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Paolo Bonolis, intervistato da Stefano Cappellini a Repubblica, parla anche di politica.
Le parole del conduttore: "Io continuo a votare, ma vorrei una politica in cui chi vince prova a fare quello che ha promesso e chi perde non dice per principio che fa tutto schifo. Viviamo un eterno stallo e la politica mette cerottini su ferite laceranti. Il cittadino finisce per essere non più il fine bensì il mezzo per legittimare sé stessa. Ho votato Pannella e sempre nel campo del centrosinistra. Schlein? Alcune cose le capisco, altre no. Ma ha diritto a provarci, a Veltroni non fu permesso".
Sul "Vota Giorgia" della Meloni alle Europee: "È uno slogan e gli slogan di solito non mi tentano".
Bonolis nell'intervista difende il suo politicamente scorretto nei programmi come Ciao Darwin e Avanti un Altro, ma attacca Vannacci: "non è politicamente scorretto, è un uomo che dice cose banalissime e la politica, che si infiltra ovunque come l’acqua, se ne impossessa per tornaconto. Anche per questo da anni la politica mi delude".
Su Berlusconi: "Io gli dissi 'come faccio a fa’ il portavoce di un partito che non ho manco votato'. Si fece una risata. Era un uomo simpatico".
Infine, nel parlare di Amadeus, le presunte pressioni nei suoi confronti per un pranzo con Pino Insegno ed il portare Povia a Sanremo, apre ad un suo possibile ritorno a presentare il Festival: "Io Povia lo portai a Sanremo, due volte. Lo riporterei se avesse un brano forte, non mi sono mai chiesto per chi vota un cantante. Se rifarei Sanremo? Sì, può darsi che lo rifarò. A modo mio, come quelli che ho già fatto. Nel 2005 penso di aver dato un contributo importante al cambiamento del festival. Potrebbe essere una bella chiusura".
Le parole del conduttore: "Io continuo a votare, ma vorrei una politica in cui chi vince prova a fare quello che ha promesso e chi perde non dice per principio che fa tutto schifo. Viviamo un eterno stallo e la politica mette cerottini su ferite laceranti. Il cittadino finisce per essere non più il fine bensì il mezzo per legittimare sé stessa. Ho votato Pannella e sempre nel campo del centrosinistra. Schlein? Alcune cose le capisco, altre no. Ma ha diritto a provarci, a Veltroni non fu permesso".
Sul "Vota Giorgia" della Meloni alle Europee: "È uno slogan e gli slogan di solito non mi tentano".
Bonolis nell'intervista difende il suo politicamente scorretto nei programmi come Ciao Darwin e Avanti un Altro, ma attacca Vannacci: "non è politicamente scorretto, è un uomo che dice cose banalissime e la politica, che si infiltra ovunque come l’acqua, se ne impossessa per tornaconto. Anche per questo da anni la politica mi delude".
Su Berlusconi: "Io gli dissi 'come faccio a fa’ il portavoce di un partito che non ho manco votato'. Si fece una risata. Era un uomo simpatico".
Infine, nel parlare di Amadeus, le presunte pressioni nei suoi confronti per un pranzo con Pino Insegno ed il portare Povia a Sanremo, apre ad un suo possibile ritorno a presentare il Festival: "Io Povia lo portai a Sanremo, due volte. Lo riporterei se avesse un brano forte, non mi sono mai chiesto per chi vota un cantante. Se rifarei Sanremo? Sì, può darsi che lo rifarò. A modo mio, come quelli che ho già fatto. Nel 2005 penso di aver dato un contributo importante al cambiamento del festival. Potrebbe essere una bella chiusura".