CDK:"Miglioro, il Milan, Ibra e Maldini..."

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Continua l'incredibile e interminabile serie di dichiarazioni dei giocatori del Milan dai rispettivi ritiri delle Nazionali. Oggi tocca a CDK

Tedesco (ct Belgio) ha detto che gli fa bene staccare dal Milan ed essere in Nazionale...
"Si da una parte e vero ma non voglio vederlo in quel modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non e assolutamente il caso"

Ti dà fiducia questa convocazione?
"Mi fa tanto piacere di avere questa possibilità di mettersi in mostra e di migliorare giocando anche in nazionale".

Sull’esperienza al mondiale?
"E' stata una grande delusione per me personalmente - ho giocato soltanto 15min - ma sono più deluso per la nazione e i tifosi. Non sono mai stato una persona che pensa soltanto a se stesso ma sempre alla squadra in cui gioca".

Sui primi mesi al Milan...
"Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le miei aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fin’ora".

C'è un motivo?
"Ci sono tanti motivi. Uno è l'ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo".

Inizio positivo con l'assist contro il Bologna, poi cosa è successo?
"Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni erano talmente superiori di quelle di un'altra partita dove mi hanno descritto come scarso e questo soltanto per il fatto che feci un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente".

Sulle critiche...
"Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo". Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro"".

Sono arrivati apprezzamenti da Ibra, Leao e Kakà
"Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema.. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride)".

Stai cambiando?
"Si è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo".

Sull'adattamento...
"Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi"

Hai fiducia in te stesso?
"Certamente, anzi ho l’impressione che comunque un po' sono migliorato da quando sono partito dal Belgio"

Sulla differenza tra i campionati belga e italiano.
"Il livello è superiore e c’è una intensità più alta. E' più difficile entrare nell’area di rigore dell'avversario. Il gioco è più tattico, bisogna essere più focalizzati durante la partita. Anche durante gli allenamenti ci occupiamo di più di tattica paragonando al campionato Belga".

Sul rapporto con Maldini...
"Sta molto vicino alla squadra e ho un ottimo rapporto con lui come lo ha con gli altri giocatori del resto. Ci parliamo (in Italiano) e mi fa sentire la sua fiducia. E' una persona che rappresenta il Milan e il Milan e troppo importante per Maldini".

Sulla differenza tra gli spogliatoi di Bruges e Milan.
"Magari cambiano i caratteri e gli interpretti, ma alla fine sono sempre delle persone che amano giocare a calcio ad un livello superiore e con altre qualità".

Sullo spogliatoio rossonero.
"Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che è anche uno delle ragioni per il quale hanno vinto lo scudetto la stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito"

Ti preoccupano le statistiche?
"Importano si, ma credo che devi giocare prima di pensare alle statistiche"

Ti pesa non aver segnato e fatto assist?
"Certo che si, non ha senso dire il contrario"

Pensi di essere maturato in questi mesi e che hai fatto dei progressi ?
"Si, mi reputo più maturo come persona, ma non ho esempi concreti. Tutto si è svolto in una maniera naturale Ho trovato anche più tranquilltà in me stesso. Sono consapevole di quello che so fare e non mi lascio trascinare dalle emozioni".

Se gli ingressi a 15 minuti dalla fine mettono pressione
"Non più di tanto. Io non lo vedo in quel modo, giudico me stesso nel complesso degli allenamenti, la preparazione per le partite, il minutaggio della partita: cosi divido la pressione, ma è ovvio che voglio sempre dare il massimo di me stesso".

Come vedi il tuo ruolo in nazionale?
"La nazionale è sempre il merito o il risultato di quello che fai nella tua propria squadra di club. Se riesco a diventare importante per il Milan, lo sarò anche per la nazionale".

Quanto tempo dai a te stesso nel Milan?
"Non mi sono imposto un periodo. Cerco di finire la stagione lavorando ogni giorno il più duro possibile per poi riuscire ad ottenere un posto da titolare. Per il momento non penso ad altro".
 
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Continua l'incredibile serie di dichiarazioni dei giocatori del Milan dai rispettivi ritiri delle Nazionali. Oggi tocca a CDK

Tedesco (ct Belgio) ha detto che gli fa bene staccare dal Milan ed essere in Nazionale...
"Si da una parte e vero ma non voglio vederlo in quel modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non e assolutamente il caso"

Ti dà fiducia questa convocazione?
"Mi fa tanto piacere di avere questa possibilità di mettersi in mostra e di migliorare giocando anche in nazionale".

Sull’esperienza al mondiale?
"E' stata una grande delusione per me personalmente - ho giocato soltanto 15min - ma sono più deluso per la nazione e i tifosi. Non sono mai stato una persona che pensa soltanto a se stesso ma sempre alla squadra in cui gioca".

Sui primi mesi al Milan...
"Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le miei aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fin’ora".

C'è un motivo?
"Ci sono tanti motivi. Uno è l'ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo".

Inizio positivo con l'assist contro il Bologna, poi cosa è successo?
"Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni erano talmente superiori di quelle di un'altra partita dove mi hanno descritto come scarso e questo soltanto per il fatto che feci un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente".

Sulle critiche...
"Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo". Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro"".

Sono arrivati apprezzamenti da Ibra, Leao e Kakà
"Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema.. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride)".

Stai cambiando?
"Si è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo".

Sull'adattamento...
"Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi"

Hai fiducia in te stesso?
"Certamente, anzi ho l’impressione che comunque un po' sono migliorato da quando sono partito dal Belgio"

Sulla differenza tra i campionati belga e italiano.
"Il livello è superiore e c’è una intensità più alta. E' più difficile entrare nell’area di rigore dell'avversario. Il gioco è più tattico, bisogna essere più focalizzati durante la partita. Anche durante gli allenamenti ci occupiamo di più di tattica paragonando al campionato Belga".

Sul rapporto con Maldini...
"Sta molto vicino alla squadra e ho un ottimo rapporto con lui come lo ha con gli altri giocatori del resto. Ci parliamo (in Italiano) e mi fa sentire la sua fiducia. E' una persona che rappresenta il Milan e il Milan e troppo importante per Maldini".

Sulla differenza tra gli spogliatoi di Bruges e Milan.
"Magari cambiano i caratteri e gli interpretti, ma alla fine sono sempre delle persone che amano giocare a calcio ad un livello superiore e con altre qualità".

Sullo spogliatoio rossonero.
"Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che è anche uno delle ragioni per il quale hanno vinto lo scudetto la stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito"

Ti preoccupano le statistiche?
"Importano si, ma credo che devi giocare prima di pensare alle statistiche"

Ti pesa non aver segnato e fatto assist?
"Certo che si, non ha senso dire il contrario"

Pensi di essere maturato in questi mesi e che hai fatto dei progressi ?
"Si, mi reputo più maturo come persona, ma non ho esempi concreti. Tutto si è svolto in una maniera naturale Ho trovato anche più tranquilltà in me stesso. Sono consapevole di quello che so fare e non mi lascio trascinare dalle emozioni".

Se gli ingressi a 15 minuti dalla fine mettono pressione
"Non più di tanto. Io non lo vedo in quel modo, giudico me stesso nel complesso degli allenamenti, la preparazione per le partite, il minutaggio della partita: cosi divido la pressione, ma è ovvio che voglio sempre dare il massimo di me stesso".

Come vedi il tuo ruolo in nazionale?
"La nazionale è sempre il merito o il risultato di quello che fai nella tua propria squadra di club. Se riesco a diventare importante per il Milan, lo sarò anche per la nazionale".

Quanto tempo dai a te stesso nel Milan?
"Non mi sono imposto un periodo. Cerco di finire la stagione lavorando ogni giorno il più duro possibile per poi riuscire ad ottenere un posto da titolare. Per il momento non penso ad altro".
Siamo già a 10 interviste. 10, per Dio!

I giocatori delle altre squadre le fanno, globalmente, in un anno 10 interviste
 

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Provate ad indovinare chi parlerà stasera dopo la partita dell''Italia...
 

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Tedesco (ct Belgio) ha detto che gli fa bene staccare dal Milan ed essere in Nazionale...
"Si da una parte e vero ma non voglio vederlo in quel modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non e assolutamente il caso"

Ti dà fiducia questa convocazione?
"Mi fa tanto piacere di avere questa possibilità di mettersi in mostra e di migliorare giocando anche in nazionale".

Sull’esperienza al mondiale?
"E' stata una grande delusione per me personalmente - ho giocato soltanto 15min - ma sono più deluso per la nazione e i tifosi. Non sono mai stato una persona che pensa soltanto a se stesso ma sempre alla squadra in cui gioca".

Sui primi mesi al Milan...
"Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le miei aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fin’ora".

C'è un motivo?
"Ci sono tanti motivi. Uno è l'ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo".

Inizio positivo con l'assist contro il Bologna, poi cosa è successo?
"Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni erano talmente superiori di quelle di un'altra partita dove mi hanno descritto come scarso e questo soltanto per il fatto che feci un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente".

Sulle critiche...
"Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo". Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro"".

Sono arrivati apprezzamenti da Ibra, Leao e Kakà
"Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema.. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride)".

Stai cambiando?
"Si è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo".

Sull'adattamento...
"Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi"

Hai fiducia in te stesso?
"Certamente, anzi ho l’impressione che comunque un po' sono migliorato da quando sono partito dal Belgio"

Sulla differenza tra i campionati belga e italiano.
"Il livello è superiore e c’è una intensità più alta. E' più difficile entrare nell’area di rigore dell'avversario. Il gioco è più tattico, bisogna essere più focalizzati durante la partita. Anche durante gli allenamenti ci occupiamo di più di tattica paragonando al campionato Belga".

Sul rapporto con Maldini...
"Sta molto vicino alla squadra e ho un ottimo rapporto con lui come lo ha con gli altri giocatori del resto. Ci parliamo (in Italiano) e mi fa sentire la sua fiducia. E' una persona che rappresenta il Milan e il Milan e troppo importante per Maldini".

Sulla differenza tra gli spogliatoi di Bruges e Milan.
"Magari cambiano i caratteri e gli interpretti, ma alla fine sono sempre delle persone che amano giocare a calcio ad un livello superiore e con altre qualità".

Sullo spogliatoio rossonero.
"Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che è anche uno delle ragioni per il quale hanno vinto lo scudetto la stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito"

Ti preoccupano le statistiche?
"Importano si, ma credo che devi giocare prima di pensare alle statistiche"

Ti pesa non aver segnato e fatto assist?
"Certo che si, non ha senso dire il contrario"

Pensi di essere maturato in questi mesi e che hai fatto dei progressi ?
"Si, mi reputo più maturo come persona, ma non ho esempi concreti. Tutto si è svolto in una maniera naturale Ho trovato anche più tranquilltà in me stesso. Sono consapevole di quello che so fare e non mi lascio trascinare dalle emozioni".

Se gli ingressi a 15 minuti dalla fine mettono pressione
"Non più di tanto. Io non lo vedo in quel modo, giudico me stesso nel complesso degli allenamenti, la preparazione per le partite, il minutaggio della partita: cosi divido la pressione, ma è ovvio che voglio sempre dare il massimo di me stesso".

Come vedi il tuo ruolo in nazionale?
"La nazionale è sempre il merito o il risultato di quello che fai nella tua propria squadra di club. Se riesco a diventare importante per il Milan, lo sarò anche per la nazionale".

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"Non mi sono imposto un periodo. Cerco di finire la stagione lavorando ogni giorno il più duro possibile per poi riuscire ad ottenere un posto da titolare. Per il momento non penso ad altro".
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"Si da una parte e vero ma non voglio vederlo in quel modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non e assolutamente il caso"

Ti dà fiducia questa convocazione?
"Mi fa tanto piacere di avere questa possibilità di mettersi in mostra e di migliorare giocando anche in nazionale".

Sull’esperienza al mondiale?
"E' stata una grande delusione per me personalmente - ho giocato soltanto 15min - ma sono più deluso per la nazione e i tifosi. Non sono mai stato una persona che pensa soltanto a se stesso ma sempre alla squadra in cui gioca".

Sui primi mesi al Milan...
"Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le miei aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fin’ora".

C'è un motivo?
"Ci sono tanti motivi. Uno è l'ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo".

Inizio positivo con l'assist contro il Bologna, poi cosa è successo?
"Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni erano talmente superiori di quelle di un'altra partita dove mi hanno descritto come scarso e questo soltanto per il fatto che feci un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente".

Sulle critiche...
"Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo". Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro"".

Sono arrivati apprezzamenti da Ibra, Leao e Kakà
"Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema.. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride)".

Stai cambiando?
"Si è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo".

Sull'adattamento...
"Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi"

Hai fiducia in te stesso?
"Certamente, anzi ho l’impressione che comunque un po' sono migliorato da quando sono partito dal Belgio"

Sulla differenza tra i campionati belga e italiano.
"Il livello è superiore e c’è una intensità più alta. E' più difficile entrare nell’area di rigore dell'avversario. Il gioco è più tattico, bisogna essere più focalizzati durante la partita. Anche durante gli allenamenti ci occupiamo di più di tattica paragonando al campionato Belga".

Sul rapporto con Maldini...
"Sta molto vicino alla squadra e ho un ottimo rapporto con lui come lo ha con gli altri giocatori del resto. Ci parliamo (in Italiano) e mi fa sentire la sua fiducia. E' una persona che rappresenta il Milan e il Milan e troppo importante per Maldini".

Sulla differenza tra gli spogliatoi di Bruges e Milan.
"Magari cambiano i caratteri e gli interpretti, ma alla fine sono sempre delle persone che amano giocare a calcio ad un livello superiore e con altre qualità".

Sullo spogliatoio rossonero.
"Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che è anche uno delle ragioni per il quale hanno vinto lo scudetto la stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito"

Ti preoccupano le statistiche?
"Importano si, ma credo che devi giocare prima di pensare alle statistiche"

Ti pesa non aver segnato e fatto assist?
"Certo che si, non ha senso dire il contrario"

Pensi di essere maturato in questi mesi e che hai fatto dei progressi ?
"Si, mi reputo più maturo come persona, ma non ho esempi concreti. Tutto si è svolto in una maniera naturale Ho trovato anche più tranquilltà in me stesso. Sono consapevole di quello che so fare e non mi lascio trascinare dalle emozioni".

Se gli ingressi a 15 minuti dalla fine mettono pressione
"Non più di tanto. Io non lo vedo in quel modo, giudico me stesso nel complesso degli allenamenti, la preparazione per le partite, il minutaggio della partita: cosi divido la pressione, ma è ovvio che voglio sempre dare il massimo di me stesso".

Come vedi il tuo ruolo in nazionale?
"La nazionale è sempre il merito o il risultato di quello che fai nella tua propria squadra di club. Se riesco a diventare importante per il Milan, lo sarò anche per la nazionale".

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"Non mi sono imposto un periodo. Cerco di finire la stagione lavorando ogni giorno il più duro possibile per poi riuscire ad ottenere un posto da titolare. Per il momento non penso ad altro".
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Tedesco (ct Belgio) ha detto che gli fa bene staccare dal Milan ed essere in Nazionale...
"Si da una parte e vero ma non voglio vederlo in quel modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non e assolutamente il caso"

Ti dà fiducia questa convocazione?
"Mi fa tanto piacere di avere questa possibilità di mettersi in mostra e di migliorare giocando anche in nazionale".

Sull’esperienza al mondiale?
"E' stata una grande delusione per me personalmente - ho giocato soltanto 15min - ma sono più deluso per la nazione e i tifosi. Non sono mai stato una persona che pensa soltanto a se stesso ma sempre alla squadra in cui gioca".

Sui primi mesi al Milan...
"Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le miei aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fin’ora".

C'è un motivo?
"Ci sono tanti motivi. Uno è l'ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo".

Inizio positivo con l'assist contro il Bologna, poi cosa è successo?
"Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni erano talmente superiori di quelle di un'altra partita dove mi hanno descritto come scarso e questo soltanto per il fatto che feci un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente".

Sulle critiche...
"Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo". Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro"".

Sono arrivati apprezzamenti da Ibra, Leao e Kakà
"Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema.. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride)".

Stai cambiando?
"Si è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo".

Sull'adattamento...
"Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi"

Hai fiducia in te stesso?
"Certamente, anzi ho l’impressione che comunque un po' sono migliorato da quando sono partito dal Belgio"

Sulla differenza tra i campionati belga e italiano.
"Il livello è superiore e c’è una intensità più alta. E' più difficile entrare nell’area di rigore dell'avversario. Il gioco è più tattico, bisogna essere più focalizzati durante la partita. Anche durante gli allenamenti ci occupiamo di più di tattica paragonando al campionato Belga".

Sul rapporto con Maldini...
"Sta molto vicino alla squadra e ho un ottimo rapporto con lui come lo ha con gli altri giocatori del resto. Ci parliamo (in Italiano) e mi fa sentire la sua fiducia. E' una persona che rappresenta il Milan e il Milan e troppo importante per Maldini".

Sulla differenza tra gli spogliatoi di Bruges e Milan.
"Magari cambiano i caratteri e gli interpretti, ma alla fine sono sempre delle persone che amano giocare a calcio ad un livello superiore e con altre qualità".

Sullo spogliatoio rossonero.
"Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che è anche uno delle ragioni per il quale hanno vinto lo scudetto la stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito"

Ti preoccupano le statistiche?
"Importano si, ma credo che devi giocare prima di pensare alle statistiche"

Ti pesa non aver segnato e fatto assist?
"Certo che si, non ha senso dire il contrario"

Pensi di essere maturato in questi mesi e che hai fatto dei progressi ?
"Si, mi reputo più maturo come persona, ma non ho esempi concreti. Tutto si è svolto in una maniera naturale Ho trovato anche più tranquilltà in me stesso. Sono consapevole di quello che so fare e non mi lascio trascinare dalle emozioni".

Se gli ingressi a 15 minuti dalla fine mettono pressione
"Non più di tanto. Io non lo vedo in quel modo, giudico me stesso nel complesso degli allenamenti, la preparazione per le partite, il minutaggio della partita: cosi divido la pressione, ma è ovvio che voglio sempre dare il massimo di me stesso".

Come vedi il tuo ruolo in nazionale?
"La nazionale è sempre il merito o il risultato di quello che fai nella tua propria squadra di club. Se riesco a diventare importante per il Milan, lo sarò anche per la nazionale".

Quanto tempo dai a te stesso nel Milan?
"Non mi sono imposto un periodo. Cerco di finire la stagione lavorando ogni giorno il più duro possibile per poi riuscire ad ottenere un posto da titolare. Per il momento non penso ad altro".
È un ragazzo intelligente e per bene.
I problemi che sta affrontando non sono tutti per colpa sua.

Vorrei infatti ricordare che lo scorso anno il Milan a un certo punto ha accantonato il 10 perché in quel modulo non se lo poteva permettere e perché l'interprete, diaz, faceva troppa fatica a donare equilibrio alla squadra.
Cdk quindi è arrivato già in un contesto tatticamente non idilliaco per il suo calcio.
 
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Tedesco (ct Belgio) ha detto che gli fa bene staccare dal Milan ed essere in Nazionale...
"Si da una parte e vero ma non voglio vederlo in quel modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non e assolutamente il caso"

Ti dà fiducia questa convocazione?
"Mi fa tanto piacere di avere questa possibilità di mettersi in mostra e di migliorare giocando anche in nazionale".

Sull’esperienza al mondiale?
"E' stata una grande delusione per me personalmente - ho giocato soltanto 15min - ma sono più deluso per la nazione e i tifosi. Non sono mai stato una persona che pensa soltanto a se stesso ma sempre alla squadra in cui gioca".

Sui primi mesi al Milan...
"Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le miei aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fin’ora".

C'è un motivo?
"Ci sono tanti motivi. Uno è l'ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo".

Inizio positivo con l'assist contro il Bologna, poi cosa è successo?
"Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni erano talmente superiori di quelle di un'altra partita dove mi hanno descritto come scarso e questo soltanto per il fatto che feci un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente".

Sulle critiche...
"Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo". Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro"".

Sono arrivati apprezzamenti da Ibra, Leao e Kakà
"Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema.. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride)".

Stai cambiando?
"Si è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo".

Sull'adattamento...
"Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi"

Hai fiducia in te stesso?
"Certamente, anzi ho l’impressione che comunque un po' sono migliorato da quando sono partito dal Belgio"

Sulla differenza tra i campionati belga e italiano.
"Il livello è superiore e c’è una intensità più alta. E' più difficile entrare nell’area di rigore dell'avversario. Il gioco è più tattico, bisogna essere più focalizzati durante la partita. Anche durante gli allenamenti ci occupiamo di più di tattica paragonando al campionato Belga".

Sul rapporto con Maldini...
"Sta molto vicino alla squadra e ho un ottimo rapporto con lui come lo ha con gli altri giocatori del resto. Ci parliamo (in Italiano) e mi fa sentire la sua fiducia. E' una persona che rappresenta il Milan e il Milan e troppo importante per Maldini".

Sulla differenza tra gli spogliatoi di Bruges e Milan.
"Magari cambiano i caratteri e gli interpretti, ma alla fine sono sempre delle persone che amano giocare a calcio ad un livello superiore e con altre qualità".

Sullo spogliatoio rossonero.
"Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che è anche uno delle ragioni per il quale hanno vinto lo scudetto la stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito"

Ti preoccupano le statistiche?
"Importano si, ma credo che devi giocare prima di pensare alle statistiche"

Ti pesa non aver segnato e fatto assist?
"Certo che si, non ha senso dire il contrario"

Pensi di essere maturato in questi mesi e che hai fatto dei progressi ?
"Si, mi reputo più maturo come persona, ma non ho esempi concreti. Tutto si è svolto in una maniera naturale Ho trovato anche più tranquilltà in me stesso. Sono consapevole di quello che so fare e non mi lascio trascinare dalle emozioni".

Se gli ingressi a 15 minuti dalla fine mettono pressione
"Non più di tanto. Io non lo vedo in quel modo, giudico me stesso nel complesso degli allenamenti, la preparazione per le partite, il minutaggio della partita: cosi divido la pressione, ma è ovvio che voglio sempre dare il massimo di me stesso".

Come vedi il tuo ruolo in nazionale?
"La nazionale è sempre il merito o il risultato di quello che fai nella tua propria squadra di club. Se riesco a diventare importante per il Milan, lo sarò anche per la nazionale".

Quanto tempo dai a te stesso nel Milan?
"Non mi sono imposto un periodo. Cerco di finire la stagione lavorando ogni giorno il più duro possibile per poi riuscire ad ottenere un posto da titolare. Per il momento non penso ad altro".

La testa c è, ce l' avesse pure Leao così....
 

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