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La mia era una "critica", se così la vogliamo chiamare, o un "invito" allo staff tecnico, non alla dirigenza. Va bene dare tempo a un giovane, ma ci vuole che lo staff sia richiamato a capire come aiutare il ragazzo ad esprimersi per quelle che OGGI sono limiti e peculiarità.Se lo cedi e poi diventa quello che deve diventare ti mangi le mani fino ai gomiti...
Ma per fortuna i nostri dirigenti sanno bene quello che fanno e ragionano in un modo ben preciso.
Il tifoso vuole tutto e subito, vincere tutte le partite 5-0 colpi di tacco rovesciate e joga Bonito... non digerisce il fatto che il calcio no sia la Playstation... i nostri dirigenti diciamo che sanno invece come funzionano le cose e lo hanno già dimostrato ampiamente... e questo comporta lavorare in un certo modo coi giovani che valgono.
Staff che in passato ha bocciato giovani di qualità perché non ha saputo valorizzarli appieno.
Leao, ad esempio. Che avesse doti fuori dal comune era evidente, ma non riusciva a rendere perché schierato prevalentemente da punta, poi sottopunta, poi esterno, e giocava una partita si e una no, o spezzoni di gara. Alcuni qui sul forum auspicavano che potesse scendere in campo con più frequenza e in un solo ruolo, quello più adatto a lasciarlo libero di esprimere le sue qualità principali, progressione palla al piede su tutte. Spalle alla porta non sapeva giocarci e anche oggi farebbe fatica. La svolta di Leao non è stata solo a livello mentale, ma di pari passo è arrivata la scelta di metterlo in una porzione di campo specifica.Senza quella, non avremmo mai avuto il Leao odierno.
Ecco, lo stesso auspico per De Ketelaere. Che abbia del talento e delle doti si vede. Si deve svegliare lui, ma il problema è principalmente tattico, a mio avviso. Lui trequartista in una serie A estremamente tattica è pesce fuor d'acqua. In fase di non possesso non ha mai lavorato molto, ma anche quando si tratta di cercare spazi per ricevere il pallone è titubante.
La considerazione finale è contestuale al discorso: se lo staff non riesce a lavorarci, perché non lo vede o non lo reputa mentalmente da Milan, piuttosto che insistere su una soluzione che non funziona e bruciarlo definitivamente, è meglio prendere in considerazione subito l'idea di cederlo.