Carlo Conti a RTL 102.5: "Sono a un punto della mia carriera in cui non devo dimostrare niente, né a me stesso, né al pubblico, né all’azienda. Se farò meno ascolti di Amadeus non importa...cercherò di fare un buon prodotto e un buon servizio alla discografia, questa è la cosa importante...altrimenti dopo i grandi Festival di Baudo avremmo dovuto chiudere Sanremo. Amadeus ha fatto un grandissimo lavoro, straordinario, crescendo di anno in anno sia dal punto di vista musicale che di ascolti. Io cercherò di continuare quel lavoro...Abbiamo ufficializzato qualcosa che era nell’aria già da un po’. Stavamo ragionando con l’azienda e abbiamo trovato un punto d’incontro. Ho sentito un grande affetto intorno alla mia candidatura da parte di tutta l’azienda, dai vertici alle maestranze. Quindi mi sono detto: ‘torniamo sul luogo del delitto, i Conti tornano...Autocelebrazioni? L’unica medaglietta che mi metto è che dai miei Festival sono partiti Mahmood, Irama, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo. Era un momento di grande rinascita della musica italiana".