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Massimo Brambati a TMW sul Milan:
De Zerbi al Milan, che ne pensa?
"E' un altro rischio. Perché vincere è diverso che piazzarsi in altre piazze. Quando se al Milan, all'Inter o alla Juve devi vincere. Se il tuo progetto è quello di valorizzare i giocatori ci può stare, ma il Milan non mi sembra che sia una società che punti solo a questo. Il Milan vuole vincere qualcosa, altrimenti si parla di annate fallimentari. E con De Zerbi vai a rischiare".
L'arrivo di Paratici come lo vede?
"E' secondo me un grandissimo conoscitore di calciatori, nasce come talent scout e osservatore, capisce se uno ha prospettive per diventare bravo. Ma mi raccontava che tutte le volte che in quei tre anni di Juve Conte faceva le riunioni tecniche, non se ne perdeva nessuna, perché era come andare all'università e prendere una laurea. E questo la dice lunga sul fatto che avendo avuto allenatori vincenti come Allegri e Conte ha imparato tantissimo. Ricordiamoci però che quando è stato dato tutto in mano a lui alla Juve e Marotta e andato via, la Juve ha cominciato a perdere colpi. Quindi ok il ruolo di ds ma che abbia qualcuno accanto".
E il ruolo di Ibra quale sarà?
"Credo che la frase di Furlani che Ibra resta è perché i due non si parlano. Credo che se ne sia uscito perché poi magari è Ibra che poi saluterà. Comincerà con l'avvento di Paratici che Ibra prenda sempre meno spazio, e visto il carattere credo che magari dirà addio. Io invece rimarrei per imparare".
De Zerbi al Milan, che ne pensa?
"E' un altro rischio. Perché vincere è diverso che piazzarsi in altre piazze. Quando se al Milan, all'Inter o alla Juve devi vincere. Se il tuo progetto è quello di valorizzare i giocatori ci può stare, ma il Milan non mi sembra che sia una società che punti solo a questo. Il Milan vuole vincere qualcosa, altrimenti si parla di annate fallimentari. E con De Zerbi vai a rischiare".
L'arrivo di Paratici come lo vede?
"E' secondo me un grandissimo conoscitore di calciatori, nasce come talent scout e osservatore, capisce se uno ha prospettive per diventare bravo. Ma mi raccontava che tutte le volte che in quei tre anni di Juve Conte faceva le riunioni tecniche, non se ne perdeva nessuna, perché era come andare all'università e prendere una laurea. E questo la dice lunga sul fatto che avendo avuto allenatori vincenti come Allegri e Conte ha imparato tantissimo. Ricordiamoci però che quando è stato dato tutto in mano a lui alla Juve e Marotta e andato via, la Juve ha cominciato a perdere colpi. Quindi ok il ruolo di ds ma che abbia qualcuno accanto".
E il ruolo di Ibra quale sarà?
"Credo che la frase di Furlani che Ibra resta è perché i due non si parlano. Credo che se ne sia uscito perché poi magari è Ibra che poi saluterà. Comincerà con l'avvento di Paratici che Ibra prenda sempre meno spazio, e visto il carattere credo che magari dirà addio. Io invece rimarrei per imparare".
