Ieri Cardinale, prima di accomodarsi in tribuna, tra il presidente Scaroni e l’a.d. Furlani, è voluto passare dagli spogliatoi per un saluto al gruppo. Con Pioli c’è stato di più: Cardinale ha abbracciato l’allenatore e rinnovato la fiducia: «Caro Stefano, hai il sostegno della proprietà». Pioli ha ringraziato e ribadito l’impegno suo e della squadra: tutto in inglese senza che nessuno richiedesse l’aiuto del traduttore. Certi concetti sono universali.tutta la sua gioia e il suo orgoglio. Cardinale non si vedeva a Milano dal derby d’andata, nel settembre scorso: ieri ha visssuto un’altra notte di gloria. È un portafortuna. La grande Europa è funzionale allo sviluppo del suo business: nessun torneo calcistico ha più appeal della Champions, determinante per la connessione tra sport e intrattenimento su cui fonda il suo progetto. San Siro è stato all’altezza della sfida, ma in futuro l’idea è di trasferire il Milan in un impianto di proprietà, moderno, funzionale, aperto sette giorni su sette. Cardinale è chiamato alla scelta definitiva: aspettare che sia il Comune di Milano a definire il percorso su San Siro o spostarsi fuori città. Sesto San Giovanni resta la prima ipotesi, anche per la disponibilità già accordata nell’area, privata, dell’ex acciaierie Falck. Tra l’ultima visita e quella di ieri sono trascorsi cinque mesi. Ne trascorreranno meno prima che la questione sia definita. Stadio, Leao, progetto tecnico: Cardinale si farà sentire spesso.
Tuttosport: per Cardinale ieri conferma del fatto che quando è a San Siro, il Milan vince sempre (i precedenti erano il derby vinto per 3-2 e il 2-0 alla Juventus). Amuleto.
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Come riportato da calciomercato.com, Cardinale è rimasto soddisfatto per la prestazione e per la vittoria del Milan. Ed anche per il tifo sugli spalti. Fiducia in tutto il management. Il numero uno del club rossonero, come già anticipato da Maldini, ripartirà nella giornata di domani.
