Alla proprietà del Milan interessano zero gli obiettivi sportivi. Cardinale ha investito denaro per conto terzi, con l’idea di creare subito un progetto stadio, rivendere il prodotto agli altri e fare avere una bella fetta di guadagno ai suoi investitori. Ora visto che è andato in malora il progetto San Donato per i motivi e le persone note deve trovare il modo per produrre un surplus economico e quindi come fare? Incassare molto, investire poco e sperare negli introiti della prossima champions. Questo è quanto. Non ci sono altri obiettivi e non si può sperare in nulla, solo che vadano via il prima possibile. Lo sappiamo tutti che il Milan avrebbe uno spazio di manovra per muoversi ma questo significherebbe dare un ritorno minore agli investitori per c’entrare “i poco interessanti” obiettivi sportivi.
Redbird non ha ambizioni sportive, se ne sbatte di prendere la punta da 70 mln. Vuole dare solo un ritorno agli investitori e se potesse lo cederebbe domani il Milan. Se non abbiamo capito questo, illudendoci ancora, faremo sempre gli stessi ragionamenti.
È così e le cose non possono che andare a questo modo.
Un fondo è un collettore di investimenti e questi devono rendere.
Come possano farlo gestendo società di calcio (che se va bene sono in pari o fanno utili ridicoli rispetto all’investimento) è un mistero.
La sola ipotesi sensata è la plusvalenza.
Compri il Milan a 1000 e lo rivendi a 1500.
Il piano, qui, era rivendersi il Milan col progetto stadio approvato; o, avendone i mezzi, costruire lo stadio e guadagnare sulle operazioni immobiliari collegate.
Nell’attesa, tirare a campare facendo il minimo indispensabile per restare nei salotti buoni.
Purtroppo per noi, i disgraziati sviluppi della vicenda stadio hanno dilatato i tempi e non si vede via d’uscita.
Nel contesto, per forza di cose, non c’è posto se non per un mercato fatto di giocatori a basso costo ed espedienti.
Inutile quindi essere delusi perché non arriva Sesko: c’è solo da sperare che i Boniface di turno facciano bene per il paio di anni che, nel caso, restano da noi.