Secondo quanto riportato dalla Francia, da Le Parisien, il PSG è in pressing su Leonardo Bonucci. Il difensore, convinto da Buffon, avrebbe già dato l'ok a trasferirsi in Francia. Ora i parigini dovranno trovare l'accordo col Milan.
Bastano ed avanzano 35 milioni.
Se fai fatica ad arrivare a fine mese e devi fare solo tragitti cittadini per andare a lavorare, non usi la Bugatti per recarti in sede.
E non vedo cosa ci sia di male nell'usare per un po' di tempo una Panda per poi avere in garage più Bugatti tra qualche anno, ma per il giusto uso e per andare in autodromo o galà di lusso.
Leggo molto il discorso della leadership e dei compagni migliorati: come si dimostra? Da qualche tweet a fine partita, dall'inveire contro l'arbitro facendo 90 metri di corsa o dallo stringersi in cerchio ad inizio partita? Io ricordo solo una volta una roba del genere con Baresi o Maldini: La Coruna 2004, non aggiungo altro.
La leadership non è immagine e non deve mai essere qualcosa di forzato, ma esempio e soprattutto garanzia di rendimento.
Se vogliamo far parlare il campo, Bonucci oltre a non valere di sicuro quello cifre (ma quello era abbastanza naturale) ed a non spostare alcun equilibrio, è stato per i primi mesi letteralmente da incubo come rendimento, si è ritrovato nella sequenza di Gattuso quando però il contagio riguardava tutti (se vale l'alibi con Montella, vale anche questo), e si è inabissato di nuovo nel finale di stagione con errori anche individuali gravi.
Poiché ci sta insistere su Romagnoli per un'ulteriore valorizzazione, la coppia non è del tutto compatibile. Faticano entrambi da matti ad accorciare al limite uscendo da difesa schierata, impongono a tutta la squadra di giocare quasi sempre bassi perché sono persi in velocità se concedono la profondità, non marcano negli ultimi metri l'uomo perché entrambi lavorano più d'istinto ed anticipo nelle letture.
Cedere Leo, se lui vorrà veramente, non sarebbe affatto un ridimensionamento ma il primo passo indispensabile per tornare grandi.
I leader ce li creiamo noi, come abbiamo sempre fatto; non abbiamo bisogno di prendere quelli dei nostri rivali.