Djerry
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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 21 luglio 2018, c'è aria di saluti tra il Milan e Bonucci. Elliott ritiene il difensore sacrificabile. Lucci ha già trovato un accordo col PSG. Se i francesi presenteranno un'offerta superiore ai 40 mln di euro, la trattativa potrà entrare nel vivo. Il Milan ha bisogno di cedere anche per il bilancio e per il FPF.
La Stampa: il PSG ha pronta un'offerta da 38 mln di euro per Bonucci.
Faccio proprio fatica a capire come molti amici rossoneri vedano con preoccupazione la sua eventuale partenza. Tre temi che vorrei provare a smontare:
1: simbolo di progetto vincente ed unico giocatore di spessore
E quindi? Davvero abbiamo bisogno di simboli e di giocatori diventati forte per altro altrove, per sentirci più sicuri della bontà del progetto? Davvero qualcuno ha percepito il carisma e la personalità di Bonucci, manifestatasi più che altro negli insopportabili raduni tutti abbracciati in mezzo al campo per darsi la carica (epico quello contro il Benevento), nel canonico tweet insulso a fine gara e nel correre 80 metri per andare a protestare contro l'arbitro? Mi state dicendo che Leo è il vostro capitano e lo sentite milanista o vitale per essere forti, seri, credibili e cattivi contro tutti, perché abbiamo quello che ha vinto e che sa come si fa (ad arrivare sesto ed a sbagliare una partita su due)?
Il capitano e le bandiere ce li creiamo in casa, è la storia di questo club che lo impone. Tanto più se in questi giorni non riesce nemmeno a dirci che resta.
2: 32 milioni sono pochi
Nessun giocatore over 30 è stato pagato di più dopo Cristiano, Nainggo e... Bonucci. Si continua inoltre a confondere la cifra di trasferimento come l'unico parametro essenziale nel giudicare una cessione, ma qui c'è decisamente dell'altro: 16 milioni lordi di ingaggio e 8 milioni di ammortamento, ovvero 25 milioni che di colpo scompaiono a bilancio e la ovvia possibilità di rilanciare gli investimenti. Dare altri 16 milioni all'anno per un Bonucci che invecchia nei prossimi 4 anni sarebbe pericolosissimo, perché non avrà più tutto questo mercato e non si creeranno più occasioni come questa di Parigi con Gigi. Cederlo a 32 sarebbe una grande operazione finanziaria che mette una pezza ad una forzatura inopportuna, farlo a 38 un capolavoro da applausi.
3: Romagnoli è cresciuto con Leo e la difesa è stato un punto fermo nel girone di ritorno
Per me, semplicemente false entrambe le cose. Anzi, Romagnoli e Bonucci insieme impongono di giocare nell'unico modo che ha garantito a Gattuso risultati, ovvero con la linea bassa non concedendo mai la profondità, visto che entrambi in velocità e negli spazi vanno in tilt. Ma è un calcio asettico, timoroso, povero, non ambizioso. Alessio aveva iniziato già l'anno prima un processo di crescita oggettivo e puntualmente sale di livello in primavera, ma al tempo stesso è oggettivo che non appena la squadra e Bonucci hanno iniziato a rendere meno, anche Romagnoli si è inabissato alle prime difficoltà: emblematica in tal senso la finale con la Juve.
Per le caratteristiche tecniche, sono strettamente incompatibili: entrambi non veloci, entrambi con problemi nell'incollarsi in marcatura, entrambi carenti sull'uomo, entrambi in difficoltà nei cambi di direzione e nel muovere i piedi, entrambi lenti nell'uscire in avanti ad accorciare da difesa schierata (Alessio molto meglio se può cercare l'anticipo da dietro). A noi e ad Alessio serve un giocatore veloce ed esplosivo accanto a lui, in grado di esaltarsi in marcatura e nell'uomo contro uomo.