Io non ci vedo niente di strano. Non capisco che c'entra Salvini o i nordafricani.
Qualsiasi organismo ha una reazione a causa di un attacco virale. Perché disquisire sulla reazione e non sulla causa ?
Onestamente io non sono destroide, nè sinistroide, né tantomeno paranoico. Commento circa l'assurdità del commento di una insegnante (fatto gravissimo) che equipara la morte di un essere umano ad un contatore di bestiame. Ovviamente non facendo menzione di un contatore di criminali che segna +1.
A tale pensiero secondo me non esiste reazione spropositata. Rimarcarlo non è il minimo, è doveroso. Forse chi non reagisce tollera questi episodi.
Perché quello che si è rivelato essere un episodio tragico causato da bianchi americani figli di papà fancazzisti drogati, per un paio di giorni, è stata carne di cui i più agitati si sono subito nutriti per tirare fuori con veemenza la loro amata ideologia.
Perché l'episodio passa, mentre la reazione è figlia della mentalità. E la mentalità resta. E con certe mentalità non ci sarà mai vento favorevole.
Perché il ministro dell'interno non può esprimersi in questi toni ubriachi. Ma la voglia di sangue è talmente tanta che tutto ciò appare normale. Che Salvini annunci "spero nei lavori forzati a vita" non conforta affatto, dà solo fastidio. Questa frase è semplicemente quello che è, l'n-esima sparata demagogica, del tutto superflua e vuota nella forma e nel contenuto. Buona solo a chi ha bisogno di "percepire" un babbo che dall'alto ci protegge (percepire, ovvero non è una reale protezione, solo chiacchiere, dato che poi nella realtà il lavoro da fare di fronte ad un omicidio è garantito ed è quello standard, quindi indagini etc).
Salvini, di questi tempi, c'entra sempre, perché una frangia di italiani si sono identificati del tutto con lui, e parlano come lui. E come dice Galimberti "non puoi pensare oltre le parole che non conosci". In pratica diventi quelli che dici. Ormai si dice che si fa bene a torturare fino alla morte gli spaccini, assestare qualche bel colpo all'americano è cosa buona e giusta, dato che ha commesso un omicidio.
La paranoia in questo contesto esiste eccome. E più si è paranoici e meno ci si accorge di esserlo, perché quando la paranoia diventa importante, la persona è semplicemente convinta di ciò in cui crede...quindi non è paranoia, è realtà. E' chiaro che parlo in termini generali, non mi riferivo mica a te. E poi a dire la verità che tu sia paranoico o meno non cambia nulla nel contesto generale