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Il generale Camporini sulla previsione di una guerra tra russia e Italia:
"I russi hanno spostato in Cirenaica la base aerea e navale sfrattata dalla Siria. Ce li abbiamo davanti, siamo a portata dei bombardieri Sukhoi. Pensare che non ci attaccheranno mai è una visione ottimistica, invece un soldato deve pianificare tutto in previsione dello scenario peggiore.
L'esercito italiano ha 95 mila uomini e donne, un terzo dei quali con compiti logistici-addestrativi. Ne restano circa 60mila ma che in caso di combattimento dovrebbero ruotare almeno su base quattro o cinque per poter usufruire di periodi di riposo e addestramento: quindi diciamo circa 12-15 mila soldati al fronte per volta. I russi ne hanno 600 mila. I britannici, accreditati come i più pronti a scendere in campo, sono 70 mila. E poi mancano le munizioni: va incrementata la produzione. La Russia fabbrica 4 milioni di proiettili d’artiglieria all’anno, noi tutti insieme uno.
Come si fa a risolvere il problema? Il ritorno alla leva obbligatoria sarebbe troppo costoso.
Ci sono difficoltà a coprire i posti messi a bando nelle forze armate. Tempo fa ho proposto di aprire le caserme agli stranieri con permesso di soggiorno, con la prospettiva in caso di servizio per l’Italia senza macchie, di ottenere la cittadinanza."
"I russi hanno spostato in Cirenaica la base aerea e navale sfrattata dalla Siria. Ce li abbiamo davanti, siamo a portata dei bombardieri Sukhoi. Pensare che non ci attaccheranno mai è una visione ottimistica, invece un soldato deve pianificare tutto in previsione dello scenario peggiore.
L'esercito italiano ha 95 mila uomini e donne, un terzo dei quali con compiti logistici-addestrativi. Ne restano circa 60mila ma che in caso di combattimento dovrebbero ruotare almeno su base quattro o cinque per poter usufruire di periodi di riposo e addestramento: quindi diciamo circa 12-15 mila soldati al fronte per volta. I russi ne hanno 600 mila. I britannici, accreditati come i più pronti a scendere in campo, sono 70 mila. E poi mancano le munizioni: va incrementata la produzione. La Russia fabbrica 4 milioni di proiettili d’artiglieria all’anno, noi tutti insieme uno.
Come si fa a risolvere il problema? Il ritorno alla leva obbligatoria sarebbe troppo costoso.
Ci sono difficoltà a coprire i posti messi a bando nelle forze armate. Tempo fa ho proposto di aprire le caserme agli stranieri con permesso di soggiorno, con la prospettiva in caso di servizio per l’Italia senza macchie, di ottenere la cittadinanza."