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Il giornalista Stefano Borghi sul Milan:"Leao? Io mi auguro che il Milan possa avere la forza di tenere Leao. Lui è il giocatore potenzialmente più decisivo che ha nella rosa e credo che un allenatore come Allegri possa lavorare su di lui dal punto di vista degli stimoli comportamentali".
"Gimenez? Anche se il Milan non fa le coppe europee, che abbia due punte di rango mi sembra quasi doveroso. Allo stesso tempo io sarei l’ultimo di quelli che andrebbe a chiedere di mollare Gimenez. È più di un buon giocatore che però è arrivato in mezzo a una tormenta totale. Probabilmente ha capito che ci vuole del carattere per poter stare in certi club e per indossare certe maglie, ma non penso che sia rottamabile dopo questi mesi. Non è facile trovare la concorrenza giusta. Non giocando l’Europa se uno dei due fa veramente bene, l’altro non vede il campo".
"Allegri? Sono curiosissimo di sapere cosa ha in mente per il suo Milan. Se la traccia è quella che abbiamo visto espressa nel suo triennio juventino Leao diventa imprescindibile: perché, blocco basso e contropiede… Però non penso che possa essere una strada percorribile. Allegri allena il Milan, non può ripresentarsi così. Viene da un triennio in cui ha fatto dei risultati parziali, però la qualità della proposta è stata giustamente criticata. Io sono ottimista, mi aspetto un cambiamento. Avete visto come si è ripresentato Conte, con un calcio spiazzante rispetto a quello che eravamo abituati; ma chi continua a fare lo stesso calcio, questo calcio, dura zero. Lo stesso calcio di Gasperini si è mosso. Il mio ottimismo mi porta a pensare che avremo un Allegri sorprendente"
"Modric? Lui non gioca tutte le partite. Farà il titolare, ma è da leggere come importanza non solo nel campo ovviamente, soprattutto nelle grandi partite, ma dentro lo spogliatoio e nella quotidianità degli allenamenti. Poi è ovvio che non viene al Milan per fare la riserva, però non possiamo neanche pensare che giochi 3000 minuti nella prossima stagione. Credo che con il Real Madrid in Champions l’anno scorso la media sia stata di 49 minuti a partita e 55 in campionato. In Italia può permettersi di farne di più perché i ritmi sono molto più controllati".
"Jashari? Servono tre centrocampisti. Uno di pura regia, uno di regia mobile magari anche di inserimento e uno di equilibrio. Jashari è un giocatore intelligente, mobile, che viene a prendersi la palla vicino alla sua area e che arriva a lavorarla anche vicino a quella avversaria: ricorda un po’ Reijnders per quantità di campo che sa esplorare, ma secondo me ha meno gol di Reijnders. È un giocatore che ti arriva a far regia in tante zone del campo e questo ti serve perché Modric, che è la regia personificata, compie 40 anni e giocherà su una porzione di campo più ridotta".
"Gimenez? Anche se il Milan non fa le coppe europee, che abbia due punte di rango mi sembra quasi doveroso. Allo stesso tempo io sarei l’ultimo di quelli che andrebbe a chiedere di mollare Gimenez. È più di un buon giocatore che però è arrivato in mezzo a una tormenta totale. Probabilmente ha capito che ci vuole del carattere per poter stare in certi club e per indossare certe maglie, ma non penso che sia rottamabile dopo questi mesi. Non è facile trovare la concorrenza giusta. Non giocando l’Europa se uno dei due fa veramente bene, l’altro non vede il campo".
"Allegri? Sono curiosissimo di sapere cosa ha in mente per il suo Milan. Se la traccia è quella che abbiamo visto espressa nel suo triennio juventino Leao diventa imprescindibile: perché, blocco basso e contropiede… Però non penso che possa essere una strada percorribile. Allegri allena il Milan, non può ripresentarsi così. Viene da un triennio in cui ha fatto dei risultati parziali, però la qualità della proposta è stata giustamente criticata. Io sono ottimista, mi aspetto un cambiamento. Avete visto come si è ripresentato Conte, con un calcio spiazzante rispetto a quello che eravamo abituati; ma chi continua a fare lo stesso calcio, questo calcio, dura zero. Lo stesso calcio di Gasperini si è mosso. Il mio ottimismo mi porta a pensare che avremo un Allegri sorprendente"
"Modric? Lui non gioca tutte le partite. Farà il titolare, ma è da leggere come importanza non solo nel campo ovviamente, soprattutto nelle grandi partite, ma dentro lo spogliatoio e nella quotidianità degli allenamenti. Poi è ovvio che non viene al Milan per fare la riserva, però non possiamo neanche pensare che giochi 3000 minuti nella prossima stagione. Credo che con il Real Madrid in Champions l’anno scorso la media sia stata di 49 minuti a partita e 55 in campionato. In Italia può permettersi di farne di più perché i ritmi sono molto più controllati".
"Jashari? Servono tre centrocampisti. Uno di pura regia, uno di regia mobile magari anche di inserimento e uno di equilibrio. Jashari è un giocatore intelligente, mobile, che viene a prendersi la palla vicino alla sua area e che arriva a lavorarla anche vicino a quella avversaria: ricorda un po’ Reijnders per quantità di campo che sa esplorare, ma secondo me ha meno gol di Reijnders. È un giocatore che ti arriva a far regia in tante zone del campo e questo ti serve perché Modric, che è la regia personificata, compie 40 anni e giocherà su una porzione di campo più ridotta".
