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Paola Ferrari perde una causa per diffamazione con Mino Raiola. Il Tribunale di Roma le ha dato torto in una causa che risale alla trattativa di giugno 2017 tra Donnarumma e Milan.
La Ferrari così si era espressa:
"Donnarumma non dovrebbe indossare la maglia della Nazionale per un anno. Codice Etico? Quale peggior esempio di chi tradisce per i soldi? Chi indossa la maglia della Nazionale deve essere un esempio per i giovani e lui non lo è."
La risposta di Raiola fu la seguente:
"La Ferrari è sposata con un uomo (Marco De Benedetti,, fondo Carlyle) che si sveglia la mattina e pensa ai soldi, va a letto e pensa ai soldi. Non ha preso distanza dai soldi lanciati? E' inutile che noi discutiamo di terrorismo e poi non prendiamo distanza di certe cose che ci capitano sotto casa. Perciò io mi incaz. con quella Paola. Porca putt..., come ***.. ti permetti di dire codice etico. Tu? Codice Etico? Ma vattene a fare in **** tu e tutto Carlyle."
La motivazione del tribunale che dà ragione a Raiola:
"Raiola nel diritto di critica può utilizzare espressioni anche lesive della reputazione altrui, purché siano collegate alla manifestazione di un dissenso ragionato e non si risolvano in un’aggressione gratuita. Vattene a fare in **** non costituisce condotta idonea a ledere la reputazione, ma rientra tra quelle espressioni che, pur volgari, nel contesto di un generale fenomeno di impoverimento del linguaggio e del costume, sono diventate di uso comune."
La Ferrari così si era espressa:
"Donnarumma non dovrebbe indossare la maglia della Nazionale per un anno. Codice Etico? Quale peggior esempio di chi tradisce per i soldi? Chi indossa la maglia della Nazionale deve essere un esempio per i giovani e lui non lo è."
La risposta di Raiola fu la seguente:
"La Ferrari è sposata con un uomo (Marco De Benedetti,, fondo Carlyle) che si sveglia la mattina e pensa ai soldi, va a letto e pensa ai soldi. Non ha preso distanza dai soldi lanciati? E' inutile che noi discutiamo di terrorismo e poi non prendiamo distanza di certe cose che ci capitano sotto casa. Perciò io mi incaz. con quella Paola. Porca putt..., come ***.. ti permetti di dire codice etico. Tu? Codice Etico? Ma vattene a fare in **** tu e tutto Carlyle."
La motivazione del tribunale che dà ragione a Raiola:
"Raiola nel diritto di critica può utilizzare espressioni anche lesive della reputazione altrui, purché siano collegate alla manifestazione di un dissenso ragionato e non si risolvano in un’aggressione gratuita. Vattene a fare in **** non costituisce condotta idonea a ledere la reputazione, ma rientra tra quelle espressioni che, pur volgari, nel contesto di un generale fenomeno di impoverimento del linguaggio e del costume, sono diventate di uso comune."