L'ex rossonero Braglia a TMW:"
Il Milan in Italia è la squadra che ha vinto più di tutte, quindi parliamo di un club prestigioso. Qui non si parla mai di chi ha comprato alcuni calciatori lo scorso anno. Maldini è stato cacciato dopo alcuni errori mentre a me sembra che Moncada sia sempre là. Per me bisogna chiarire in casa Milan quale è l’obiettivo e quale è la filosofia. Una volta scelta la filosofia bisogna dare il tempo di poter sbagliare all’allenatore. Dopo due giornate non si può discutere già dell'allenatore, si capisce che c’è un problema più in alto. Al Milan mancano due interditori dall’anno scorso in cui ha preso 50 gol. Ne è stato preso solamente uno, Fofana, e ancora in campo non l’abbiamo visto”.
Una serie di affermazioni errate.
Primo punto, Maldini non è stato mandato via per questioni tecniche o perché non avesse portato risultati. Sotto la sua gestione abbiamo vinto uno scudetto e siamo arrivati in semifinale di CL. Maldini è stato allontanato per le dichiarazioni fatte nel famoso Giugno di 2 anni fa, con le quali andava apertamente in contrasto con quella che semrava essere la strategia di RedBird, ovvero mettere in secondo piano la parte sportiva, e concentrare gli sforzi sullo sviluppo commerciale, come di fatto è stato.
Secondo, la filosofia e gli obiettivi di questa società ci sono stati sbandierati da Ibra durante questa estate nelle varie conferenze stampa, ovvero competere a livello nazonale ed europeo per vincere. Quindi quella è, e sarà l'asticella per misurare la validità di questo "progetto tecnico".
Terzo, e non lo voglio sentire dire neppure per scherzo, "ci vuole tempo". Ma quale tempo? Una partita come quella che abbiamo giocato contro il Parma non la si vede neanche in terza categoria.
Oggi serve tempo, a Dicembre si dirà che serve tempo, a Marzo che la matematica non ci taglia fuori dalla CL, e a Maggio che ci vuole tempo.
Altro concetto strampalato, Moncada non è il DS, non c'è un DS e non lo si vuole, per motivi che molti di noi hanno ben compreso. C'è un gruppo di lavoro integrato, e quindi se vengono fatte delle minchiate a livello di mercato, a pagare dovrebbero essere tutti, compreso Furlani.
Tra l'altro quest'anno non abbiamo neppure il Super Coach, altra trovata all'americana per scaricare eventualmente sull'allenatore tutte le responsabilità, compresa la campagna acquisti dello scorso anno, e di fatto è andata proprio così.
Quest'anno invece abbiamo appreso da Ibra che i giocatori sono stati scelti indipendentemente dall'allenatore, beh una bella retromarcia direi.
Per sintetizzare il concetto, questa proprietà e questa dirigenza sono un circo.