Capello:"Milan, chance da scudetto. Ibra trascina".

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Fabio Capello alla GDS in edicola sul Milan:Questo Milan mi piace: è interessante, pieno di vitalità, pratica un bel calcio. Mi ha colpito una cosa: tutti giocano con entusiasmo e allegria. Tutti rispettano le parti assegnate dal copione".

"Quanto c'è di Pioli nel Milan? Molto. Pioli è sempre stato una persona equilibrata. Ha saputo scegliere i giocatori adatti al suo spartito e ha conquistato la fiducia dell’ambiente. Ha superato i momenti difficili della scorsa stagione in silenzio, concentrandosi sul la- voro. Ha gestito con intelligenza la fase delicata del lockdown. I giocatori lo rispettano e si vede. E’ una cosa molto bella quando i calciatori mostrano attaccamento alla maglia e alla loro guida. Sono queste le cose che creano la differenza".

"Maldini e Massara sono stati bravi. Dall’esterno emerge il profilo di un Milan compatto: Maldini, Massara, Pioli, squadra".

Ibra? Con me si sfonda una porta aperta quando si parla di Zlatan. L’ho voluto io in Italia. Ibra è un giocatore particolare. Unisce un elevato livello di professionalità a una personalità straripante. Riesce ad essere decisivo anche a 39 anni perché lui non gioca per partecipare: Ibra vuole vincere. Un campione come lui è una forza trainante per l’intero gruppo. I più giovani vedono Ibra impegnarsi al massimo in allena- mento e pensano: se uno come lui sgobba così durante la settimana, noi non possiamo tirarci indietro".

"Altre citazioni? La coppia di centrocampo Bennacer e Kessie. Il primo è in crescita, il secondo si era un po’ perso dopo il trasferimento a Milano, ma si sta ritrovando. Calhanoglu aveva già mostrato il suo talento in Germania e ora si sta affermando. E’ un giocatore esperto all’età di 26 anni: ha giocato cinquanta gare con la nazionale turca. E poi c’è Donnarumma, un portiere fuoriclasse, uno che aggiunge punti alla classifica".

"Questo Milan cosa potrebbe rubare a quello del 95? Ricordo che all’inizio di quel- la stagione si parlava di squadra vecchia e da rifondare, di tempo perso sul mercato. Ai giocatori feci questo discorso: “Dimostrate che non siete un gruppo finito, che avete ancora qualcosa da dare”. Quella squadra aveva un’anima particolare. Ecco, la lezione da trar- re è quella: motivazioni e obiettivi possono dare una spinta in più al Milan di oggi".

"Milan da scudetto? In un campionato così incerto, ritengo che il Milan abbia le sue chance da giocarsi. La cosa importante è crederci: se tutti seguiranno l’esempio di Ibra, la squadra di Pioli potrà arrivare fino in fondo. La gestione dei momenti difficili sarà fondamentale".

"Cosa ha detto questo derby? Ha raccontato che il Milan può coltivare le sue ambizioni. Quando indossi una maglia come quella rossonera, devi sempre puntare in alto. Ha detto che l’Inter ha potenzialità enormi e ribadisco il mio pronostico: è la favorita per vincere il campionato, ma Conte deve ritrovare qualche giocatore che in estate era finito sul mercato. Bisogna scuotere l’aspetto mentale e far capire a chi era stato messo in discussione che è parte integrante del progetto attuale. A livello tecnico, vedo un’Inter costruita sui due attaccanti. Con il potenziale avanzato che si ritrova è una scelta giusta, ma la difesa in alcuni momenti soffre. Conte deve trovare l’equilibrio giusto. Il lavoro settimanale è fondamentale, ma ora arrivano le coppe europee e per gli allenatori si fa dura".

"L'Europa League può complicare i piani? Giocare il giovedì non aiuta mai. Le trasferte dell’Europa League ti portano spesso in posti lontani e aggiungono stanchezza"

Il Celtic è un club di prestigio e giocare in Scozia non è mai facile, ma il momento di buona forma e l’entusiasmo possono rendere più facile la trasferta del Milan".

"La dinastia Maldini? Sono partiti dal cuore della difesa con Cesare e sono arrivati in attacco con Daniel. E’ un ragazzo di qualità. Avere alle spalle l’esperienza di Paolo lo aiuterà. I Maldini non tradiscono mai".
 
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