Cardinale da Boston: "Americanizzare il calcio europeo, ci sarebbero benefici. Ho rispettato storia del Liverpool."

Commodore06

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Una idea per il forum . Questi post non si possono mettere solo per gli iscritti al forum e con insulti liberi. Potremmo scaricare un po' di stress :asd:
Se si dovesse aprire il forum temporaneamente a tutti quando vengono fuori i post su Caddanale e furlAno in 2 minuti il forum si ridurrebbe ad una fogna come i defunti forum di calcio Yahoo :muhahah:
 
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Altra chicca appena sfornata:
"Gli europei sono fissati con la vittoria
Non capiscono perché tutti vogliono vincere."
Che cacchio pretendi dagli americani , quelli sono abituati a spostare le franchigie delle squadre di basket e di football da una città ad un altra
 
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Da un po di tempo a questa parte mi sento come ceccherini in 'la mia vita a stelle e strisce '.
Tra non molto prendo pure io una mazza da baseball e spacco tutto.
Stress americano.
 

admin

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Cardinale riappare al pubblico in una conferenza stampa da Boston, all'evento "Costruire imperi sportivi con un taglio impreditoriale", assieme al partner Analytics Group.

Cardinale ignora il Milan e parla solo della sua quota minoranza nel Liverpool.

"La mia visione è che bisogna utilizzare i capitali, associandoli ad una struttura di business collaudata, che aiuti i right holders nello sport. Ho aiutato gli Yankees a costruire del business intorno alla loro IP. Abbiamo avuto partnership con squadre e leghe e le abbiamo aiutate a costruire giri d’affari di valore intorno alle loro proprietà intellettuali. Win-win.

In America c’è un’accettazione maggiore per l'integrità dello sport e della competizione, o l’aspetto dell’entertainment. In Europa invece danno importanza solo alla performance sul campo, alla vittoria.

Una lezione che possiamo trarne è che i diritti TV stanno salendo e i vari distributori vogliono trasmettere solo gli eventi migliori. Non vogliono le squadre minori, e questo è un problema. Non si può ignorare che ci sia un aspetto sociale nello sport. Quando pensi allo sport pensi all’universalità della competizione: la possibilità che una delle squadre sulla carta inferiori possa arrivare al livello di una big è fantastico, è quello che rende il tutto così appetibile e di valore.

Quando vado a fare un investimento mi chiedo: perché questa cosa ha motivo di esistere? Qual è la sua “value proposition”. Diciamo ai detentori di diritti di venderli su una scadenza a lungo termine, al resto ci pensiamo noi.
Non ci può essere un’americanizzazione totale, ma si possono avere dei benefici. Aiutiamo gli europei a generare capitale da reinvestire nuovamente così da essere più competitivi.

Il motivo per cui ho investito in Fenway Sports Group, nel Liverpool, ed è l’unica volta in cui non sono azionista di maggioranza ma di minoranza in un investimento legato allo sport, è perché ho davvero tanto rispetto per questa proprietà e dirigenza e quello che hanno fatto col Liverpool. Sono riusciti a trovare un compromesso tra il lato sportivo e del busines. Ed è proprio questo a cui si dovrebbe guardare e provare a replicare anche altrove
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Cardinale riappare al pubblico in una conferenza stampa da Boston, all'evento "Costruire imperi sportivi con un taglio impreditoriale", assieme al partner Analytics Group.

Cardinale ignora il Milan e parla solo della sua quota minoranza nel Liverpool.

"La mia visione è che bisogna utilizzare i capitali, associandoli ad una struttura di business collaudata, che aiuti i right holders nello sport. Ho aiutato gli Yankees a costruire del business intorno alla loro IP. Abbiamo avuto partnership con squadre e leghe e le abbiamo aiutate a costruire giri d’affari di valore intorno alle loro proprietà intellettuali. Win-win.

In America c’è un’accettazione maggiore per l'integrità dello sport e della competizione, o l’aspetto dell’entertainment. In Europa invece danno importanza solo alla performance sul campo, alla vittoria.

Una lezione che possiamo trarne è che i diritti TV stanno salendo e i vari distributori vogliono trasmettere solo gli eventi migliori. Non vogliono le squadre minori, e questo è un problema. Non si può ignorare che ci sia un aspetto sociale nello sport. Quando pensi allo sport pensi all’universalità della competizione: la possibilità che una delle squadre sulla carta inferiori possa arrivare al livello di una big è fantastico, è quello che rende il tutto così appetibile e di valore.

Quando vado a fare un investimento mi chiedo: perché questa cosa ha motivo di esistere? Qual è la sua “value proposition”. Diciamo ai detentori di diritti di venderli su una scadenza a lungo termine, al resto ci pensiamo noi.
Non ci può essere un’americanizzazione totale, ma si possono avere dei benefici. Aiutiamo gli europei a generare capitale da reinvestire nuovamente così da essere più competitivi.

Il motivo per cui ho investito in Fenway Sports Group, nel Liverpool, ed è l’unica volta in cui non sono azionista di maggioranza ma di minoranza in un investimento legato allo sport, è perché ho davvero tanto rispetto per questa proprietà e dirigenza e quello che hanno fatto col Liverpool. Sono riusciti a trovare un compromesso tra il lato sportivo e del busines. Ed è proprio questo a cui si dovrebbe guardare e provare a replicare anche altrove


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Scusa @admin se non cito ma dalle mie parti si dice che la merrda più la tocchi più puzza.
 
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Altra chicca appena sfornata:
"Gli europei sono fissati con la vittoria
Non capiscono perché tutti vogliono vincere."
L'aveva già dichiarato l'anno scorso riferito ai tifosi che pensano solo a vincere. Questo tizio non ha valori sportivi, è una sciagura.
Business business business.. solo di questo ciancia.
 
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Poi ditemi che non è totale sintonia con Elliott. Il piano è esattamente quello, gestire il Milan come un’azienda.

Se l’hanno affidato a lui, un motivo ci sarà.
 
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Cardinale riappare al pubblico in una conferenza stampa da Boston, all'evento "Costruire imperi sportivi con un taglio impreditoriale", assieme al partner Analytics Group.

Cardinale ignora il Milan e parla solo della sua quota minoranza nel Liverpool.

"La mia visione è che bisogna utilizzare i capitali, associandoli ad una struttura di business collaudata, che aiuti i right holders nello sport. Ho aiutato gli Yankees a costruire del business intorno alla loro IP. Abbiamo avuto partnership con squadre e leghe e le abbiamo aiutate a costruire giri d’affari di valore intorno alle loro proprietà intellettuali. Win-win.

In America c’è un’accettazione maggiore per l'integrità dello sport e della competizione, o l’aspetto dell’entertainment. In Europa invece danno importanza solo alla performance sul campo, alla vittoria.

Una lezione che possiamo trarne è che i diritti TV stanno salendo e i vari distributori vogliono trasmettere solo gli eventi migliori. Non vogliono le squadre minori, e questo è un problema. Non si può ignorare che ci sia un aspetto sociale nello sport. Quando pensi allo sport pensi all’universalità della competizione: la possibilità che una delle squadre sulla carta inferiori possa arrivare al livello di una big è fantastico, è quello che rende il tutto così appetibile e di valore.

Quando vado a fare un investimento mi chiedo: perché questa cosa ha motivo di esistere? Qual è la sua “value proposition”. Diciamo ai detentori di diritti di venderli su una scadenza a lungo termine, al resto ci pensiamo noi.
Non ci può essere un’americanizzazione totale, ma si possono avere dei benefici. Aiutiamo gli europei a generare capitale da reinvestire nuovamente così da essere più competitivi.

Il motivo per cui ho investito in Fenway Sports Group, nel Liverpool, ed è l’unica volta in cui non sono azionista di maggioranza ma di minoranza in un investimento legato allo sport, è perché ho davvero tanto rispetto per questa proprietà e dirigenza e quello che hanno fatto col Liverpool. Sono riusciti a trovare un compromesso tra il lato sportivo e del busines. Ed è proprio questo a cui si dovrebbe guardare e provare a replicare anche altrove


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Gli conviene non parlare di Milan,
altrimenti non lo prendono sul serio alla convention... che già...
 
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