Per me giocare è la priorità e francamente non ne farei una malattia e non mi turba la retrocessione in sé, è altro quello che mi preoccupa.
Non so perché si faccia ironia sulla serie d , forse è la parola dilettanti a trarre in inganno ma io ho amici che allenano e giocano in serie d e ti posso garantire fanno calcio per lavoro come i pro.
La serie d non è una categoria da dopolavoro, se è questo il timore generale e diffuso.
Gli allenatori hanno uno staff esattamente come in serie c.
Il livello è più basso, si guadagna meno ma si fa calcio per arrivare tra i pro.
Ed è un campionato costoso per i presidenti.
I calciatori fanno calcio di professione in D, ma di fatto non sono professionisti. Tra le due categorie c'è differenza, è la quantità di giocatori di valore negli 11 a cambiare.
Ma in generale ti perdi trasferte di un certo tipo, ti perdi l'andare a giocare in stadi importanti con un clima di alto livello, ti perdi l'essere in diretta tivù...cambia molto....
Che squadra costruiranno il prossimo anno? Se ci sposti mezza primavera la promozione non la centri, se vai a prendere calciatori di categoria per tornare su perdi il senso della seconda squadra... questa retrocessione per me è sportivamente drammatica eccome.
Sai come tornerà su il Milan? Verrà ripescato nelle prossime stagioni, nel momento in cui non ci sarà un'altra squadra B più avanti di noi... sul campo non vinceremo mai la D.