Cardinale e Ibra:"Faremo lo stadio, troppi infortuni quest'anno bisogna migliorare"

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Jino

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Mi pare pioli abbia fatto il suo corso.
Forse è fatta.

Ma guarda io lo dico da mesi, Pioli è già esonerato, dopo l'ultima partita gli toccherà come a Maldini, licenziato in cinque minuti.

Basta pensare a quanti soldi ha fatto perdere al club con l'eliminazione dal girone di CL, fuori dal mondiale, fuori dalla supercoppa...quest'anno poi non è riuscito a valorizzare economicamente nessun calciatore....
 

Jino

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Cardinale durante Business of Football

"Ibra? Zlatan mi permette di essere negli USA e allo stesso tempo di essere a Milano. Ha l'autorità per essere la mia voce al Milan con i giocatori, lo staff e chiunque altro.Tra i benefit di prendere un anno per studiare la situazione c’è stato anche quello di conoscere bene Ibrahimovic. Quando ho conosciuto Zlatan ero molto incuriosito, lui è un grande giocatore di squadra e se si riesce ad inserire il fattore di essere squadre anche nel mondo del business si possono fare cose migliori. Quando vengono comprati i club, ci si affida solitamenti a tanti consulenti, ma chi conosce meglio il Milan e il calcio europeo di Zlatan? Abbiamo una comprovata esperienza di partnership con persone come lui, da Dwayne Johnson a LeBron James passando per Ben Affleck e Matt Demon e in Zlatan vedo le stesse cose- Volevo prendere il suo far parte del mondo sportivo più importante d’Europa e metterlo nel nostro mondo di intendere gli investimenti. Quando qualcuno compra un club inizia a metterci dentro consulenti e dirigenti di vario tipo, tutte cose con cui persone come me hanno familiarità. Ma chi conosce il calcio europeo e il Milan meglio di Ibra? È il più grande uomo squadra che io abbia mai incontrato. Non parlo solo di campo: la sua umiltà, la sua intelligenza. Abbiamo esperienza di collaborazione con persone come lui, da Dwayne Johnson a LeBron James passando per Ben Affleck e Matt Demon e in Zlatan vedo le stesse cose. Se riesci a trovare persone che possono scavalcare il loro mondo e campo per entrare nel mio allora vai a creare una partnership molto potente. Quando abbiamo iniziato a parlare di questo la cosa più importante che io guardo in qualcuno quando devo portarlo in RedBird è se siamo allineati in termini di valori, cultura e obiettivi. È stato subito chiaro per me che eravamo affini. Ad oggi non c’è stato nessun motivo di disaccordo: io imparo tanto da lui, e spero che lui faccia altrettanto da me. Fin qui è andata alla grande, e non perché siamo nella fase “luna di miele” in cui va tutto bene, ma perché abbiamo già visto all’inizio che ci spalleggiamo a vicenda sugli obiettivi»



"Stadio? Sì, lo faremo. Milano è il posto perfetto. Creerò una società per costruire lo stadio e spero che si possa fare per tutta la Serie A. Amo San Siro. La domanda è: possiamo migliorare? La risposta è sì. Portiamo tantissima esperienza nella costruzione di stadi. Porteremo uno stadio in stile americano a Milano. Gli asset sono dei tifosi e io voglio creare un nuovo valore, soprattutto per l’Italia e per l’intera Serie A. Abbiamo fatto più progressi noi in 18 mesi che chiunque altro in Italia, stiamo cercando di creare non solo lo stadio ma un entertainment campus in stile americano. Milano sarebbe il posto perfetto e sarebbe positivo per Milano, l’Italia e la Serie A. Il mio obiettivo è creare una società per costruire lo stadio e poi utilizzarla per aiutare gli altri a club a costruire i loro stadi. Voglio aiutare la Serie A a crescere. Io vorrei vincere ogni anno, sarebbe impossibile, ma è il livello competitivo che crea valore. Se fossero i soliti club a vincere ci sarebbe meno valore. Quando abbiamo comprato il Milan molti mi hanno chiamato negli USA chiedendomi se ero diventato matto, non si può fare business in Italia. Ma non sono d’accordo, c’è resistenza ovunque. Io amo San Siro, è un privilegio giocare lì, la questione però non è lo stadio ma se possiamo vincere meglio con un nuovo stadio e la risposta categoricamente è sì. Possiamo aggiungere value alla Serie A facendo da esempio"

"Cambio allenatore? Tutto quello che gira intorno al Milan può evolversi. Guarderemo l'organico, ci sono stati tanti infortuni. Non ci accontentiamo di non essere al primo posto. Siamo giovani e nuovi. Ma non possiamo fare bene senza prima fare male .

" Lasciare il calcio? Penso che il modo migliore per non andarsene sia.... non andarsene. Spero di trovare un modo per capitalizzare il mio investimento. Ci sono molti modi, ma non siamo nemmeno vicini a farlo.."

Sugli infortuni:
"Se compri un giocatore e non lo hai a disposizione allora cosa lo paghi a fare? È frustrante e si gioca pure tanto. Bisogna migliorare la parte medica/preparazione al Milan".


Le dichiarazioni di Ibra.


"La Serie A è in difficoltà. È qualche anno indietro rispetto alla Premier League. San Siro? Lo stadio è storico, ma tutto ha un nuovo inizio. Con il nuovo stadio potremmo fare qualcosa di straordinario. Vogliamo il nostro stadio. Sarà fantastico, soprattutto per i tifosi."

Sul ruolo degli agenti:
"Saranno sempre lì. Ho avuto il miglior agente (Raiola), dipende da quanto potere e influenza gli dai. Devi sapere chi è tuo amico e chi no".

Sul campionato Saudita:
"Quando arrivano certe offerte è difficile rifiutare, ma il calcio è per tutti. Comunque non credo che inciderà sul calcio europeo. Fa bene a tutti perché porta nuovi soldi nel mondo del calcio".

Dove Ibrahimovic vede il suo futuro?

"È difficile dirlo. Lavorare con Cardinale mi porta ad un altro livello. Ho molto da imparare e c'è ancora tanto da fare per crescere. Non mi piace fare le cose facili; voglio fare la differenza e non sono Spaventato."

"Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro: è una squadra giovane, bella, si può vincere, la squadra sta migliorando, sta crescendo il management intorno; ci sono differenti mentalità, differenti opinioni"

"Il rapporto con lo staff? Non ho molto da dire, è facile… No, sto scherzando! Io sono un ex giocatore, ero con questi ragazzi fino a qualche mese fa. C’è un enorme rispetto tra noi. La situazione è cambiata con il ruolo che ho oggi. Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro. Il Milan è una squadra giovane, bella, si può vincere. La squadra sta migliorando e sta crescendo il management intorno. Ci sono differenti mentalità, differenti opinioni».


Vedi l'allegato 6981

In tutto questo un aspetto da sottolineare e che spiega perfettamente perchè il calcio in Italia è morto: uomini di business che danno del matto a Cardinale per investire in Italia.

Vi rendete conto? Siamo un paese morto. Fiscalmente ammazziamo tutti, non permettiamo a livello strutturale di investire.....ma chi ci viene?!

La storia stadio spiega tutto....bastoni fra le ruote da tutte le parti.
 

DavMilan

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Comunque ste dichiarazioni alla vigilia di una partita le trovo fuori luogo.
Di certo non tranquillizzano l ambiente,anzi ...
 

Lorenzo 89

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Cardinale durante Business of Football

"Ibra? È il più grande uomo squadra che io abbia mai incontrato. Non parlo solo di campo: la sua umiltà, la sua intelligenza.
Questa parte però mi ha fatto ridere, Cardinale elogia l'umiltà di uno che parla di sè stesso in terza persona e si identifica in Dio :asd:
 

Dexter

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E' di fatto un esonero, e secondo me quando parlano di "cambiamento" non si riferiscono solo all'allenatore.

Un'intervista di Cardinale "alla Berlusconi o Moratti" mi fa sperare una cosa... che parli così perché c'è qualche beduino che sta per entrare in società, e automaticamente si cambia registro nelle dichiarazioni.... soprattutto se si è in fase di trattativa e vanno convinti gli investitori....
Lo dice chiaro e tondo: il modo migliore per andarsene é non andarsene. Vuole (vogliono...) cedere una quota (e a mio parere di maggioranza, il contrario di ciò che si legge). La prima parte del piano E. é andata a gonfie vele: liberarsi dell' asset dal bilancio consolidato con una plusvalenza (da qui la valutazione senza senso di 1.3...). Ora tocca al prestatordo mantenere invariati i costi di gestione nell' attesa di trovare chi ti compra davvero. Scontato poi che una quota rimarrà nelle mani dell' attuale proprietario, c'é lo stadio di mezzo e non hanno il prepuzio. Comunque fa molto ridere sto tizio gellato che porta avanti sempre lo stesso spartito dell' entertainment, dimostrando di capire 0 dello sport calcio in Europa
 

gabri65

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Cardinale durante Business of Football

"Ibra? Zlatan mi permette di essere negli USA e allo stesso tempo di essere a Milano. Ha l'autorità per essere la mia voce al Milan con i giocatori, lo staff e chiunque altro.Tra i benefit di prendere un anno per studiare la situazione c’è stato anche quello di conoscere bene Ibrahimovic. Quando ho conosciuto Zlatan ero molto incuriosito, lui è un grande giocatore di squadra e se si riesce ad inserire il fattore di essere squadre anche nel mondo del business si possono fare cose migliori. Quando vengono comprati i club, ci si affida solitamenti a tanti consulenti, ma chi conosce meglio il Milan e il calcio europeo di Zlatan? Abbiamo una comprovata esperienza di partnership con persone come lui, da Dwayne Johnson a LeBron James passando per Ben Affleck e Matt Demon e in Zlatan vedo le stesse cose- Volevo prendere il suo far parte del mondo sportivo più importante d’Europa e metterlo nel nostro mondo di intendere gli investimenti. Quando qualcuno compra un club inizia a metterci dentro consulenti e dirigenti di vario tipo, tutte cose con cui persone come me hanno familiarità. Ma chi conosce il calcio europeo e il Milan meglio di Ibra? È il più grande uomo squadra che io abbia mai incontrato. Non parlo solo di campo: la sua umiltà, la sua intelligenza. Abbiamo esperienza di collaborazione con persone come lui, da Dwayne Johnson a LeBron James passando per Ben Affleck e Matt Demon e in Zlatan vedo le stesse cose. Se riesci a trovare persone che possono scavalcare il loro mondo e campo per entrare nel mio allora vai a creare una partnership molto potente. Quando abbiamo iniziato a parlare di questo la cosa più importante che io guardo in qualcuno quando devo portarlo in RedBird è se siamo allineati in termini di valori, cultura e obiettivi. È stato subito chiaro per me che eravamo affini. Ad oggi non c’è stato nessun motivo di disaccordo: io imparo tanto da lui, e spero che lui faccia altrettanto da me. Fin qui è andata alla grande, e non perché siamo nella fase “luna di miele” in cui va tutto bene, ma perché abbiamo già visto all’inizio che ci spalleggiamo a vicenda sugli obiettivi»



"Stadio? Sì, lo faremo. Milano è il posto perfetto. Creerò una società per costruire lo stadio e spero che si possa fare per tutta la Serie A. Amo San Siro. La domanda è: possiamo migliorare? La risposta è sì. Portiamo tantissima esperienza nella costruzione di stadi. Porteremo uno stadio in stile americano a Milano. Gli asset sono dei tifosi e io voglio creare un nuovo valore, soprattutto per l’Italia e per l’intera Serie A. Abbiamo fatto più progressi noi in 18 mesi che chiunque altro in Italia, stiamo cercando di creare non solo lo stadio ma un entertainment campus in stile americano. Milano sarebbe il posto perfetto e sarebbe positivo per Milano, l’Italia e la Serie A. Il mio obiettivo è creare una società per costruire lo stadio e poi utilizzarla per aiutare gli altri a club a costruire i loro stadi. Voglio aiutare la Serie A a crescere. Io vorrei vincere ogni anno, sarebbe impossibile, ma è il livello competitivo che crea valore. Se fossero i soliti club a vincere ci sarebbe meno valore. Quando abbiamo comprato il Milan molti mi hanno chiamato negli USA chiedendomi se ero diventato matto, non si può fare business in Italia. Ma non sono d’accordo, c’è resistenza ovunque. Io amo San Siro, è un privilegio giocare lì, la questione però non è lo stadio ma se possiamo vincere meglio con un nuovo stadio e la risposta categoricamente è sì. Possiamo aggiungere value alla Serie A facendo da esempio"

"Cambio allenatore? Tutto quello che gira intorno al Milan può evolversi. Guarderemo l'organico, ci sono stati tanti infortuni. Non ci accontentiamo di non essere al primo posto. Siamo giovani e nuovi. Ma non possiamo fare bene senza prima fare male .

" Lasciare il calcio? Penso che il modo migliore per non andarsene sia.... non andarsene. Spero di trovare un modo per capitalizzare il mio investimento. Ci sono molti modi, ma non siamo nemmeno vicini a farlo.."

Sugli infortuni:
"Se compri un giocatore e non lo hai a disposizione allora cosa lo paghi a fare? È frustrante e si gioca pure tanto. Bisogna migliorare la parte medica/preparazione al Milan".


Le dichiarazioni di Ibra.


"La Serie A è in difficoltà. È qualche anno indietro rispetto alla Premier League. San Siro? Lo stadio è storico, ma tutto ha un nuovo inizio. Con il nuovo stadio potremmo fare qualcosa di straordinario. Vogliamo il nostro stadio. Sarà fantastico, soprattutto per i tifosi."

Sul ruolo degli agenti:
"Saranno sempre lì. Ho avuto il miglior agente (Raiola), dipende da quanto potere e influenza gli dai. Devi sapere chi è tuo amico e chi no".

Sul campionato Saudita:
"Quando arrivano certe offerte è difficile rifiutare, ma il calcio è per tutti. Comunque non credo che inciderà sul calcio europeo. Fa bene a tutti perché porta nuovi soldi nel mondo del calcio".

Dove Ibrahimovic vede il suo futuro?

"È difficile dirlo. Lavorare con Cardinale mi porta ad un altro livello. Ho molto da imparare e c'è ancora tanto da fare per crescere. Non mi piace fare le cose facili; voglio fare la differenza e non sono Spaventato."

"Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro: è una squadra giovane, bella, si può vincere, la squadra sta migliorando, sta crescendo il management intorno; ci sono differenti mentalità, differenti opinioni"

"Il rapporto con lo staff? Non ho molto da dire, è facile… No, sto scherzando! Io sono un ex giocatore, ero con questi ragazzi fino a qualche mese fa. C’è un enorme rispetto tra noi. La situazione è cambiata con il ruolo che ho oggi. Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro. Il Milan è una squadra giovane, bella, si può vincere. La squadra sta migliorando e sta crescendo il management intorno. Ci sono differenti mentalità, differenti opinioni».

Ma sparite tutti e due, dai.

Anche Zlatan m'avrebbe bello che divertito.
 

Lineker10

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"Ibra? Zlatan mi permette di essere negli USA e allo stesso tempo di essere a Milano. Ha l'autorità per essere la mia voce al Milan con i giocatori, lo staff e chiunque altro.Tra i benefit di prendere un anno per studiare la situazione c’è stato anche quello di conoscere bene Ibrahimovic. Quando ho conosciuto Zlatan ero molto incuriosito, lui è un grande giocatore di squadra e se si riesce ad inserire il fattore di essere squadre anche nel mondo del business si possono fare cose migliori. Quando vengono comprati i club, ci si affida solitamenti a tanti consulenti, ma chi conosce meglio il Milan e il calcio europeo di Zlatan? Abbiamo una comprovata esperienza di partnership con persone come lui, da Dwayne Johnson a LeBron James passando per Ben Affleck e Matt Demon e in Zlatan vedo le stesse cose- Volevo prendere il suo far parte del mondo sportivo più importante d’Europa e metterlo nel nostro mondo di intendere gli investimenti. Quando qualcuno compra un club inizia a metterci dentro consulenti e dirigenti di vario tipo, tutte cose con cui persone come me hanno familiarità. Ma chi conosce il calcio europeo e il Milan meglio di Ibra? È il più grande uomo squadra che io abbia mai incontrato. Non parlo solo di campo: la sua umiltà, la sua intelligenza. Abbiamo esperienza di collaborazione con persone come lui, da Dwayne Johnson a LeBron James passando per Ben Affleck e Matt Demon e in Zlatan vedo le stesse cose. Se riesci a trovare persone che possono scavalcare il loro mondo e campo per entrare nel mio allora vai a creare una partnership molto potente. Quando abbiamo iniziato a parlare di questo la cosa più importante che io guardo in qualcuno quando devo portarlo in RedBird è se siamo allineati in termini di valori, cultura e obiettivi. È stato subito chiaro per me che eravamo affini. Ad oggi non c’è stato nessun motivo di disaccordo: io imparo tanto da lui, e spero che lui faccia altrettanto da me. Fin qui è andata alla grande, e non perché siamo nella fase “luna di miele” in cui va tutto bene, ma perché abbiamo già visto all’inizio che ci spalleggiamo a vicenda sugli obiettivi»



"Stadio? Sì, lo faremo. Milano è il posto perfetto. Creerò una società per costruire lo stadio e spero che si possa fare per tutta la Serie A. Amo San Siro. La domanda è: possiamo migliorare? La risposta è sì. Portiamo tantissima esperienza nella costruzione di stadi. Porteremo uno stadio in stile americano a Milano. Gli asset sono dei tifosi e io voglio creare un nuovo valore, soprattutto per l’Italia e per l’intera Serie A. Abbiamo fatto più progressi noi in 18 mesi che chiunque altro in Italia, stiamo cercando di creare non solo lo stadio ma un entertainment campus in stile americano. Milano sarebbe il posto perfetto e sarebbe positivo per Milano, l’Italia e la Serie A. Il mio obiettivo è creare una società per costruire lo stadio e poi utilizzarla per aiutare gli altri a club a costruire i loro stadi. Voglio aiutare la Serie A a crescere. Io vorrei vincere ogni anno, sarebbe impossibile, ma è il livello competitivo che crea valore. Se fossero i soliti club a vincere ci sarebbe meno valore. Quando abbiamo comprato il Milan molti mi hanno chiamato negli USA chiedendomi se ero diventato matto, non si può fare business in Italia. Ma non sono d’accordo, c’è resistenza ovunque. Io amo San Siro, è un privilegio giocare lì, la questione però non è lo stadio ma se possiamo vincere meglio con un nuovo stadio e la risposta categoricamente è sì. Possiamo aggiungere value alla Serie A facendo da esempio"

"Cambio allenatore? Tutto quello che gira intorno al Milan può evolversi. Guarderemo l'organico, ci sono stati tanti infortuni. Non ci accontentiamo di non essere al primo posto. Siamo giovani e nuovi. Ma non possiamo fare bene senza prima fare male .

" Lasciare il calcio? Penso che il modo migliore per non andarsene sia.... non andarsene. Spero di trovare un modo per capitalizzare il mio investimento. Ci sono molti modi, ma non siamo nemmeno vicini a farlo.."

Sugli infortuni:
"Se compri un giocatore e non lo hai a disposizione allora cosa lo paghi a fare? È frustrante e si gioca pure tanto. Bisogna migliorare la parte medica/preparazione al Milan".


Le dichiarazioni di Ibra.


"La Serie A è in difficoltà. È qualche anno indietro rispetto alla Premier League. San Siro? Lo stadio è storico, ma tutto ha un nuovo inizio. Con il nuovo stadio potremmo fare qualcosa di straordinario. Vogliamo il nostro stadio. Sarà fantastico, soprattutto per i tifosi."

Sul ruolo degli agenti:
"Saranno sempre lì. Ho avuto il miglior agente (Raiola), dipende da quanto potere e influenza gli dai. Devi sapere chi è tuo amico e chi no".

Sul campionato Saudita:
"Quando arrivano certe offerte è difficile rifiutare, ma il calcio è per tutti. Comunque non credo che inciderà sul calcio europeo. Fa bene a tutti perché porta nuovi soldi nel mondo del calcio".

Dove Ibrahimovic vede il suo futuro?

"È difficile dirlo. Lavorare con Cardinale mi porta ad un altro livello. Ho molto da imparare e c'è ancora tanto da fare per crescere. Non mi piace fare le cose facili; voglio fare la differenza e non sono Spaventato."

"Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro: è una squadra giovane, bella, si può vincere, la squadra sta migliorando, sta crescendo il management intorno; ci sono differenti mentalità, differenti opinioni"

"Il rapporto con lo staff? Non ho molto da dire, è facile… No, sto scherzando! Io sono un ex giocatore, ero con questi ragazzi fino a qualche mese fa. C’è un enorme rispetto tra noi. La situazione è cambiata con il ruolo che ho oggi. Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro. Il Milan è una squadra giovane, bella, si può vincere. La squadra sta migliorando e sta crescendo il management intorno. Ci sono differenti mentalità, differenti opinioni».


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Parole sibilline. Se non è il solito blabla (e temo lo sia) ci saranno novità a fine stagione.
 
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Matt Demon e Ben Affleck ?
Ha confermato pure che vincere ogni anno non è cosa se no si perde imprevedibilità.

Che dire ragazzi, siamo in mano a un pagliaccio tenuto per le palle da un manipolo di speculatori.
Difficile essere ottimisti per il futuro
 
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