Ovviamente una cessione parziale è da escludere, lo abbiamo detto nei giorni scorsi.
No, pensavo ad un ingresso immediato dei nuovi soci nella gestione operativa del club, in attesa della chiusura, con la conversione delle somme già versate in partecipazioni. Sarebbe una soluzione ragionevole, considerato che, con trecento milioni, SES avrebbe già virtualmente la maggioranza assoluta delle quote ed il controllo del capitale. Non si può tenere in stallo la società per così tanto tempo, specie considerando le prossime imminenti scadenze, dal bilancio di fine aprile, al ripiano del passivo di gestione corrente, ai rinnovi contrattuali dei giocatori più importanti (fondamentali per evitare di perderli, e depauperare il valore patrimoniale, che inciderebbe fatalmente sul prezzo di cessione), al mercato prossimo venturo. L'alternativa, la ritenzione pura e semplice di 200 milioni sotto l'enfatica imputazione a caparra, non è così praticabile, in specie se la controparte dovesse contestare l'imputabilita' per colpa dell'inadempimento. È allora da ipotizzare che le parti ora stiano trattando anche questi aspetti. Vedremo.