Cessione Milan: nuovo rinvio a marzo/aprile. Si fa o no?

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Ecco tutte le ultimissime news della giornata di oggi, 1 marzo, dopo la tragedia avvenuta ieri riguardo la cessione del Milan e l'ennesimo rinvio che ormai sembra ad un passo

Ecco le notizie, dai quotidiani in edicola oggi, 1 marzo 2017, sull'ennesimo slittamento del closing per la cessione (o presunta tale) del Milan.

Tuttosport, come al solito, ci va giù durissimo: Milan, farsa closing. Niente soldi e nuova proroga.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, invece, si chiede: Milan, ma che succede? Il closing slitta di un mese. Chi si è preso una giornata di pausa, ieri, oggi si sveglia in un mondo tutto nuovo. Yonghong Li ha fatto sapere a Fininvest che due finanziatori si sono ritirati. Da lì, tutto il caos che ne è conseguito. Anche tra i tifosi. Ora, se Sino pagherà altri 100 milioni entro il 10 marzo, Fininvest si impegnerà a fissare un nuovo closing. La prossima data? Il 31 marzo, forse. O a Villa Certosa o nella sede dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli. Si farà o sarà pesce d'aprile?

Sino ha proposto anche un closing ridotto, con pagamento completo a marzo, ma Fininvest ha detto no. Berlusconi potrebbe anche decidere di incassare i 200 milioni e salutare definitivamente i cinesi. Ma la cosa sembra improbabile.

Una cosa, tra le tante, non quadra. Per quale motivo Yonghong Li, che è tutto fuorchè un miliardario, ha deciso di rischiare i 200 milioni delle caparre senza avere la certezza di chiudere l'operazione? A questo punto c'è anche molta preoccupazione riguardo il futuro del club. I soldi che arriveranno a Fininvest per il closing, sempre che arriveranno, saranno frutto di finanziamenti. E la tenuta del club è a rischio.

I tifosi, comunque, sono già in apprensione per il mercato estivo (e per i famosi 150 milioni...) e, soprattutto, per il rinnovo e per il futuro di Gigio Donnarumma.

il Corriere della Sera in edicola: i cinesi non sono spariti ma hanno avanzato proposte alternative nella giornata di ieri. Il loro obiettivo, con il rinvio, è chiudere positivamente la trattativa e soprattutto non perdere i 200 milioni delle caparre. Berlusconi, per ora, non intascherà i 200 milioni. Fino a venerdì continuerà a trattare con Sino per il rinvio del closing con pagamento di 100 milioni di caparra (la terza). Sino ieri voleva chiudere lo stesso, nonostante mancassero i famosi 100 milioni. Fininvest però ha detto di no in quanto non se l'è sentita di mettere a rischio il futuro del club. Ed ora sarà difficile convincere Raiola a stare buono riguardo il rinnovo di Donnarumma.



Il Sole 24 Ore oggi in edicola (Festa): il problema è strettamente finanziario. Per farla breve mancano all'appello un centinaio di milioni dei 320 pattuiti. La situazione è molto complessa e le ipotesi al vaglio sono tre:
A) proroga di un mese con terza caparra da 100 milioni, la favorita;
B) Fininvest rimane come socio di minoranza;
C) modifica degli accordi, Fininvest il 3 Marzo riceve quanto raccolto da SES fin qui, rimandando di qualche giorno l'incasso dei 100 milioni mancanti.
Novità riguardo al CDA: gli italiani saranno Fassone, Patuano e Cappelli mentre lato cinese ci saranno Yonghong Li, Han Li e un terzo protagonista. Si tratta di Bo Lu, professionista di Pechino.

Il Giornale oggi in edicola (Ordine): è normale che sorgano problemi di copertura dei costi dell'operazione a 72 ore dal closing? La risposta scontata è ovviamente no. Ripercorriamo tutto quello che è successo ieri. In mattinata prima Dagospia e poi Agi China rilanciano la notizia che CMB ha smentito l'interessamento nell'operazione. Da quel momento è scoppiato il panico, sia da Fininvest che da SES arrivavano risposte imbarazzate. Addirittura, dall'agenzia di comunicazione del fondo cinese (Community Group?), fan sapere che si era al lavoro con Comune di Milano e Regione Lombardia per una serie di incontri istituzionali, inoltre era stato prenotato anche lo studio notarile per la voltura delle azioni. Contestualmente Fininvest comunicava l'annullamento della prima data dell'assemblea e la convocazione in seconda battuta al 3 Marzo come previsto. Alla domanda che cosa sia successo, in riferimento a questo ennesimo colpo di scena, la risposta è stata una sola: un gruppo di investitori si è tirato indietro all'ultimo minuto e Yonghong Li è rimasto col cerino in mano.
Inutile ormai sperare in una chiusura positiva per venerdì, non ci sono più i tempi tecnici. Fininvest e Fassone non hanno rilasciato dichiarazioni né in pubblico né in privato. La figuraccia ormai è fatta.
Berlusconi adesso deve scegliere due possibili soluzioni:
1) considerare SES inadempiente e tenersi 200 milioni;
2) la più probabile, concedere un'ulteriore proroga di un mese a fronte di un versamento di una terza caparra da 100 milioni.
A rimetterci da tutta questa situazione è il Milan e i suoi tifosi, soprattutto con riferimento al mercato si complicano tremendamente i rinnovi contrattuali di DeSciglio e Gigio Donnarumma.

La Stampa in edicola (Bandinelli): a 48 ore dal closing si è palesato l'ennesimo colpo di scena. Due degli acquirenti legati alla cordata cinese si sono defilati facendo venir meno un totale di circa 120 milioni, 20 milioni dei 320 pattuiti per l'acquisizione del club, più 100 milioni della gestione del club da agosto, data di firma del preliminare di vendita, ad oggi. SES aveva chiesto di chiudere lo stesso ma Berlusconi è stato irremovibile, lui che ha a cuore il Milan non avrebbe mai messo la società in mani non sicure. Di qui il nuovo stop. L'ipotesi più accreditata, giunti a questo punto, è quella del rinvio di un mese con contestuale versamento di una terza caparra da 100 milioni. I soggetti della cordata cinese non sono più sette, ma cinque, di cui gli unici sicuri sono Yonghong Li e Haixia Capital. Il fondo si è snellito di due componenti tra la notte di lunedì e martedì. La giornata di oggi sarà frenetica mentre Venerdì con ogni probabilità Galliani chiuderà subito l'Assemblea dei soci venendo a mancare i presupposti per eleggere il nuovo CDA.

Repubblica in edicola (Pagni & Currò): secondo la ricostruzione più accreditata Yonghong Li è stato lasciato da solo dagli investitori del fondo (in particolare dall'investitore principale) ed è rimasto supportato esclusivamente dalle banche. SES avrebbe comunicato a Fininvest che un investitore si è sfilato, perchè non avrebbe ottenuto i permessi per l'espatrio dei capitali dalla Cina. Proprio per questo motivo, Li nelle ultime ore ha chiesto una nuova proroga. Proroga che Berlusconi sembra intenzionato a concedere, ma solo a fronte del pagamento di una terza tranche da 100 milioni. Berlusconi, e Fininvest, non vogliono ma soprattutto non possono più tenersi il Milan, un giocattolo diventato ormai troppo costoso. Intanto però Silvio si ritroverà ancora alla guida del Milan e con 300 milioni in cassa, probabilmente imporrà delle condizioni sulla sua futura influenza nel settore tecnico. Per questo nuovo mese di interregno andrà riscritto nuovamente il contratto, con ancora presenti Barbara Berlusconi e Galliani, Fassone con i poteri di vero e Mirabelli DS virtuale. Rimarrà tutto congelato.

Campopiano: possibilità praticamente nulle che si chiuda venerdì. verrà versata una terza caparra da 100 milioni con proroga di un mese. Devo essere onesto, fossi tifoso milanista non sarei contento se SES a questo punto acquistasse il Milan, bisogna nutrire forti perplessità per come è stata condotta tutta l'operazione. Ad oggi però altri possibili acquirenti non mi risulta ci siano.

Festa su Twitter prova a fare un po' di chiarezza: questi cinesi non sono come mr. Bee che era uno squattrinato, questi i soldi li hanno, almeno in parte (ma non chiedetemi come). Il problema riguarda una piccola quota di liquidità mancante ma soprattutto l'affidabilità del compratore. Se manca ora una parte di soldi cosa potrà succedere in futuro quando si tratteranno giocatori di livello? Questi acquirenti hanno dimostrato poca affidabilità e i tifosi rossoneri non dovrebbero sperare che questo affare vada in porto, i piani prospettati erano molto fantasiosi. Berlusconi sta distruggendo il Milan, sia a livello di immagine e brand internazionale, che a livello economico. La valutazione del club è totalmente fuori da ogni logica. Se Berlusconi abbassa la pretese si trova la fila per acquistare il Milan, il punto è tutto qui. I compratori ci sono, è la richiesta di Berlusconi ad essere inadeguata a logiche di mercato. Il Milan dovrebbe essere valutato sui 300 milioni, considerando che ha debiti per 220 e bilanci costantemente in perdita. Io conosco compratori che rileverebbero subito il Milan, ma non alle condizioni di Berlusconi. Ho parlato con Sonny Wu un mese fa, aveva 500 milioni da spendere ed era molto interessato ma non a tali condizioni. Il rischio vero è che si vada ancora per le lunghe, perché Fininvest non si da una svegliata e fa figure barbine in mondovisione. Eravamo tutti convinti si chiudesse venerdì, poi d'improvviso il grande colpo di scena. C'è da temere, perché si potrebbe prospettare un'altra estate senza mercato.
 

DeviLInsideMe

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Non si fa niente.
Si fa solo quando muore Berlusconi (ora lo dico senza mezzi termini, sono all'estremo di tutto).
Il problema sono solo loro due, il resto è fuffa negli occhi.
 

fabri47

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In pratica anche se l'affare dovesse andare in porto (chissà come) rischieremo di trovarci di fronte ad un Thohir 2.0. Intanto l'Inter ha già venduto a Suning da un bel po'...
 

Jaqen

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Il Milan verrà venduto fra 20 anni, quando Berlusconi e Galliani non ci saranno più
 

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In pratica anche se l'affare dovesse andare in porto (chissà come) rischieremo di trovarci di fronte ad un Thohir 2.0. Intanto l'Inter ha già venduto a Suning da un bel po'...

Ma magari fosse Thohir...

Purtroppo la realtà è molto, molto, peggiore.

Che sia maledetto Silvio Berlusconi. Lui e le SUE coppe.
 
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Ecco le notizie, dai quotidiani in edicola oggi, 1 marzo 2017, sull'ennesimo slittamento del closing per la cessione (o presunta tale) del Milan.

Tuttosport, come al solito, ci va giù durissimo: Milan, farsa closing. Niente soldi e nuova proroga.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, invece, si chiede: Milan, ma che succede? Il closing slitta di un mese. Chi si è preso una giornata di pausa, ieri, oggi si sveglia in un mondo tutto nuovo. Yonghong Li ha fatto sapere a Fininvest che due finanziatori si sono ritirati. Da lì, tutto il caos che ne è conseguito. Anche tra i tifosi. Ora, se Sino pagherà altri 100 milioni entro il 10 marzo, Fininvest si impegnerà a fissare un nuovo closing. La prossima data? Il 31 marzo, forse. O a Villa Certosa o nella sede dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli. Si farà o sarà pesce d'aprile?

Sino ha proposto anche un closing ridotto, con pagamento completo a marzo, ma Fininvest ha detto no. Berlusconi potrebbe anche decidere di incassare i 200 milioni e salutare definitivamente i cinesi. Ma la cosa sembra improbabile.

Una cosa, tra le tante, non quadra. Per quale motivo Yonghong Li, che è tutto fuorchè un miliardario, ha deciso di rischiare i 200 milioni delle caparre senza avere la certezza di chiudere l'operazione? A questo punto c'è anche molta preoccupazione riguardo il futuro del club. I soldi che arriveranno a Fininvest per il closing, sempre che arriveranno, saranno frutto di finanziamenti. E la tenuta del club è a rischio.

I tifosi, comunque, sono già in apprensione per il mercato estivo (e per i famosi 150 milioni...) e, soprattutto, per il rinnovo e per il futuro di Gigio Donnarumma.

il Corriere della Sera in edicola: i cinesi non sono spariti ma hanno avanzato proposte alternative nella giornata di ieri. Il loro obiettivo, con il rinvio, è chiudere positivamente la trattativa e soprattutto non perdere i 200 milioni delle caparre. Berlusconi, per ora, non intascherà i 200 milioni. Fino a venerdì continuerà a trattare con Sino per il rinvio del closing con pagamento di 100 milioni di caparra (la terza). Sino ieri voleva chiudere lo stesso, nonostante mancassero i famosi 100 milioni. Fininvest però ha detto di no in quanto non se l'è sentita di mettere a rischio il futuro del club. Ed ora sarà difficile convincere Raiola a stare buono riguardo il rinnovo di Donnarumma.



Il Sole 24 Ore oggi in edicola (Festa): il problema è strettamente finanziario. Per farla breve mancano all'appello un centinaio di milioni dei 320 pattuiti. La situazione è molto complessa e le ipotesi al vaglio sono tre:
A) proroga di un mese con terza caparra da 100 milioni, la favorita;
B) Fininvest rimane come socio di minoranza;
C) modifica degli accordi, Fininvest il 3 Marzo riceve quanto raccolto da SES fin qui, rimandando di qualche giorno l'incasso dei 100 milioni mancanti.
Novità riguardo al CDA: gli italiani saranno Fassone, Patuano e Cappelli mentre lato cinese ci saranno Yonghong Li, Han Li e un terzo protagonista. Si tratta di Bo Lu, professionista di Pechino.

Il Giornale oggi in edicola (Ordine): è normale che sorgano problemi di copertura dei costi dell'operazione a 72 ore dal closing? La risposta scontata è ovviamente no. Ripercorriamo tutto quello che è successo ieri. In mattinata prima Dagospia e poi Agi China rilanciano la notizia che CMB ha smentito l'interessamento nell'operazione. Da quel momento è scoppiato il panico, sia da Fininvest che da SES arrivavano risposte imbarazzate. Addirittura, dall'agenzia di comunicazione del fondo cinese (Community Group?), fan sapere che si era al lavoro con Comune di Milano e Regione Lombardia per una serie di incontri istituzionali, inoltre era stato prenotato anche lo studio notarile per la voltura delle azioni. Contestualmente Fininvest comunicava l'annullamento della prima data dell'assemblea e la convocazione in seconda battuta al 3 Marzo come previsto. Alla domanda che cosa sia successo, in riferimento a questo ennesimo colpo di scena, la risposta è stata una sola: un gruppo di investitori si è tirato indietro all'ultimo minuto e Yonghong Li è rimasto col cerino in mano.
Inutile ormai sperare in una chiusura positiva per venerdì, non ci sono più i tempi tecnici. Fininvest e Fassone non hanno rilasciato dichiarazioni né in pubblico né in privato. La figuraccia ormai è fatta.
Berlusconi adesso deve scegliere due possibili soluzioni:
1) considerare SES inadempiente e tenersi 200 milioni;
2) la più probabile, concedere un'ulteriore proroga di un mese a fronte di un versamento di una terza caparra da 100 milioni.
A rimetterci da tutta questa situazione è il Milan e i suoi tifosi, soprattutto con riferimento al mercato si complicano tremendamente i rinnovi contrattuali di DeSciglio e Gigio Donnarumma.

La Stampa in edicola (Bandinelli): a 48 ore dal closing si è palesato l'ennesimo colpo di scena. Due degli acquirenti legati alla cordata cinese si sono defilati facendo venir meno un totale di circa 120 milioni, 20 milioni dei 320 pattuiti per l'acquisizione del club, più 100 milioni della gestione del club da agosto, data di firma del preliminare di vendita, ad oggi. SES aveva chiesto di chiudere lo stesso ma Berlusconi è stato irremovibile, lui che ha a cuore il Milan non avrebbe mai messo la società in mani non sicure. Di qui il nuovo stop. L'ipotesi più accreditata, giunti a questo punto, è quella del rinvio di un mese con contestuale versamento di una terza caparra da 100 milioni. I soggetti della cordata cinese non sono più sette, ma cinque, di cui gli unici sicuri sono Yonghong Li e Haixia Capital. Il fondo si è snellito di due componenti tra la notte di lunedì e martedì. La giornata di oggi sarà frenetica mentre Venerdì con ogni probabilità Galliani chiuderà subito l'Assemblea dei soci venendo a mancare i presupposti per eleggere il nuovo CDA.

Repubblica in edicola (Pagni & Currò): secondo la ricostruzione più accreditata Yonghong Li è stato lasciato da solo dagli investitori del fondo (in particolare dall'investitore principale) ed è rimasto supportato esclusivamente dalle banche. SES avrebbe comunicato a Fininvest che un investitore si è sfilato, perchè non avrebbe ottenuto i permessi per l'espatrio dei capitali dalla Cina. Proprio per questo motivo, Li nelle ultime ore ha chiesto una nuova proroga. Proroga che Berlusconi sembra intenzionato a concedere, ma solo a fronte del pagamento di una terza tranche da 100 milioni. Berlusconi, e Fininvest, non vogliono ma soprattutto non possono più tenersi il Milan, un giocattolo diventato ormai troppo costoso. Intanto però Silvio si ritroverà ancora alla guida del Milan e con 300 milioni in cassa, probabilmente imporrà delle condizioni sulla sua futura influenza nel settore tecnico. Per questo nuovo mese di interregno andrà riscritto nuovamente il contratto, con ancora presenti Barbara Berlusconi e Galliani, Fassone con i poteri di vero e Mirabelli DS virtuale. Rimarrà tutto congelato.

Campopiano: possibilità praticamente nulle che si chiuda venerdì. verrà versata una terza caparra da 100 milioni con proroga di un mese. Devo essere onesto, fossi tifoso milanista non sarei contento se SES a questo punto acquistasse il Milan, bisogna nutrire forti perplessità per come è stata condotta tutta l'operazione. Ad oggi però altri possibili acquirenti non mi risulta ci siano.

Festa su Twitter prova a fare un po' di chiarezza: questi cinesi non sono come mr. Bee che era uno squattrinato, questi i soldi li hanno, almeno in parte (ma non chiedetemi come). Il problema riguarda una piccola quota di liquidità mancante ma soprattutto l'affidabilità del compratore. Se manca ora una parte di soldi cosa potrà succedere in futuro quando si tratteranno giocatori di livello? Questi acquirenti hanno dimostrato poca affidabilità e i tifosi rossoneri non dovrebbero sperare che questo affare vada in porto, i piani prospettati erano molto fantasiosi. Berlusconi sta distruggendo il Milan, sia a livello di immagine e brand internazionale, che a livello economico. La valutazione del club è totalmente fuori da ogni logica. Se Berlusconi abbassa la pretese si trova la fila per acquistare il Milan, il punto è tutto qui. I compratori ci sono, è la richiesta di Berlusconi ad essere inadeguata a logiche di mercato. Il Milan dovrebbe essere valutato sui 300 milioni, considerando che ha debiti per 220 e bilanci costantemente in perdita. Io conosco compratori che rileverebbero subito il Milan, ma non alle condizioni di Berlusconi. Ho parlato con Sonny Wu un mese fa, aveva 500 milioni da spendere ed era molto interessato ma non a tali condizioni. Il rischio vero è che si vada ancora per le lunghe, perché Fininvest non si da una svegliata e fa figure barbine in mondovisione. Eravamo tutti convinti si chiudesse venerdì, poi d'improvviso il grande colpo di scena. C'è da temere, perché si potrebbe prospettare un'altra estate senza mercato.
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