Brescia, bengalese picchia moglie "per cultura". Pm: "Assolvere"

Andris

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La procura di Brescia insiste che il marito bengalese non possa essere condannato per aver picchiato la moglie.

Prima ha provato ad archiviare la denuncia della moglie, poi il gip ha proceduto d'ufficio e allora il pm propone l'assoluzione

"I contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell'odierno imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l'uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine”.


Il Giornale di Brescia
 

Ringhio8

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La procura di Brescia insiste che il marito bengalese non possa essere condannato per aver picchiato la moglie.

Prima ha provato ad archiviare la denuncia della moglie, poi il gip ha proceduto d'ufficio e allora il pm propone l'assoluzione

"I contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell'odierno imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l'uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine”.

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Com'è quella barzelletta che scrivono nei tribunali? "la legge é uguale per tutti"?
 
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La procura di Brescia insiste che il marito bengalese non possa essere condannato per aver picchiato la moglie.

Prima ha provato ad archiviare la denuncia della moglie, poi il gip ha proceduto d'ufficio e allora il pm propone l'assoluzione

"I contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell'odierno imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l'uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine”.


Il Giornale di Brescia
Se la legge, tra le sue funzioni, ha quella di orientare i comportamenti dei cittadini e la pena ha una funzione (anche) rieducativa, un soggiorno di congrua durata nelle patrie galere mi sembra la soluzione che meglio si sposi con le suddette funzioni.
 

bobbylukr

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La procura di Brescia insiste che il marito bengalese non possa essere condannato per aver picchiato la moglie.

Prima ha provato ad archiviare la denuncia della moglie, poi il gip ha proceduto d'ufficio e allora il pm propone l'assoluzione

"I contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell'odierno imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l'uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine”.


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Mi sembra improbabile possa essere accolta, in uno stato di diritto, una tesi del genere per il semplice fatto che allora si apre la strada per sentenze sulle persone e non sulle condotte: un laureato/a è più colpevole perché, potenzialmente, conosce meglio le leggi avendo studiato di più rispetto a chi è arrivato fino alla scuola dell'obbligo???
Chi professa una certa fede religiosa è più tutelato perché la sua fede prevede la violenza?
Un italiano conosce meglio le leggi di uno straniero?
Più discriminazione di così non penso possa esistere.
Follia.
 
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La procura di Brescia insiste che il marito bengalese non possa essere condannato per aver picchiato la moglie.

Prima ha provato ad archiviare la denuncia della moglie, poi il gip ha proceduto d'ufficio e allora il pm propone l'assoluzione

"I contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell'odierno imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l'uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine”.


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"Ma eccoci in diretta dai santuari del giornalismo e dell'opinionismo progressista ipermediatico, vi inquadriamo la reazione alla notizia di Brescia"

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