Come riporta Sport Mediaset, Gerry Cardinale sembra intenzionato a confermare la struttura costruita da Elliott, come ha più volte ribadito.
Come già riportato si parla di un contratto biennale con l'opzione per il terzo, Maldini e Massara chiedono più garanzie sul progetto, ma al momento non è stata formalizzata alcuna offerta al duo dell'area tecnia.
Cardinale è ancora negli USA, non scenderà in Italia. La rassicurazione dovrebbe arrivare in una call nei prossimi giorni, al momento il patron di RedBird è impegnato in fund raising, la ricerca di capitali per completare l'operazione d'acquisto dei rossoneri.
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Notizie precedenti
CorSera: la trattativa per i rinnovi contrattuali del d.t. Maldini e del d.s. Massara entrerà nel vivo fra oggi e domani, l’obiettiv comune è arrivare alle firme prima del weekend, anche perché si è già andati fin troppo lunghi. C’è ancora da trovare un’intesa definitiva con RedBird e Cardinale su competenze e margini operativi: la questione è tutta lì. Si lavora a un contratto triennale. Il tempo stringe, perché alcuni obiettivi di mercato rischiano di sfumare: primo fra tutti Renato Sanches, nel mirino da mesi, ma sul quale è piombato il Psg, che
potrebbe offrire fino a 30 milioni al Lille, ben più dei 18 messi sul tavolo dal Milan. L’altro dossier impellente riguarda De Ketelaere,
l’esterno destro che a Pioli farebbe comodissimo per compiere il salto di qualità anche in Champions. Costa 40 milioni, serve convincere il Bruges, che nicchia.
Tuttosport: Elliott e Gazidis (cue si è preso giustamente i meriti della gestione, ma ha commesso degli errori aggiustati da Maldini come il no a Ibra e Rangnick) si sono tirati fuori riguardo il rinnovo di Maldini. Se ne occuperà direttamente Cardinale., che però se ne sta negli Usa e questa appare già una prima anomalia. Il fatto che il fondo si sia smarcato dal rinnovo di Maldini, lasciando totalmente nelle mani di Cardinale la gestione, è un punto di partenza. Ma poi quell’accordo e quel contratto dovrà comunque essere vidimato dall’amministratore delegato. Una situazione in parte kafkiana e in parte poco chiara, che spiega perfettamente come mai siano passati i giorni e anche le settimane, senza che si venisse a capo della matassa. Salvo cataclismi al momento inimmaginabii, quella che si apre sarà la settimana della firma. Non è nemmeno immaginabile una rottura a tutto tonda, anche se sappiamo benissimo che Maldini non è tipo da compromessi, mentre la vicenda in stand by del cambio di proprietà potrebbe anche obbligarlo ad accettarne qualcuno, seppure solo a titolo temporaneo. L’importante è che non si siano persi treni importanti, sul mercato, come forse il dopo assalto del Psg a Botman e a Renato Sanches, potrebbe invece far temere. Un motivo in più per non tergiversare oltre e fare in modo che Cardinale e Maldini trovino finalmente l’accordo. Con Elliott alla finestra
Repubblica: a giorni Maldini e Massara firmeranno un biennale.