ha rilasciato le autorizzazioni necessarie, i finanziatori di Li non si conoscono ufficialmente ma è presumibile desumere che coincidano con la figura degli investitori qualora Pechino avesse rilasciato le autorizzazioni. Li ha già raccolto 260 milioni da sommare ai 200 milioni di caparra già versati, ma all'appello mancano 160 milioni (60 + 100 per la gestione del club). La terza caparra da 100 milioni secondo fonti vicine a SES è già disponibile, ma la certezza si avrà solo a bonifico avvenuto. I tifosi non sono contenti ma va tenuto conto che Li per acquistare il Milan avrebbe raccolto, e pagato, 620 milioni di Euro in meno di un anno, non si può sottovalutare la portata di tale affare.
Qualora dovesse andare tutto a buon fine i nuovi proprietari dovranno, come da contratto, versare nel Milan almeno 100 milioni di euro ogni anno, una piccola cifra, se rapportata a quanto speso per ottenere il controllo del club. La strada sarà in discesa quando Pechino rilascerà le autorizzazioni all'espatrio dei capitali. Tutti concordano nel dire che sarebbe stato meglio avere rapporti con un soggetto unico, in stile Suning, ma la realtà è che la quotazione del Milan è stata ritenuta elevata dalla quasi totalità dei possibili compratori.
Fino al closing rimarrà tutto congelato, il club è in co-gestione tra l'attuale management (B.Berlusconi, Galliani, Maiorino) e i nuovi (Fassone, Mirabelli).
Montanari spiega su Twitter che il garante di tutta l'operazione è YongHong Li. Lui dà le garanzie agli istituti finanziari che gli rilasciano i fondi in prestito. Chi garantisce per SES è LI YongHong in prima persona. Lo ha fatto per i primi 200 milioni e lo farà per la prossima tranche da 100. Li YongHong agisce da solo, dietro a lui non c'è nessuno, almeno per ora.
Festa (Il Sole 24 ore) si lascia andare a qualche opinione personale sul suo profilo Twitter: credo che giunti a questo punto la cosa che i tifosi devono augurarsi è che salti tutto, Fininvest dovrebbe lasciar perdere ma essendo alla frutta accetteranno l'ulteriore rinvio.
Il problema, senza girarci attorno, è Berlusconi. Valuta il club uno sproposito e tutti quelli interessati appena sentono la cifra richiesta scappano a gambe levate. Deve abbassare le pretese, solo allora arriverà gente seria, a comprare il Milan e a investirci pesantemente. Io conosco chi lo rileverebbe anche domani, ma non alle cifre chieste da Berlusconi. Se volesse veramente il bene del club allora dovrebbe cercare gente seria e vendere il Milan a 200 milioni, non a 500. Vedi poi come arrivano top investitori a riportare il club sul tetto del mondo, ma alle cifre chieste da lui chi lo fa? Se Berlusconi non farà così il rischio è riportare il Milan dove lo ha preso, al fallimento in un'aula di tribunale.
La storia del coinvolgimento del governo cinese l'ho sempre pensata come una gigantesca bufala, ma secondo voi il governo cinese invece che investire nei servizi interni del Paese investe nel calcio straniero?
Io ho avuto contatti con Sonny Wu un mese fa, lui era nella prima cordata con Galatioto ed era in concorrenza con Mr. Li. Era gente molto più seria di questa qui e son sicuro che se saltasse il deal Galatioto tornerà all'attacco del Milan perchè è un suo storico pallino. Galatioto è stato fatto fuori da Li perchè chiedeva una quota del Milan per sè stesso.
Ultime news dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 2 marzo 2017, sul closing per la cessione del Milan. Nonostante quanto dichiarato:"O arrivano i soldi o mi tengo il Milan", è molto difficile se non improbabile che Berlusconi alla fine decida di tenersi il giocattolo. Sarà proroga, con versamento di nuova caparra da 100 milioni. Ed in totale, si arriverà a 300 milioni di caparre. La novità di giornata è che entrambe le parti, Sino e Fininvest, sono fiduciose riguardo una chiusura positiva della trattative, del closing. E proprio il closing, anzi il nuovo closing, dovrebbe arrivare tra il 31 marzo ed il 7 aprile. Più probabile la seconda data. Nella giornata di oggi dovrebbe arrivare l'ufficialità dello slittamento. Gli advisor di Sino e FIninvest, ieri, hanno lavorato per tutto il giorno. Altra notizia importante: i cinesi tengono a precisare che non esistono fughe di soci. Fassone però deve fare i conti con le difficoltà a reperire fondi ad Hong Kong. I cinesi, considerata la difficoltà a reperire soldi fuori dalla Cina, si appoggeranno a finanziatori che anticiperanno i soldi per closing.
Il nuovo debutto del Milan cinese potrebbe avvenire il prossimo 9 aprile, contro il Palermo.
Aggiornamento dal Corriere della Sera (Ravelli) in edicola: Anche con i 100 milioni nelle casse Fininvest entro il 10 Marzo (terza caparra), ed in caso di closing, previsto tra il 31/3 e il 7/4, la figuraccia ormai è stata fatta e i dubbi restano molti. Ci si chiede perchè invece di aziende al Milan vengono accostate cordate, Bee prima e Yonghong Li ora, e affermano che il vero problema sia l'ipervalutazione del club, e che per una sola azienda sembra essere troppo rischioso.
Anche qui si riporta il virgolettato di Berlusconi, "o arrivano i soldi o mi tengo il Milan", lanciando però un'altra ipotesi, nel caso non arrivino i 100 mln entro il 10 marzo Fininvest potrebbe cercare nuovi investitori, ma stavolta a prezzo ridotto..