L'ottimo direttore della prestigiosa rivista Limes, generalmente dotato di una rimarchevole competenza nella analisi della politica internazionale, tradisce invece un certo pressappochismo nella valutazione della situazione delle due proprietà dei clubs milanesi in relazione alle politiche di Pechino sugli investimenti cinesi oltremare. E ciò, non perché distinzioni tra le due posizioni non possano essere fatte rispetto ad esse, ma per motivazioni diverse da quelle prospettate. Entrambe le acquisizioni sono state operate con utilizzo di capitali basati fuori dalla Cina, ed entrambe per la gestione ordinaria mediante soluzioni dil leverage,* buy in nel caso di Suning, finanziamento oneroso infragruppo verso la controllata Inter, buy out nel caso del Milan, con indebitamento diretto del club e della sua controllante verso terzi e per causa di acquisto (un debito dunque più facilmente rimborsabile in ragione della più facile liquidabilita' dell'oggetto, il capitale, per cui esso è stato costituito). Cessano tuttavia qui le similarità tra le due vicende, si marcano le differenze, e si apprezzano la profondità del progetto sportivo per il Milan, e l'abilità strategica nella sua realizzazione, di Mr. Li, sia pure nella iniziale concezione, che hanno avuto ed avranno un ruolo decisivo nel penetrare nelle strette maglie dei criteri valutativi dell'Amministrazione cinese sulla futura ammissibilità di investimenti del capitale interno all'estero. A vederlo dall'esterno, il progetto sportivo di Li appare come quello di una proprietà tecnica, di schietta estrazione manageriale, che si è finanziata, in parte, tramite capitale di debito per impiegarlo esclusivamente in una impresa sportiva di calcio. I mezzi impiegati sono propri del management, conferiti in conto capitale e quindi a fondo perduto, ivi compresi quelli anticipati da soggetti come Huaring ed Haixia, oltre che quelli prestati da Elliott e Blue Skye, e saranno utilizzati per un accrescimento di valore del bene target nell'aspettativa di essere rivenduto sul mercato e con esso rimborsare il debito e ricavarne un legittimo profitto sulla plusvalenza generata, al netto di costi e tasse. L'impresa, così concepita, appare dunque in core business, coerente, cioè con l'attività tipica del management, non è strumentale o secondaria ad altre attività del proprietario o finanziata da attività di questo, l'investimento non è dunque irrazionale secondo il parametro cinese, perché crea valore per l'impresa e la rifinanzia, ed ha l'apprezzabile vantaggio di produrre valore immateriale per il sistema interno cinese, come apporto di know-how e promozione sociale e culturale della attività calcistica in Cina. Come tale, potrà in futuro superare, ed in concreto lo ha già fatto, la valutazione di ammissibilità da parte del SAFE di investimenti interni cinesi, specie se in conto capitale. Molto diversa la situazione dell'Inter, con una proprietà, Suning, nettamente out of core business rispetto al club nerazzurro, che ha un progetto di sfruttamento commerciale del marchio del club per espansione all'estero, sui mercati esteri occidentali, del marchio proprietario. Una direzione centrifuga dei capitali cinesi, e per finalità ultronee rispetto al calcio, che è tale da giustificare l'attenzione degli organi di controllo cinesi sui limiti di ammissibilità ad investimenti di capitali interni su attività definibili come irrazionali. Una posizione, come si noterà, simile a quella di Dalian Wanda per gli investimenti oltremare, che per analoghi motivi da oltre un anno e mezzo ha capitali bloccati in patria per svariati miliardi di euro. Si vedrà se dopo il Congresso del PCC del 18 ottobre prossimo muteranno gli scenari interni alla politica cinese nel delicato tema della apertura dei capitali cinesi all'estero, ma è da ora abbastanza chiaro che il Milan ha elaborato una strategia alternativa necessaria per un piano industriale di lungo corso, in specie con riferimento alla delicata questione del finanziamento del progetto del nuovo stadio proprietario, ove l'inerenza dell'investimento all'oggetto sociale sarà decisiva per la sua finanziabilita'.