Calvarese:"Pulisic più col braccio che col petto".

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L'ex arbitro Calvarse a Tuttosport in edicola: L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.

Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato?
Il check dura moltissimo, circa due minuti: troppi, specie per un VAR come Di Paolo. Inoltre, le prime riprese sembrano contraddirsi: una fa pensare che Pulisic tocchi prima con il petto e poi col braccio, l’altra mostra con più evidenza il contatto tra pallone e bicipite. Da questi “indizi” si può supporre che, da protocollo, la decisione del campo sia stata confermata per mancanza di immagini chiare.
Di fronte all’episodio mi sono chiesto come mi sarei comportato se fossi stato in sala VAR. Premetto che in fase di revisione di un fallo di mano è determinante l’analisi della dinamica del movimento delle braccia e del pallone. Dopo il controllo di Pulisic, il pallone non schizza via, ma cade lentamente ai suoi piedi, interrompendo la rotazione. Ciò è compatibile più con un controllo con il braccio che con il petto. Questo primo elemento è significativo, mi avrebbe spinto a cercare in altre immagini. E la risposta sarebbe arrivata dalla telecamera angolare, una super-slowmotion che ha tantissimi frame e una qualità alta dell’immagine (che è passata in TV): da questa si evidenzia che la maglietta di Pulisic si muove visibilmente all’altezza del bicipite poco dopo il distacco del pallone. Se fossi stato al VAR, avrei quindi mostrato proprio questa ripresa, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi sul tocco di braccio.
 

Diavolo86

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Neanche la decenza di verificare che non sono andati due giocatori di movimento, il Genoa aveva un ultimo cambio e ha fatto entrare il secondo portiere.
Ho smesso di leggere li, il giornalismo il Italia è spazzatura e Tuttosport ne è l'apice.
 

jumpy65

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Rocchi ha parlato dell'episodio a open var anche senza aver fatto sentire l'audio, ma che lui ha sentito, e ha confermato la correttezza della decisione presa, anzi ha specificato elaborata molto bene. Quello che dice calvalese mi sembra in alcuni frangenti fantasioso.
 

Djici

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L'ex arbitro Calvarse a Tuttosport in edicola: L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.

Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato?
Il check dura moltissimo, circa due minuti: troppi, specie per un VAR come Di Paolo. Inoltre, le prime riprese sembrano contraddirsi: una fa pensare che Pulisic tocchi prima con il petto e poi col braccio, l’altra mostra con più evidenza il contatto tra pallone e bicipite. Da questi “indizi” si può supporre che, da protocollo, la decisione del campo sia stata confermata per mancanza di immagini chiare.
Di fronte all’episodio mi sono chiesto come mi sarei comportato se fossi stato in sala VAR. Premetto che in fase di revisione di un fallo di mano è determinante l’analisi della dinamica del movimento delle braccia e del pallone. Dopo il controllo di Pulisic, il pallone non schizza via, ma cade lentamente ai suoi piedi, interrompendo la rotazione. Ciò è compatibile più con un controllo con il braccio che con il petto. Questo primo elemento è significativo, mi avrebbe spinto a cercare in altre immagini. E la risposta sarebbe arrivata dalla telecamera angolare, una super-slowmotion che ha tantissimi frame e una qualità alta dell’immagine (che è passata in TV): da questa si evidenzia che la maglietta di Pulisic si muove visibilmente all’altezza del bicipite poco dopo il distacco del pallone. Se fossi stato al VAR, avrei quindi mostrato proprio questa ripresa, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi sul tocco di braccio.
Oh ma questa immagine qualcuno l'ha vista per davvero?
Io da ogni possibile angolatura non ho mai visto braccio.
Non ho notato nessun effetto fisico strano del pallone.
Vorrei sapere perché con il braccio il pallone "cade lentamente" mentre con il petto dovrebbe "schizzare via".
Santo cielo.
Avete rotto il caxxo.
 
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L'ex arbitro Calvarse a Tuttosport in edicola: L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.

Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato?
Il check dura moltissimo, circa due minuti: troppi, specie per un VAR come Di Paolo. Inoltre, le prime riprese sembrano contraddirsi: una fa pensare che Pulisic tocchi prima con il petto e poi col braccio, l’altra mostra con più evidenza il contatto tra pallone e bicipite. Da questi “indizi” si può supporre che, da protocollo, la decisione del campo sia stata confermata per mancanza di immagini chiare.
Di fronte all’episodio mi sono chiesto come mi sarei comportato se fossi stato in sala VAR. Premetto che in fase di revisione di un fallo di mano è determinante l’analisi della dinamica del movimento delle braccia e del pallone. Dopo il controllo di Pulisic, il pallone non schizza via, ma cade lentamente ai suoi piedi, interrompendo la rotazione. Ciò è compatibile più con un controllo con il braccio che con il petto. Questo primo elemento è significativo, mi avrebbe spinto a cercare in altre immagini. E la risposta sarebbe arrivata dalla telecamera angolare, una super-slowmotion che ha tantissimi frame e una qualità alta dell’immagine (che è passata in TV): da questa si evidenzia che la maglietta di Pulisic si muove visibilmente all’altezza del bicipite poco dopo il distacco del pallone. Se fossi stato al VAR, avrei quindi mostrato proprio questa ripresa, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi sul tocco di braccio.
voglio la roba che tira questo.. deve essere buona.
 
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L'ex arbitro Calvarse a Tuttosport in edicola: L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.

Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato?
Il check dura moltissimo, circa due minuti: troppi, specie per un VAR come Di Paolo. Inoltre, le prime riprese sembrano contraddirsi: una fa pensare che Pulisic tocchi prima con il petto e poi col braccio, l’altra mostra con più evidenza il contatto tra pallone e bicipite. Da questi “indizi” si può supporre che, da protocollo, la decisione del campo sia stata confermata per mancanza di immagini chiare.
Di fronte all’episodio mi sono chiesto come mi sarei comportato se fossi stato in sala VAR. Premetto che in fase di revisione di un fallo di mano è determinante l’analisi della dinamica del movimento delle braccia e del pallone. Dopo il controllo di Pulisic, il pallone non schizza via, ma cade lentamente ai suoi piedi, interrompendo la rotazione. Ciò è compatibile più con un controllo con il braccio che con il petto. Questo primo elemento è significativo, mi avrebbe spinto a cercare in altre immagini. E la risposta sarebbe arrivata dalla telecamera angolare, una super-slowmotion che ha tantissimi frame e una qualità alta dell’immagine (che è passata in TV): da questa si evidenzia che la maglietta di Pulisic si muove visibilmente all’altezza del bicipite poco dopo il distacco del pallone. Se fossi stato al VAR, avrei quindi mostrato proprio questa ripresa, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi sul tocco di braccio.
Non mi piace vincere rubando, e sinceramente se dovessi scommettere direi che l' ha presa di braccio.

Ma non ci metterei la mano sul fuoco, perchè non ci puo' essere certezza, magari l' ha presa col pettoralone turgido e ha dato l' impressione fosse il braccio.

Quindi sukate e ingoiate pure.
 

7AlePato7

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L'ex arbitro Calvarse a Tuttosport in edicola: L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.

Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato?
Il check dura moltissimo, circa due minuti: troppi, specie per un VAR come Di Paolo. Inoltre, le prime riprese sembrano contraddirsi: una fa pensare che Pulisic tocchi prima con il petto e poi col braccio, l’altra mostra con più evidenza il contatto tra pallone e bicipite. Da questi “indizi” si può supporre che, da protocollo, la decisione del campo sia stata confermata per mancanza di immagini chiare.
Di fronte all’episodio mi sono chiesto come mi sarei comportato se fossi stato in sala VAR. Premetto che in fase di revisione di un fallo di mano è determinante l’analisi della dinamica del movimento delle braccia e del pallone. Dopo il controllo di Pulisic, il pallone non schizza via, ma cade lentamente ai suoi piedi, interrompendo la rotazione. Ciò è compatibile più con un controllo con il braccio che con il petto. Questo primo elemento è significativo, mi avrebbe spinto a cercare in altre immagini. E la risposta sarebbe arrivata dalla telecamera angolare, una super-slowmotion che ha tantissimi frame e una qualità alta dell’immagine (che è passata in TV): da questa si evidenzia che la maglietta di Pulisic si muove visibilmente all’altezza del bicipite poco dopo il distacco del pallone. Se fossi stato al VAR, avrei quindi mostrato proprio questa ripresa, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi sul tocco di braccio.
Eccoli i processi mediatici ai danni del Milan dalle note fonti autorevoli di matrice juventina. Questi per il gol di Muntari o Juve-Milan 0-0 dovrebbero tacere vita natural durante.
 
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L'ex arbitro Calvarse a Tuttosport in edicola: L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.

Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato?
Il check dura moltissimo, circa due minuti: troppi, specie per un VAR come Di Paolo. Inoltre, le prime riprese sembrano contraddirsi: una fa pensare che Pulisic tocchi prima con il petto e poi col braccio, l’altra mostra con più evidenza il contatto tra pallone e bicipite. Da questi “indizi” si può supporre che, da protocollo, la decisione del campo sia stata confermata per mancanza di immagini chiare.
Di fronte all’episodio mi sono chiesto come mi sarei comportato se fossi stato in sala VAR. Premetto che in fase di revisione di un fallo di mano è determinante l’analisi della dinamica del movimento delle braccia e del pallone. Dopo il controllo di Pulisic, il pallone non schizza via, ma cade lentamente ai suoi piedi, interrompendo la rotazione. Ciò è compatibile più con un controllo con il braccio che con il petto. Questo primo elemento è significativo, mi avrebbe spinto a cercare in altre immagini. E la risposta sarebbe arrivata dalla telecamera angolare, una super-slowmotion che ha tantissimi frame e una qualità alta dell’immagine (che è passata in TV): da questa si evidenzia che la maglietta di Pulisic si muove visibilmente all’altezza del bicipite poco dopo il distacco del pallone. Se fossi stato al VAR, avrei quindi mostrato proprio questa ripresa, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi sul tocco di braccio.

Già che dicono che per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento, fa capire quanto sono svegli e lucidi. Non è successa questa cosa.

Ma leccatecelo.
 
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